Roma,09 Agosto 2000
ore 13:00

Software per spiare coniuge infedele on line

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Nell'era di Internet può capitare che l'amante si nasconda nel computer di casa e non più nell'armadio, ma ormai neanche le alcove virtuali del Web sono un luogo sicuro: nuovi software permettono, per pochi dollari, di spiare ogni mossa virtuale del coniuge. Così gli infedeli "elettronici" d'America sono minacciati dal successo commerciale di software che una volta installati nel computer di casa sono in grado di registrare ogni singola lettera digitata sulla tastiera, consentendo ai coniugi gelosi di controllare non solo le e-mail del proprio partner, ma anche le conversazioni sulle chat line, tradizionale luogo di incontri "proibiti". Si tratta di programmi originariamente pensati per permettere ai genitori di vigilare sulle frequentazioni virtuali dei propri figli, ma la loro funzione si è modificata nell'uso comune e le aziende hanno pensato bene di adeguare le proprie strategie di vendita. La Spectorsoft, ad esempio, ha recentemente lanciato sul mercato un programma, chiamato eBlaster, che consente un controllo remoto, attraverso cioè un secondo computer a cui il software trasmette via e-mail rapporti aggiornati sulle attività elettroniche del coniuge. Le società produttrici di questi software raccomandano ai clienti di informare coniugi e figli al momento dell'installazione, ma poi pubblicizzano i prodotti come strumenti per cogliere in fallo i propri cari. Non è chiaro se questi programmi violino o meno le leggi che regolano le intercettazioni telefoniche ed ambientali: "Non si tratta di intercettazioni in senso tradizionale", ha commentato Harvey Silverglate, avvocato esperto in materia di libertà civili, "il problema è capire sino a che punto le leggi esistenti possano essere applicate ai casi in questione". Ma c'è un altro aspetto della questione che merita di essere considerato: secondo uno studio del 1999 condotto su 18 mila navigatori abituali del Web, soltanto per il 13 per cento degli utenti di Internet le avventure virtuali si traducono in rapporti fisici nel mondo reale, e in America ci si comincia a domandare se valga la pena far naufragare delle relazioni per delle scappatelle circosritte al mondo virtuale. (Ansa) 

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