Roma, 08 febbraio 2000

La lobby del software contro i consumatori

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Varie case produttrici di software, col gigante Microsoft in testa e col sostegno di alcune associazioni industriali, stanno promuovendo un disegno di legge volto a indebolire i diritti dei consumatori del settore. Tra i sostenitori dell'iniziativa figurano aziende come Intuit, Novell e Lotus Development del gruppo Ibm. La legge osteggiata dagli imprenditori è l'Uniform computer information transaction Act (Ucita) che prevede che il diritto di disabilitare i programmi decada dopo il pagamento delle licenze. Il progetto di legge, inoltre, intende far valere il messaggio di posta elettronica come atto di notifica ufficiale per cambiare i termini di un contratto o rescinderlo. Le modifiche alla legge potrebbero essere approvate in California entro pochi mesi. Se ciò avvenisse è presumibile che molti stati ad alta concentrazione di industrie hi-tech, per poter essere competitivi, seguirebbero l'esempio. Associazioni di consumatori, giuristi e procuratori generali di oltre venti stati si stanno organizzando per contrastare il progetto di legge. Sun Microsystems si è dissociata dall'iniziativa degli industriali, sostenendo che i costi di tali cambiamenti sarebbero onerosi. (Newsbytes)

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