Varie case produttrici di software, col gigante Microsoft
in testa e col sostegno di alcune associazioni industriali, stanno
promuovendo un disegno di legge volto a indebolire i diritti dei
consumatori del settore. Tra i sostenitori dell'iniziativa figurano
aziende come Intuit,
Novell e Lotus
Development del gruppo Ibm.
La legge osteggiata dagli imprenditori è l'Uniform computer information
transaction Act (Ucita) che prevede che il diritto di disabilitare i
programmi decada dopo il pagamento delle licenze. Il progetto di legge,
inoltre, intende far valere il messaggio di posta elettronica come atto
di notifica ufficiale per cambiare i termini di un contratto o
rescinderlo. Le modifiche alla legge potrebbero essere approvate in
California entro pochi mesi. Se ciò avvenisse è presumibile che molti
stati ad alta concentrazione di industrie hi-tech, per poter essere
competitivi, seguirebbero l'esempio. Associazioni di consumatori,
giuristi e procuratori generali di oltre venti stati si stanno
organizzando per contrastare il progetto di legge. Sun
Microsystems si è dissociata dall'iniziativa degli industriali,
sostenendo che i costi di tali cambiamenti sarebbero onerosi. (Newsbytes) |