Il caso aperto da
Bruxelles ieri contro la Microsoft, per abuso di posizione di potere,
è diverso da quello americano, dove l'autorità giudiziaria ha
concluso che la società di Bill Gates ha tentato di stabilire un
monopolio sul mercato dei navigatori di Internet. L'antitrust europeo
- ha spiegato la portavoce di Monti, Amelia Torres - ha acceso i suoi
riflettori su un aspetto inedito: Microsoft è accusata di costringere
de facto tutti gli altri operatori del mercato ad usare il proprio
sistema operativo, in mancanza di informazioni che rendano possibile
l'interoperabilità, vale a dire la capacità dei Pc e dei server di
comunicare tra loro attraverso legami, interfacce. Ad aggravare questo
aspetto è l'incontrastata posizione di dominio di Microsoft nel
settore dei sistemi operativi per Pc, con il 95% di quota. Questo
fenomeno è definito in inglese "the client (Pc) dragging
server": il cliente (Pc) trascina il server. Secondo Sun
Microsystems, che ha presentato la sua prima denuncia nel dicembre del
1998, la posizione quasi monopolistica di Microsoft nel mercato dei
sistemi operativi per Pc dovrebbe obbligare il colosso americano a
rivelare le interfacce per rendere possibile l'interoperabilità anche
con i software server degli altri operatori concorrenti. (Ansa) |