È ora possibile visitare l'Ermitage
senza recarsi a San Pietroburgo: si può, infatti, fare un giro virtuale
del museo percorrendone il sito web progettato dall'Ibm.
Su una mappa sono rappresentate le varie sale: basta un clic per entrare
nella stanza dei vasi greci o in quella di Leonardo. La realizzazione,
che ha richiesto un lavoro di due anni tra Russia, Stati Uniti, Italia e
Israele, è frutto di una collaborazione tra il colosso dell'informatica
e l'istituzione culturale russa che non si esaurisce con l'immissione in
rete del sito. Il progetto, infatti, è quello di dotare il museo di
tecnologie avanzate e di sperimentare nuove possibilità di fruizione
delle opere d'arte. Il cuore del progetto è l'Image Creation Studio,
una struttura deputata alla produzione di immagini ad alta definizione
per la costituzione di una collezione digitale nonché alla loro
protezione.
Tutto il materiale iconografico, infatti, è stato
trattato con tecnologia watermarking, un'applicazione software
che fissa indelebilmente sulle immagini una sovrimpressione, invisibile
a occhio nudo, che le rende riconoscibili come proprietà del museo. È
stato allestito, inoltre, l'Education and Technology Center con sette
postazioni di lavoro che consentono al personale del museo di
sviluppare, attraverso le nuove possibilità di ricerca offerte dalla
tecnologia, lo studio dei tesori custoditi. Per gli utenti, invece, sono
stati predisposti quattro chioschi informativi che forniscono ai
visitatori l'opportunità di programmare dei percorsi personalizzati. La
realizzazione del progetto ha richiesto l'incontro tra culture
profondamente diverse, quella imprenditoriale e quella del personale del
museo quasi interamente volontario. Ma ancora più rilevante, dal punto
di vista tecnico, è stata la diversità dei reperti museali: tre
milioni di pezzi tra quadri, sculture, monete, armi, gioielli e costumi.
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