Genitori,
attenzione ai software filtro. I programmi adottati per
proteggere i pių piccoli da siti ritenuti osceni o
antieducativi non sempre, infatti, rispondono alle aspettative.
A lanciare l'allarme č l'Associazione britannica dei
consumatori, Ca. secondo uno studio, 7 tra i filtri pių venduti
non solo non sono in grado di bloccare l'accesso a pornografia,
siti neonazisti o razzisti ma in molti casi impediscono di
aprire pagine innocenti, ricche di informazione seria e corretta.
L'errore deriva dalle liste di pagine Web compilate
automaticamente dagli agenti software sulla base di parole
chiave. Dai risultati della ricerca emerge che 6 su 23 siti
decisamente "pericolosi" sono passati indenni dal
setaccio dei filtri mentre pagine di informazione, come quelle
curate dal Lancashire
Council's Youth and Community Service, sono state bloccate.
A trarre in inganno i filtri un breve paragrafo sul "sesso
sicuro". (Pa) |