Uno vero paradosso
genetico. Così è stata definita dagli scienziati della Duke
University la scoperta che il gene implicato nell'Alzheimer, meglio
conosciuto come demenza senile precoce, protegga i reni dei malati di
cuore che hanno subito un intervento chirurgico. I ricercatori hanno
infatti notato che l'8% degli 800 mila pazienti operati di by pass
coronarico annualmente a livello mondiale presentano danni ai reni.
Nella maggior parte dei casi le lesioni sono silenti, ma l'1% di tutte
le persone operate finisce comunque in dialisi. "I danni sono
più frequenti - spiega su Anesthesiology Mark Stafford Smith,
coordinatore dello studio - nei soggetti che presentano la variante
del gene E-4 apo-proteina implicato nella forma piu' comune
dell'Alzheimer". La scoperta, pur non portando a immediate
applicazioni, consente comunque di prendere misure preventive per
limitare le lesioni. Paragonando la funzionalità renale di un
campione di 564 soggetti operati all'Università tra l'89 e il 99, è
emerso che i portatori del gene E-4 rispetto a quelli del gene E-2 ed
E-3 avevano i livelli di creatina nel sangue (indice della capacità
dei reni di filtrare) molto più bassi. "Questo ci suggerisce -
conclude Stafford Smith - che il ruolo di questa proteina e' molto
più complesso di quello che credevamo". (Ansa) |