Il lanificio Pecci di
Prato, al termine della trattativa coi sindacati sulla mobilità, ha
tagliato 13 posti di lavoro. Fra i licenziati c'e' anche Marco
Toccafondi, autore di una novella satirica ed immaginaria, ambientata
nel passato, comparsa su Internet con il titolo "Don't work
kingdom", per la quale mesi fa era stato punito con un giorno di
sospensione dal direttore del lanificio, perchè in quella novella si
erano riconosciuti molti dei colleghi di lavoro, compreso lo stesso
direttore. Fra i tanti personaggi, in molti hanno pensato di vedere in
Re Pantalone III, uno dei membri della famiglia Pecci, e nel
cancelliere del regno chiamato "ciuco nero", il direttore.
La lettera di licenziamento e' arrivata il 27 luglio, lo stesso giorno
in cui e' stato firmato l'accordo sulla mobilità con i sindacati. Dei
13 operai licenziati solo Toccafondi non ha firmato l'impegno a non
impugnare il licenziamento: l' autore della novella sul web promette
di chiedere la riassunzione al giudice del lavoro. Gli altri 12 hanno
accettato le condizioni dell'azienda e incasseranno una buonuscita di
sei milioni, oltre alla mobilità. (Ansa) |