La
Siae
scende in rete contro la pirateria musicale e dichiara guerra a
chat, mailing list e soprattutto a programmi come Gnutella e
Napster, il sistema recentemente denunciato dalla band
dei Metallica proprio per la diffusione illegale dei loro Cd.
Mario Masi, commissario straordinario della Società italiana
degli autori ed editori, intervenuto sui giornali a proposito
del dibattito sulle nuove modalità di fruizione e distribuzione
della musica via Internet, ha annunciato le nuove iniziative in
cantiere negli studi Siae per la protezione del diritto
d'autore. Per il mese di giugno la società metterà in linea un
nuovo portale che offrirà via Internet tutta una serie di
servizi, dalla richiesta della licenza al pagamento dei diritti
d'autore. In sinergia con società straniere impegnate nella
protezione della proprietà intellettuale, inoltre, sta
lavorando alla messa a punto di nuovi "standard di
sicurezza per lo scaricamento dei dati".
Sull'argomento si
attende anche l'approvazione di un disegno di legge, proposto
dal segretario Ds Walter Veltroni, per l'adeguamento del diritto
d'autore alle direttive europee, un provvedimento legislativo
che permetterà di mettere un freno anche alla pirateria tramite
Internet. "Non si tratta - spiega Giuseppe Giulietti,
responsabile per la comunicazione dei Ds - soltanto di
proteggere l'originalità delle creazioni, ma soprattutto di
favorire lo sviluppo dell'industria culturale italiana nell'era
della net-economy. Non dimentichiamoci infatti che la produzione
di contenuti rappresenta una delle carte che l'Italia potrà
giocare per essere leader in Europa. Con il varo della nuova
legge non sarà penalizzato lo studente che fotocopia le pagine
di un testo, ma sarà colpita la grande industria del crimine.
Niente controlli nelle case degli italiani, allora, ma in quelle
di grandi imprenditori". Già, perché la vendita e lo
scambio incontrollato di file Mp3 è uno dei talloni d'Achille
della rete (è stato uno dei punti chiave del recente vertice
dei G8 a Parigi) e eliminare del tutto la pirateria musicale
rischia di diventare un'impresa quasi impossibile. Il meccanismo
che permette di ottenere le copie pirata è semplice. Naviganti
sparsi in tutto il mondo e uniti dalla passione per le dolci
note si incontrano sulle piazze virtuali e si scambiano file Mp3
tramite newsgroup, siti web e soprattutto programmi come
Gnutella e Napster. Contro Napster ha puntato il dito anche il
Progressive Policy Institute, il centro di
ricerca dei Democratici americani, che ha presentato al
Congresso il rapporto "Napster e la pirateria on line. La
necessità di rivedere il Digital millennium copyright act".
Nel rapporto si chiede che Napster raccolga informazioni sui
suoi utenti per individuare chi si serve del sistema per scopi
illegali, e si riconosce la responsabilità diretta di chi
gestisce il programma. Ma a rischio pirataggio non è soltanto
l'industria musicale. Il pericolo investe tutti i modelli di
business basati sulla proprietà intellettuale: dalla produzione
di software, all'editoria e presto, tramite il formato Divx
(Digital
video express), che permette di comprimere un
film in 6-700 megabyte, la minaccia riguarderà anche il cinema.
La battaglia contro chi viola il diritto d'autore, allora,
"con ogni probabilità non sarà mai completamente vinta,
ma certo non va considerata persa", commenta Masi. E se il
web non ha frontiere la controffensiva di chi si batte per la
difesa del diritto d'autore passa attraverso la cooperazione
internazionale e la progettazione di nuovi sistemi di vendita a
livello globale. "È sul versante dell'armonizzazione del
diritto d'autore - spiega il commissario Siae - su quello delle
tecnologie di sicurezza e sulla cooperazione tra gli stati che
si gioca l'intera partita". Non si tratta di contrastare le
innovazioni tecnologiche e il Web. "Internet può
rappresentare una grande opportunità - scrive Masi sul Sole 24
Ore - per questa ragione la Siae ha sentito molto presto
l'esigenza di mettersi in regola con i diritti d'autore,
elaborando un'apposita licenza multimediale, che i più
importanti siti di musica on line hanno sottoscritto". web e tv”.
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