'Smau
2000, non solo fiera ma anche un aggiornato sistema di
comunicazione. Smau chiude i cancelli lasciando a tutti noi l’impressione
di un sistema Italia che per quanto in ritardo sulla diffusione
di Internet stia rapidamente saltando le tappe. Smau non è
stato solo lo spazio espositivo per le aziende, il fiume di
giovanissimi internettiani che hanno affollato i padiglioni
della Fiera o la kermesse delle hostess multicolore presenti
agli stand. All’insegna del digitale Smau -secondo
appuntamento a livello mondiale con il mondo dell’Information
& Technology - è stato anche un momento alto dal punto di
vista dell’informazione e della comunicazione. Immaginare il
futuro non basta, bisogna viverlo, in diretta dalla città delle
cinque giornate milanesi dedicate ai nuovi saperi tecnologici
che volenti o meno, stanno cambiando l’economia e il lavoro. O
almeno esserci virtualmente in collegamento con il sito
ufficiale di Smau. Oltre 80 servizi giornalistici, una media di
cento notizie in tempo reale, 30 interviste in video streaming
per sentire le voci dei principali protagonisti e manager del
settore, ottanta fotografie in versione digitale di quanto
succedeva nel villaggio globale: dai clic sui telefonini o sui
robot del futuro a quelli della quotidianità del “popolo”
degli stand. Un bilancio importante: più di quattro milioni di
pagine viste in cinque giorni per il portale dell’Information
& Technology. Un successo al di là di ogni previsione, che
colloca Smau.it tra i primi 10 portale italiani e guadagna di
gran lunga la prima posizione tra quelli tematici. A cui si
aggiungono gli spettatori Smau Channel, il nuovo canale
televisivo digitale via satellite, che ha ripreso i personaggi e
le aziende presenti all’esposizione. In chat da Smau, Umberto
Eco chiedeva siti accreditati per monitorare tutte le pagine web
di uno specifico settore. Tradotto nel linguaggio della new
economy, e' il "one stop shop", ovvero un unico
portale fortemente specializzato. Appunto, Smau.it. . Un sistema
“always-on” in diretta e sempre connesso, per continuare ad
affrontare i temi caldi della new economy: basti vedere la
provocazione agli imprenditori lanciata da Mannheimer “i primi
a non credere nel commercio elettronico sono proprio le aziende”.
Le affermazioni forti di Jeremy Rifkin, “la connettività
sovverte i termini su cui si basa il capitalismo tradizionale”.
O le ottimistiche previsioni dell’Osservatorio Eito che
collocano l’Italia tra i paesi dove crescerà di più il
settore dell’Information Technology. Un bilancio? Lasciamolo
agli utenti che potranno anche dopo la chiusura dell’esposizione
scaricare tutto il materiale prodotto, Smau.it, infatti, rimane
a disposizione dei lettori.
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