Approfondimenti

Indice

  MediaMente
Biblioteca Digitale
Rassegna Stampa
News
Speciali 
Approfondimenti
  in TV
Notizie in Rete
MediaScuola
NuovaMente
MediaMente.it
Palinsesto
Learning
  Servizi
Archivio
Trova
Scrivi
Autori
Informazioni

Pappagalli ripetenti a lezione di Web
Internet si avvia a diventare un nuovo strumento per la comunicazione animale

di Laura Massacra


Polly vuol navigare in Internet? Questa la domanda che un professore ed un gruppo di allievi del MIT (Massachussetts Institute of Technology) si sono posti nell'ambito di uno studio sulle possibilita' di ampliare la comunicazione animale. Il gruppo sta passando questi giorni ad insegnare ad un pappagallo di nome Arthur ad usare il computer e a navigare in Internet. "I pappagalli sono animali molto socievoli - spiega Irene Pepperberg, visiting professor per la cattedra di etologia.- Regola vivono in gruppo, poi le persone li comprano trattandoli come animaletti domestici. I pappagalli interagiscono moltissimo con gli esseri umani sia di mattina che di sera ma per la maggior parte del tempo, durante il giorno, rimangono soli senza la possibilita' di comunicare con nessuno. Se avessero qualcosa da fare questi animaletti sarebbero piu' felici e meno aggressivi". Benjamin Resner, ricercatore del MIT, ha tratto spunto da queste riflessioni cercando un modo per insegnare ai pappagalli ad usare Internet. Susan Farlow, consulente del comportamento animale per la Jacot Unlimited, pensa che l'dea possa funzionare. Come lei stessa sottolinea, "C'e' un gran numero di animali che presenta significative disfunzioni comportamentali dovute, probabilmente, a problemi di comunicazione". La stessa Farlow crede nel valore del progetto sostenendo che se dovesse spiccare adeguatamente il volo sarebbe un'utile forma di prevenzione contro l'insorgere di diverse forme di aggressivita' nei pappagalli cosi' come in altre specie animali. Intanto Arthur, il pappagallo che si e' involontariamente sottoposto all'esperimento, non sembra molto interessato agli stimoli che gli provengono dal mondo dell'informatica, se non, a volte, reagire becchettando alla sua controparte virtuale quando la figura di un pappagallo appare sullo schermo. A dispetto delle prime reazioni di Arthur Benjamin Resner e'molto ottimista e pensa che un giorno non lontano il suo pappagallo sara' in grado di intrattenersi con i videogiochi, entrare in chat con altri amici volatili o comunicare col suo padrone via Internet. Resner, insieme ai suoi studenti, ha costruito uno speciale joystick- controller che puo' essere usato da Arthur per andare giu' o su', avanti e indietro, da una parte all'altra dello schermo. Arthur lo fa funzionare inserendo il becco in un apposito buco in cima all'apparecchio e spingendolo in certe particolari direzioni.

Il prossimo passo consiste nel creare quello che Pepperberg e Resner chiamano "Interpet Explorer", una sorta di programma per la navigazione in Internet progettato appositamente per gli animali domestici e che includa esclusivamente quei siti intriganti e interessanti per Arthur ed i suoi amici pappagalli come, ad esempio, siti musicali e siti che presentino scenari naturali.

Prima di approdare al MIT Resner aveva gia' sviluppato un software per bambini. Con questo progetto egli spera di creare, in futuro, un apparecchio facile da usare non solo per animaletti come il pappagallino Arthur ma soprattutto di larga utilita' per bambini disabili che traggono la loro principale conoscenza sul mondo proprio dall'uso della Rete.

Nonostante alcune universita' abbiano dei grossi dubbi sul valore dell'iniziativa, i suoi ideatori sono fermamente decisi a portarlo avanti, costi quel che costi. "I commenti che abbiamo sentito circa il progetto non sono stati del tipo "e' completamente pazzo, ridimensionatelo' - dicono Pepperberg e Resner - Piuttosto ci dicono : " andate piu' veloce, lavorateci piu'a lungo, cercate piu' collaboratori!".