Vendere
e comprare titoli azionari è diventata una vera e propria mania
in Italia. E adesso ha contagiato anche gli studenti delle
scuole superiori e dell'Università che partecipano a "Bigs",
la prima borsa finanziaria di Internet. Al bando libri e zaini,
niente lezioni o compiti in classe: questa volta si va a scuola
di finanza e si fa sul serio. Svestiti i panni di studenti e
indossati quelli di novelli capitani d'azienda, i ragazzi, tutti
tra i 15 e i 24 anni, si cimentano con una piazza affari
versione "junior". Il progetto durerà fino ad aprile
e fa parte di un programma di formazione europeo promosso dalla
fondazione Igstudents per facilitare i giovani ad inserirsi nel
mondo del lavoro.
Le aziende quotate in borsa
nascono all'interno di un laboratorio imprenditoriale, sono
gestite da un massimo di 15 studenti e hanno un capitale sociale
complessivo di un milione, composto da azioni del valore
nominale di mille lire. Da quest'anno, inoltre, possono
usufruire di finanziamenti esterni, tramite sottoscrizioni
azionarie del capitale societario: chiunque fosse interessato ad
un titolo lo può acquistare, facendo attenzione però a non
superare il limite complessivo di cento mila lire. Evidentemente
il valore commerciale delle azioni è puramente simbolico
rispetto alle quotazioni di una borsa vera, trattandosi di un
giro di affari molto più limitato. Ma i meccanismi e le
dimensioni del mercato virtuale sono talmente reali da reggere
perfettamente il confronto con quanto accade nelle maggiori
piazze finanziarie.
"E' esattamente come se i ragazzi disponessero di una
vera e propria Wall
Street", spiega Carlo Borgomeo, presidente di Igstudents,
"un mercato virtuale creato apposta per quotare ogni
impresa come se si trovasse in un vero listino, cioè per dare a
tutte la possibilità di avere più fondi per crescere, mettere
a punto in modo più razionale il business plan e ottimizzare il
piano di sviluppo aziendale."
Una palestra per futuri capitani d'industria e novelli
Rockfeller, insomma, che completa il programma di formazione
già previsto da Igstudents. Nel corso di un anno scolastico,
questi studenti con il pallino della finanza, hanno
l'opportunità di misurarsi con strumenti professionali che
simulano tutte le dinamiche di una impresa reale, dalla sua
fondazione alla quotazione finale in Borsa. Il progetto,
infatti, si articola su più livelli: si parte con un'idea
imprenditoriale su un prodotto o un servizio da lanciare sul
mercato e si redige un piano marketing. A questo punto, come una
vera startup, la società si costituisce anche da un punto di
vista formale, con un consiglio di amministrazione, un
amministratore delegato e i vari direttori di funzione
(produzione, marketing, vendite, amministrazione e finanza).
Durante i 10 mesi successivi, che coprono l'intero ciclo di vita
dell'impresa, gli studenti si occupano della realizzazione del
prodotto, elaborano le strategie di marketing necessarie per
lanciarlo sul mercato e piazzarlo in Borsa.
Per guadagnare la fiducia degli
investitori, gli studenti possono adottare due differenti
modalità: "person to person" e via Internet. L'elenco
delle imprese quotate, con le indicazioni dettagliate sul
prodotto o sul servizio offerto da ciascuna società, è
disponibile sul sito di Igstudents,
dal quale è anche possibile acquistare i titoli tramite la
carta di credito. Dopo l'acquisto, l'azionista riceve un
certificato che attesta la sua sottoscrizione e a fine anno,
quando le imprese "in laboratorio" vengono liquidate,
ciascun investitore riceve indietro la propria quota di
azionariato, maggiorata o decurtata dall'eventuale dividendo o
dalla perdita della società. |