Lunedì 7 Maggio 2001




 

 


L'e-government per un'Europa competitiva

Si è aperto stamattina il forum della P.A., che ha sottolineato la necessità di una riforma congiunta delle pubbliche amministrazioni europee

Di Wanda Marra

"È impossibile pensare all'integrazione e all competitività europea se non si affrontano i temi della cooperazione, se non si sviluppano i processi di collaborazione interna e reale". Così, all'insegna di "un'amministrazione moderna, innovativa, efficiente", il ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini ha aperto il convegno inaugurale del Forum P.A. 2001 (che si svolge alla Fiera di Roma da oggi a venerdì 7 maggio), "Pubbliche amministrazioni e competitività in Italia e in Europa".

La competitività europea è legata direttamente agli standard amministrativi, che stanno cambiando a ritmi vertiginosi grazie soprattutto all'impatto delle nuove tecnologie. D'altra parte, lo scorso giugno è stato lanciato il piano e-Europe per lo sviluppo congiunto del governo elettronico in Europa; a novembre il Consiglio d'Europa ha elaborato una strategia comune europea per la "qualità" del pubblica amministrazione, che molto dipende dalla capacità di utilizzare nel miglior modo possibile le potenzialità offerte da Internet.

L'obiettivo, come ha affermato il segretario generale del ministero per gli Affari esteri, Umberto Vattani, è rendere disponibili online i servizi, collegare tra di loro le pubbliche amministrazioni europee, elaborare delle "best practices", stabilire dei parametri di riferimento. Il piano europeo per l'e-government -ha sottolineato il presidente dell'Aipa Alberto Zuliani - prevede una serie di azioni comuni, tra le quali la creazione di infrastrutture di base in grado di supportare programmi leggibili tra loro e la creazione di standard tecnologici comuni. Tra i maggiori scogli, la sicurezza dei dati, sul quale tutti i paesi stanno lavorando, e per il quale devono essere trovati metodi e soluzioni simili. Inoltre, si sta anche puntando a un sistema formativo che produca dei professionisti con competenze sovranazionali.

Per fornire una panoramica di quello che sta accadendo in Europa stamattina per il Belgio è intervenuto il ministro della Funzione Pubblica, Luc Van Den Bossche, che ha sottolineato come l'informatica deve essere utilizzata soprattutto al servizio del cittadino e può arrivare a rendere superfluo il livello politico nella gestione amministrativa. Dell'esperienza francese ha parlato, invece, Denis Berthomier, consigliere del ministro della Funzione Pubblica che ha sottolineato come "Internet deve entrare nello Stato".

L'Italia continua a muoversi più velocemente di molti paesi nel completamento del programma di riforma della pubblica amministrazione, come ha ribadito Scott Jacobs, direttore del Regulatory Reform Program dell'Ocse, e come, d'altra parte, emerge dal rapporto "Regulatory Reform in Italia" presentato ad aprile e parte del programma di Country Reviews sulla riforma del sistema di regolazione avviato nel 1998 dall'OCSE con l'obiettivo di costruire un'ampia e approfondita rassegna delle esperienze di riforma economica, di governo e amministrativa nei paesi membri. Il Rapporto si apre con un importante riconoscimento dei passi avanti compiuti dall'Italia negli ultimi anni: "Partendo in ritardo rispetto a molti altri paesi, l'Italia ha dedicato gli anni '90 a 'mettersi al passo' con i paesi dell'area OCSE più avanzati nel campo delle riforme economiche e istituzionali. La portata, la velocità e lo spessore delle riforme strutturali condotte da vari governi sono stati davvero notevoli". In particolare, si legge nel rapporto, la riforma del sistema di regolazione ha contribuito ad aggredire molti dei latenti problemi strutturali dell'economia e della pubblica amministrazione.

L'introduzione della firma digitale, la sperimentazione in corso della carta d'identità elettronica, il fisco telematico sono alcuni dei passi compiuti dall'Italia per lo sviluppo del governo elettronico, che molta parte ha in questa riforma della pubblica amministrazione, come ha ricordato il ministro Bassanini, che ha aggiunto che se ci sono dei ritardi, sono nell'informatizzazione del settore privato.

Insomma, ha concluso Bassanini, rifacendosi ad opinioni espresse addirittura da Bill Gates: "Europa e Italia sono all'avanguardia nel settore dell'e-government".