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Una community per l'autoapprendimento

Aumenta l'accesso al sapere ma crescono anche gli esclusi. Didaweb, una comunità di educatori, vuole fondare una Nuovabarbiana in rete

di Georgia Garritano


C'è un posto in rete dove istituzioni scolastiche, docenti, genitori, studenti e associazioni si incontrano per partecipare alla progettazione, produzione e pubblicazione di materiali didattici per le scuole e per l'autoapprendimento on line. Questo luogo è Didaweb, una comunità di educatori gestita dall'organizzazione no profit Alinet , un'associazione di insegnanti per lo sviluppo delle nuove tecnologie didattiche. 
Questo punto di riferimento nasce per aggregare tutti i soggetti della rete che vogliono garantire l'accesso gratuito alla cultura, patrimonio non privatizzabile di tutto il genere umano, e ridurre le crescenti diseguaglianze della società dell'informazione. Il nucleo dell'attività è costituito dalle liste di discussione, ben quarantacinque su altrettante discipline e questioni: dall'educazione ambientale alla chimica, dall'educazione fisica alla filosofia, dalla formazione dei docenti all'integrazione dell'handicap, dalla scuola materna a quella secondaria... 
Le liste, coordinate da un moderatore, non sono, infatti, soltanto luoghi di dibattito: è qui che, con un fare collaborativo e solidale, prendono forma i progetti e la produzione di materiali didattici. Il controllo del livello qualitativo è severo, Didaweb ha individuato degli standard di qualità dei prodotti scolastici in rete. Antonio Limonciello, promotore e coordinatore, sottolinea, infatti, l'esigenza di "distinguersi dal processo in atto nella rete, processo che vede già una massiccia distribuzione di prodotti gratuiti di bassa qualità al solo scopo di veicolare interessi commerciali". "Questi prodotti" - prosegue Limonciello - "invece di elevare la consapevolezza e lo stato di coscienza, invece di rendere protagonisti coloro che si avvicinano, mirano a chiudere in un circuito-prigione di tipo televisivo le persone che sempre più numerose si avvicinano alla rete".

Don MilaniDall'incontro dei ricercatori nasce, dunque, oltre che la riflessione, l'elaborazione di percorsi didattici, di curricoli disciplinari, di strumenti di supporto alla formazione, di corsi di studio interattivi, di attività di sostegno. Il materiale elaborato va ad arricchire una biblioteca di ipertesti e ipermedia da consultare in rete. Lo scopo finale è la realizzazione di una scuola virtuale, un circuito di educatori che operano per l'apprendere ad apprendere. Una Nuovabarbiana, insomma, per realizzare in rete, laicamente e su vasta scala, rispondendo alle istanze di oggi e utilizzando le tecnologie attuali, quella lotta all'emarginazione culturale che aveva ispirato negli anni cinquanta la scuola di Barbiana di don Milani.

Oltre all'accesso al database delle risorse - possibile per autore, anno di realizzazione, lingua, destinatari, tipologia, area disciplinare, specificità per disabili e formato - il sito offre ai suoi utenti numerosi altri servizi. La newsletter InForma fornisce informazioni su attività di aggiornamento, convegni, seminari di studi, mostre didattiche, eventi culturali, pubblicazioni. Gli iscritti partecipano a questo servizio informativo comunicando i dati sulle iniziative di cui sono a conoscenza in modo che essi possano essere redistribuiti. Ampio spazio è dedicato al Progetto Modeuro, il modello europeo per le politiche educative dell'integrazione scolastica dei disabili. Avviato in collaborazione col Centro di documentazione e didattica assistita con supporto multimediale (Ceddam) del Provveditorato agli studi di Roma e con l'associazione culturale Alinet e la supervisione del Laboratorio di educazione comparata dell'Università di Roma Tre, e ispirato dalla filosofia operativa del "non temi da discutere ma problemi da risolvere", il progetto ha raccolto e presentato in un convegno segnalazioni, esperienze e contributi (disegni, foto, filmati, file audio, ipotesi di programmazione) sul tema. E' attivo, inoltre, un servizio di consulenza scolastica - CONoSCO - gestito da esperti attraverso il sistema di posta elettronica, che risponde, gratuitamente ed entro dieci giorni, a quesiti tecnici e normativi su contratti, ferie, permessi, pensioni, procedure amministrative, autonomia scolastica, insomma problematiche giuridiche del personale della scuola. Dal sito si accede, infine, alla pagina web del trimestrale "Tracciati", "rivista alla ricerca della scuola", i cui numeri sono scaricabili dalla rete.