C'è un posto
in rete dove istituzioni scolastiche, docenti, genitori,
studenti e associazioni si incontrano per partecipare alla
progettazione, produzione e pubblicazione di materiali didattici
per le scuole e per l'autoapprendimento on line. Questo luogo è
Didaweb, una comunità di educatori gestita
dall'organizzazione no profit Alinet
,
un'associazione di insegnanti per lo sviluppo delle nuove
tecnologie didattiche.
Questo punto di riferimento nasce per
aggregare tutti i soggetti della rete che vogliono garantire
l'accesso gratuito alla cultura, patrimonio non privatizzabile
di tutto il genere umano, e ridurre le crescenti diseguaglianze
della società dell'informazione. Il nucleo dell'attività è
costituito dalle liste di discussione, ben quarantacinque su
altrettante discipline e questioni: dall'educazione ambientale
alla chimica, dall'educazione fisica alla filosofia, dalla
formazione dei docenti all'integrazione dell'handicap, dalla
scuola materna a quella secondaria...
Le liste, coordinate da un
moderatore, non sono, infatti, soltanto luoghi di dibattito: è
qui che, con un fare collaborativo e solidale, prendono forma i
progetti e la produzione di materiali didattici. Il controllo
del livello qualitativo è severo, Didaweb ha individuato degli
standard di qualità dei prodotti scolastici in rete. Antonio
Limonciello, promotore e coordinatore, sottolinea, infatti, l'esigenza di
"distinguersi dal processo in atto nella rete, processo che
vede già una massiccia distribuzione di prodotti gratuiti di
bassa qualità al solo scopo di veicolare interessi
commerciali". "Questi prodotti" - prosegue
Limonciello - "invece di elevare la consapevolezza e lo stato
di coscienza, invece di rendere protagonisti coloro che si
avvicinano, mirano a chiudere in un circuito-prigione di tipo
televisivo le persone che sempre più numerose si avvicinano
alla rete".
Dall'incontro
dei ricercatori nasce, dunque, oltre che la riflessione,
l'elaborazione di percorsi didattici, di curricoli disciplinari,
di strumenti di supporto alla formazione, di corsi di studio
interattivi, di attività di sostegno. Il materiale elaborato va
ad arricchire una biblioteca di ipertesti e ipermedia da
consultare in rete. Lo scopo finale è la realizzazione di una
scuola virtuale, un circuito di educatori che operano per
l'apprendere ad apprendere. Una Nuovabarbiana, insomma, per
realizzare in rete, laicamente e su vasta scala, rispondendo
alle istanze di oggi e utilizzando le tecnologie attuali, quella
lotta all'emarginazione culturale che aveva ispirato negli anni
cinquanta la scuola di Barbiana di don Milani.
Oltre
all'accesso al database delle risorse - possibile per autore,
anno di realizzazione, lingua, destinatari, tipologia, area
disciplinare, specificità per disabili e formato - il sito
offre ai suoi utenti numerosi altri servizi. La newsletter
InForma fornisce informazioni su attività di aggiornamento,
convegni, seminari di studi, mostre didattiche, eventi
culturali, pubblicazioni. Gli iscritti partecipano a questo
servizio informativo comunicando i dati sulle iniziative di cui
sono a conoscenza in modo che essi possano essere redistribuiti.
Ampio spazio è dedicato al Progetto Modeuro, il modello europeo
per le politiche educative dell'integrazione scolastica dei
disabili. Avviato in collaborazione col Centro di documentazione
e didattica assistita con supporto multimediale (Ceddam) del
Provveditorato agli studi di Roma e con l'associazione culturale
Alinet e la supervisione del Laboratorio di educazione comparata
dell'Università di Roma Tre, e ispirato dalla filosofia
operativa del "non temi da discutere ma problemi da
risolvere", il progetto ha raccolto e presentato in un
convegno segnalazioni, esperienze e contributi (disegni, foto,
filmati, file audio, ipotesi di programmazione) sul tema. E'
attivo, inoltre, un servizio di consulenza scolastica - CONoSCO
- gestito da esperti attraverso il sistema di posta elettronica,
che risponde, gratuitamente ed entro dieci giorni, a quesiti
tecnici e normativi su contratti, ferie, permessi, pensioni,
procedure amministrative, autonomia scolastica, insomma
problematiche giuridiche del personale della scuola. Dal sito si
accede, infine, alla pagina web del trimestrale "Tracciati",
"rivista alla ricerca della scuola", i cui numeri sono
scaricabili dalla rete.
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