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Elian, chi offre di più?

Oggetti col volto di Elian in vendita su eBay. Ma la contesa dell'immagine del bambino è iniziata prima dell'asta

di Georgia Garritano


Dopo essere stato conteso tra il padre cubano e i parenti di Miami, dopo essere diventato il simbolo degli attivisti anti-castristi e dei sostenitori del Leader Maximo, il piccolo Elian è al centro degli interessi - è proprio il caso di dirlo - anche delle case d'asta.
A trarre vantaggio dalla popolarità del bambino è, infatti, il più famoso sito di vendite all'incanto della Rete, eBay, che ha messo in vendita numerosi oggetti che recano la sua immagine o sono legati alla sua vicenda. Sul sito si possono acquistare t-shirt o cappellini con stampato il volto del piccolo, spille con scritte di protesta contro l'azione del governo, che con un blitz ha sottratto il minore alla custodia degli zii per farlo ricongiungere col padre, e persino disegni che sarebbero stati realizzati dalla mano del protagonista del caso giudiziario e umano che tanto ha coinvolto l'opinione pubblica. Tra i lotti messi all'asta c'era persino la zattera aggrappandosi alla quale il bambino è sopravvissuto al naufragio che gli ha portato via la madre nella sfortunata traversata da Cuba alla Florida. Lo scafo di fortuna, fatto di tronchi e copertoni, che ha portato Elian sulle coste degli Stati Uniti è stato poi ritirato, tra le proteste dei clienti che avevano già avanzato offerte milionarie, perché non poteva esserne provata l'autenticità. Un portavoce di eBay, Henry Gomez, infatti, ha spiegato che la persona che aveva messo a disposizione il reperto non poteva produrre una documentazione adeguata. Per lo stesso motivo, sono stati cancellati dal catalogo anche un barattolo contenente l'aria di Little Havana, il quartiere cubano di Miami che aveva accolto Elian, e uno spazzolino da denti della stessa marca e foggia di quello adoperato dal bambino, articoli per i quali erano già state fatte delle proposte di acquisto.

Gli oggetti legati a Elian messi in vendita sono così numerosi che non si può escludere che in alcuni casi si tratti di scherzi. Un altro portavoce di eBay, Kevin Pursglove, conferma che la società non fa un vaglio accurato degli articoli proposti e delle offerte e ritiene quindi possibile l'ipotesi di burle ai danni del sito. Beffe o piuttosto gesti di dissenso? Un utente ha, infatti, provocatoriamente messo all'asta il bambino stesso. Uno studente universitario, Michael Paradis, quello che ha avuto l'idea di vendere l'aria della Piccola Havana, ha giudicato "comica" e "completamente fuori controllo" la situazione creatasi intorno alla vicenda e ha spiegato di aver agito in questo modo per sfruttare lo sfruttamento del piccolo Elian.

Prima ancora degli oggetti messi all'asta sono stati acquistati tutti i nomi di dominio col nome del bambino: eliangonzales.com, .org e .net. Prima ancora dell'apertura dell'asta molti contendenti si sono disputati l'immagine del piccolo profugo. Numerose pagine web, sia cubane che americane, hanno proposto petizioni a favore del ricongiungimento del piccolo con l'unico genitore rimastogli. Altrettanto numerose si sono battute per la permanenza di Elian negli Stati Uniti in nome della difesa dei diritti umani e della lotta contro il regime di Castro.