Dopo
l'e-mail e i messaggi sms, presto anche il Web potrà vantare un
santo in paradiso! A proteggere i cybernaviganti vegliando sulle
loro scorribande virtuali ci penserà un alto rappresentante
delle sfere celesti, che in virtù di questa nuova investitura
ascenderà alla gloria di Internet come primo santo dell'era
digitale. Al momento le gerarchie cattoliche tacciono, ma voci
di corridoio fanno trapelare il nome del candidato favorito,
l'ultimo dei grandi Dottori della Chiesa: Sant'Isidoro
da Sivigilia. Con molta probabilità, infatti, sarà proprio
il maggiore enciclopedico occidentale del medioevo a raccogliere
le preghiere dei pellegrini di Internet. La sua nomination
circola da qualche tempo su alcune chat - line e anche 'The
Economist' la dà per favorita.
Secondo
quanto riferisce l'autorevole rivista britannica gli unici che
potrebbero strappare il titolo al sapiente Sivigliano sono altri
due spagnoli: San
Pedro Regalado e Santa Tecla. La candidatura del primo e'
giustificata dalla sua fama di navigatore e dalla sua capacità,
quasi virtuale, di apparire contemporaneamente in due luoghi
diversi. Ma Tecla,
patrona di Tarragona, ha un vantaggio indubbio: possiede un
sito, che le hanno dedicato gli internauti spagnoli - con tanto
di casistica per la ''confessione di peccati commessi online'',
come la ''frequentazione di siti osceni'', la diffamazione
tramite ''pettegolezzi telematici'', nonché ogni forma di frode
e pirataggio cibernetico. E ancora: tra le pagine web della
santa spagnola i cyberdevoti potranno trovare una preghiera alla
santa e un formulario per sottoporre i Pc difettosi ad una
miracolosa guarigione.
Dalla
parte di Isidoro, invece, c'è un'imponente mole di opere, non
solo di teologia ma anche di scienza, storia e di linguistica.
Senza contare che sul Web sono oltre un migliaio le pagine a
favore del santo di Siviglia, dieci volte di più rispetto a
quelle che fanno il tifo per i suoi concorrenti. Il moto
spontaneo, a sostegno di una o l'altra nomination, ricorda molto
da vicino gli antichi processi di elezione dei patroni, basati
più sui movimenti di opinione popolari che sulle decisioni
della Chiesa. Staremo a vedere se il popolo di Internet
riuscirà a convincere anche questa volta le alte gerarchie
ecclesiastiche.
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