Fino
all'anno scorso, Sizwe Ngcobo, un sedicenne africano, viveva nel
totale isolamento con sua nonna in un poverissimo paesino vicino
a Durban, in Sud Africa. La conoscenza ed i rapporti con il
mondo, per Sizwe, erano molto limitati: viaggiava ogni giorno
per circa tre chilometri per andare nella sua scuola per ragazzi
handicappati e non aveva mai lasciato il suo paese. L'unica
finestra sul mondo di Sizwe era una piccola televisione. Al
contrario, Jason Yeo e Janine Yeo , due studenti di Singapore,
conducevano una vita molto più progredita, con facile accesso
alle tecnologie informatiche. La grande differenza tra questi
due mondi si ridusse di molto quando tutti e tre decisero di
partecipare al concorso ThinkQuest, nel novembre del '98. La
loro storia testimonia come un simile momento di aggregazione
abbia reso possibile per un ragazzo del Terzo Mondo l'uscita da
una condizione di emarginazione.
Il
capo del team di lavoro Jason Yeo, 17 anni, e sua sorella,
Janine, 14 anni, avevano deciso di creare un sito Web che
riportasse la cronaca degli ultimi cento anni con i maggiori
eventi accaduti tra il 1900 ed il 2000, ma avevano bisogno di
uno studente in grado di fare la presentazione artistica del
sito. Contemporaneamente Robin Opperman, che insegna arte alla
Ningizimu School for the severely mentally handicapped a
Montclair, in Sud Africa, stava lavorando con un suo studente
che parlava solo zulu e non aveva mai visto un computer.
Nonostante ciò il professore pensò che il suo allievo Sizwe
fosse comunque in grado di inserirsi, lavorando a distanza, nel
team di Singapore. Janine e Jason progettarono la struttura del
sito The
Passing of the Century, cercarono i riferimenti storici
salienti del ventesimo secolo e scrissero numerosi articoli
convertendoli in linguaggio html. I ragazzi di Singapore
curarono particolarmente la parte informatica, riuscendo a
compensare la scarsa abilità di Sizwe in questo campo. Nel
frattempo, dall'altro capo del mondo, il ragazzo africano
disegnava gli elementi delle pagine Web su carta con i pennelli.
In un secondo momento le immagini venivano digitalizzate con lo
scanner e spedite via e-mail a Singapore, con l'aiuto del
professor Opperman e del suo PC. Jason, Janine e Sizwe ebbero
l'occasione di incontrarsi faccia a faccia quando furono
invitati a trascorrere una settimana a Los Angeles per le finali
del concorso. Il risultato più evidente di questa
collaborazione da una parte all'altra del mondo è stata la
scoperta, per Sizwe, di nuovi orizzonti fisici e culturali.
Prima del concorso, infatti, il suo mondo era solo la scuola, il
suo villaggio ed il viaggio in autobus di ogni giorno.
Anche
altri gruppi di ThinkQuest hanno vissuto un'esperienza che li ha
aiutati non solo a mettere a frutto la loro creatività e le
loro capacità, ma anche a stimolare il lavoro di gruppo. E' il
caso di Makonnen Blake Hannah, dalla Giamaica, e i suoi compagni
di squadra Melissa Sconyers e Jory Hanus, entrambi texani. Il
loro sito, eBiz4Teens
guida i teenager fra le difficoltà che si incontrano avviando
un'attività on line ed è stato uno dei finalisti della sfida
ThinkQuest 1999. Ognuno di loro ha apportato capacità
specifiche. Melissa si è occupata del design, mentre Jory ha
scritto quasi tutto il testo. Nel frattempo Makonnen, un giovane
consulente tecnologico del ministro giamaicano della tecnologia
e del commercio, aggiungeva validi suggerimenti su come
costruire un nuovo sito.
I
tre studenti sono tutti autodidatti e, di conseguenza, ciascuno
era abituato a lavorare autonomamente. Il vero successo è stato
raggiunto quando, a poco a poco, hanno imparato a lavorare
insieme rallentando e sincronizzando i propri tempi rispetto
agli altri compagni di squadra. E non è finita qui. L'estate
scorsa il concorso ThinkQuest ha organizzato un viaggio in
Giamaica nel corso del quale i tre hanno insegnato l'uso di
Internet a ragazzi di età compresa fra i 10 ed i 18 anni.
"Noi insegniamo il linguaggio html a un ragazzo che, a sua
volta, lo insegna ad altri 5 ragazzi". Ed è stato un altro
traguardo raggiunto dalla comunicazione globale.
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