Dalla medicina
tradizionale a quella omeopatica, dalla fitoterapia ai Fiori di
Bach. Aumentano di giorno in giorno i siti che offrono la
possibilità di acquistare farmaci per via telematica e di
consultare aggiornati database sulle caratteristiche dei
prodotti e sugli ultimi ritrovati in campo medico.
Basta cliccare sul medicinale richiesto, comodamente seduti in
salotto, per riceverlo a casa propria entro pochi giorni. E a
costi ridotti.
Ma comprare
farmaci tramite Internet può nascondere dei pericoli. "Il
problema si pone per quelle medicine che richiedono la ricetta
medica - spiega Filippo Rossi Fanelli, ordinario di Medicina
Interna al Policlinico di Roma - In rete non c'è alcun
controllo sui prodotti offerti e manca la responsabilità di un
medico.
Il paziente in sostanza è libero di autoprescriversi il
medicinale che vuole".
A lanciare
l'allarme è soprattutto il mondo della distribuzione, che
rischia di essere tagliato fuori dallo sviluppo del mercato on
line. "Chi ci assicura del buono stato di conservazione del
farmaco acquistato via Internet?" si chiede Giacomo
Leopardi, presidente dell'ordine dei farmacisti della provincia
di Roma. "Comprare medicinali tramite rete - afferma -
potrebbe mettere in serio pericolo la salute dei cittadini.
Intanto perché un farmaco, specialmente se di provenienza
estera, non offre alcuna garanzia e spesso il foglietto
illustrativo in lingua straniera può creare difficoltà. E poi
i tempi di consegna dei farmaci sono ancora troppo lunghi. Per
un medicinale da banco, che dovrebbe essere assunto subito, per
guarire da un raffreddore o da una febbre, ci vogliono almeno 5
giorni. Ma il fatto più grave - ribadisce - è la possibilità
di autoprescriversi un medicinale, saltando il colloquio con il
farmacista e la visita dal dottore, con tutte le conseguenze che
questo comporta".
Nel mese scorso
negli Stati Uniti sono stati citati in giudizio dei siti
Internet per la distribuzione illegale di farmaci. Lo stato del
New Jersey ha denunciato otto farmacie on line per la vendita
non autorizzata di popolari medicine, come il Viagra, fornite
senza richiedere al paziente la ricetta medica.
Gli investigatori, coperti dall'anonimato, hanno inviato un
ordine di farmaci ai siti in questione e, dopo aver compilato un
questionario, hanno scoperto di poterli comprare anche senza
prescrizione medica e requisiti necessari.
Senza contare che il Web è pieno di medici ciarlatani che
assicurano cure miracolose, e costosissime, tramite…visite via
e-mail.
"Ma non possiamo incolpare la rete per l'uso
sbagliato dello strumento" replica Gian Pietro Leoni,
presidente di Farmindustria,
associazione nazionale dell'industria farmaceutica che raccoglie
circa 215 aziende. "Internet sta rivoluzionando la medicina
- continua Leoni - la rete mette a disposizione dell'utente
un'enorme quantità di informazione su prodotti e terapie,
riducendo la distanza tra medico e paziente".
Lo confermano
i risultati di una ricerca condotta dalla Harris
Interactive, da cui emerge che in Gran Bretagna spesso il
navigatore è più aggiornato del medico curante. "Inoltre
- precisa Leoni - Internet consente di abbattere i costi dei
farmaci, soprattutto della distribuzione, agevolando i rapporti
commerciali. Quello che dobbiamo fare, allora, è concertare,
insieme al ministero della Sanità e ai soggetti coinvolti,
delle regole a livello sovranazionale per governare il fenomeno.
Norme precise che garantiscano la sicurezza, la qualità e la
rintracciabilità del farmaco in caso di effetti
collaterali". E proprio per regolamentare il mercato dei
farmaci on line Farmindustria sta lavorando insieme a Federfarma
e Assosalute per concertare soluzioni che mettano d'accordo
l'area della produzione farmaceutica e i vari soggetti della
distribuzione.
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