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Il pinguino e i suoi cuccioli

Viaggio tra le principali società Linux e una mappa delle alleanze strategiche

di Georgia Garritano


Linus TorvaldTutto cominciò nel 1991 quando uno studente universitario finlandese di ventidue anni inventò un nuovo sistema operativo basato sulla piattaforma Unix. Oggi quel ragazzo, che si chiama Linus Torvalds, lavora in California per Transmeta, la società che compete con Intel e Amd per il primato nel settore dei microprocessori, e quel sistema operativo, che si chiama Linux, sta conquistando sempre più sostenitori. Se il 1998 è stato l'anno della rivelazione - è allora che è apparso chiaramente che Linux avrebbe fatto presto concorrenza a Windows - il '99 è stato quello della consacrazione.

Quasi tutti i protagonisti dell'industria informatica hanno inserito Linux nei loro progetti. Ibm ha messo a disposizione i suoi centri di ricerca e il supporto tecnico necessario per testare le applicazioni per il sistema operativo. Dell ha deciso di installare la piattaforma sulla linea di server PowerEdge. La software house canadese Corel ha iniziato a progettare la versione Linux dei suoi programmi più noti destinati alla grafica. Compaq, Gateway e Hewlett-Packard si sono aperte al nuovo ambiente. Il gigante nipponico dell'elettronica Nec ha investito sull'espansione di Linux in Giappone.

La lista dei partner si allunga sempre di più. "Tutti vogliono lavorare con noi, tranne uno" - commenta il dirigente Linux Michael Cowpland alludendo a Microsoft. E poi, naturalmente, per le aziende che distribuiscono prodotti e servizi Linux arriva l'ora del debutto in Borsa ed è un vero e proprio boom per le azioni del pinguino iscritte nel listino del Nasdaq, l'indice dei titoli tecnologici di Wall Street. Alla fine dell'anno, Linux risulta al secondo posto nei server dopo Windows NT di Microsoft, tagliando un traguardo che gli analisti non ritenevano raggiungibile prima del 2002-2003. Con oltre un milione di copie vendute, costituisce ormai un quarto di tutto il software per sistemi operativi presente sul mercato e si sta diffondendo anche nei computer da tavolo.

Nel 2000 la catena di successi prosegue. Il pinguino approda in Cina, grazie ad accordi con i principali produttori hardware del paese e col Ministero dell'Educazione che ha voluto installare la piattaforma nei computer delle scuole. I servizi segreti americani potenziano la rete di sistemi informatici militari basati su Linux. Per finanziare lo sviluppo della piattaforma si costituisce addirittura un consorzio industriale comprendente nomi quali Fujitsu, Novell e Toshiba. MP3 realizza un formato per Linux del suo celebre software per i file musicali; Motorola crea una versione del sistema operativo destinata alle applicazioni del settore telecomunicazioni.

Ma, forse, si può considerare un successo di Linux anche il fatto che, con Solaris 8, Sun Microsystems rinuncia alla formula proprietaria e passa all'open source. Sì, perché la più grande sfida lanciata da Linux è proprio la concezione del software accessibile e modificabile da tutti grazie ai codici sorgenti aperti.

Che il sistema operativo sia libero e gratuito non vuol dire che non offra opportunità di business: è possibile, infatti, rivenderlo con l'offerta di applicazioni e servizi, purché i sorgenti rimangano trasparenti. Sono ormai numerose le società che, con varie strategie imprenditoriali, fanno affari grazie a Linux. Red Hat può essere considerata l'azienda leader tra quelle che hanno legato le proprie sorti alla piattaforma ideata da Linus Torvalds: oltre la metà delle licenze in circolazione porta il suo marchio. La compagnia, situata nella Carolina del Nord, sviluppa e distribuisce programmi per Linux e vende vari tipi di servizi, dal supporto tecnico alla consulenza alla formazione. Il suo sito, inoltre, è una delle principali fonti di informazioni per la comunità degli utenti del sistema operativo. Quotata in borsa dallo scorso agosto, ha capitalizzato con l'offerta pubblica iniziale 180 miliardi di lire.

Merita senz'altro la definizione di pioniera Va Linux Systems, fondata nel 1993 da Larry Augustine, uno studente della Stanford University che intuì subito le potenzialità di Linux. L'azienda, che ha sede a Sunnyvale in California, è il principale fornitore di soluzioni integrate hardware-software: produce server che supportano il sistema operativo e offre servizi di installazione, configurazione e assistenza. Il suo titolo al debutto in borsa lo scorso dicembre è stato venduto a più del doppio del prezzo di partenza e ha superato la somma di 100 milioni di dollari (200 miliardi di lire). A febbraio il gruppo ha acquisito Andover.Net, un network di siti Internet con contenuti e servizi indirizzati ai fruitori Linux.

Caldera Systems è, invece, una compagnia dello Utah specializzata nella progettazione di applicazioni per il commercio elettronico basate su Linux. E' una delle società che hanno intentato causa contro Microsoft con l'accusa di monopolio ma, recentemente, ha raggiunto con l'azienda di Bill Gates un accordo extragiudiziale probabilmente miliardario. Al gruppo Caldera è legata anche Lineo, la società che ha incentrato la sua strategia sullo sviluppo delle prestazioni del sistema operativo per i dispositivi di piccole dimensioni. Si tratta di un mercato in espansione cui anche Transmeta sta dedicando risorse operative progettando un Mobile Linux per apparecchi portatili. Lineo ha già messo a punto Embedix, una piattaforma Linux per set-top.

Tra le aziende ormai "storiche" la tedesca SuSe, una delle prime imprese a credere nel progetto di Linus Torvalds, è titolare ormai di 1500 applicazioni mentre TurboLinux, grazie alla posizione dominante conquistata nel mercato asiatico, è la compagnia col più veloce ritmo di crescita. Se le veterane si consolidano, le start-up, americane ed europee, che inglobano Linux nel loro nome si moltiplicano e, parallelamente, aumenta il numero di lingue in cui è disponibile il sistema.