Brutte
sorprese per i milioni di entusiasti attratti dal mondo super
veloce del TurboInternet. Sui giornali americani iniziano a
circolare notizie di hackeraggi favoriti dall'uso dell'Adsl. E'
il caso di Carey Bunks esperto di informatica e ricercatore a
Cambrige in Usa, che, dopo essersi connesso alla Rete con la
nuova tecnologia Adsl, si è accorto di non essere il solo a
utilizzare il proprio computer. Bunks ha scoperto che qualcuno
era riuscito ad accedere via Internet al suo pc e tenendolo
sotto controllo dall'esterno e ha ipotizzato che proprio il
nuovo tipo di connessione può aver facilitato l'attacco hacker.
"Avrebbero potuto fare qualsiasi cosa, anche cancellare i
contenuti del disco fisso".
Gli esperti avvisano che la
connessione veloce porta in sé alcuni rischi per la sicurezza
di cui solo pochi utenti sono a conoscenza. "Non c'è alcun
dubbio - conferma Milo Medin, a capo dell'ufficio tecnico di
Excite@Home - sul fatto che attraverso la fornitura Adsl sia
più facile entrare nei computer altrui".
Ron Buxton, un utente di Seattle,
ha raccontato al quotidiano americano Usa Today che un mese dopo
essersi dotato della nuova tecnologia, ha ricevuto una brutta
sorpresa sul suo pc di casa. Qualcuno vi si era introdotto e
aveva lasciato un file nel quale spiegava come fosse stato
facile accedere ai suoi documenti. Fortunatamente il visitatore,
che era in realtà il suo provider AT&T@Home, non aveva
cattive intenzioni e, anzi, suggerì a Buxton di iniziare a
proteggersi. Sostiene, tuttavia, Buxton che "una volta
provata la nuova tecnologia, è impossibile tornare al vecchio
modem via telefono".
Difficile per ora capire perchè
il sogno della velocità possa mettere in pericolo la sicurezza
in Rete, per ora si tratta solo di avvisaglie da specialisti di
bit. L'Adsl (Asymmetric Digital Subscriber Line), consente un
notevole aumento della velocità di collegamento, basti pensare
che riesce ad aprire le pagine Web quasi istantaneamente senza
aspettare che vengano scaricate dalla linea telefonica e
utilizza una tecnologia di codifica digitale in grado di
sfruttare al meglio le capacità di trasmissione di un normale
filo del telefono. In questo modo la navigazione in Rete diventa
quasi dieci volte più veloce di quanto consentito dal migliore
dei modem tradizionali o con la linea Isdn e, grazie allo
sfruttamento di una banda di frequenza diversa da quella
normalmente utilizzata dalla voce, offre la possibilità di
navigare e telefonare allo stesso tempo.
Va anche detto che sebbene sia
elevata la velocità di prelievo dalla rete, non altrettanto
avviene per l'immissione di dati o programmi. Negli Stati Uniti
sono già due milioni e duecento mila gli utenti che hanno
provveduto a dotarsi della nuova tecnologia e, secondo Lisa
Pierce, ricercatrice del Giga
Information Group, nei prossimi due anni è atteso un
aumento tale da raggiungerne oltre dieci milioni.
Sul fronte italiano la Telecom è
stata la prima società telefonica a mettere in commercio la
connessione Adsl. Il servizio, dedicato inizialmente all'utenza
affari, è disponibile dal mese di febbraio nonostante
l'Authority per le Telecomunicazioni abbia tentato di ritardarne
il via libera.
I vantaggi della nuova tecnologia
sono evidenti in quanto, pur utilizzando i "vecchi"
doppini in rame, si ottiene - come per la cablatura - la
trasmissione del segnale a larga banda. L'utente che da casa
decide di dotarsi del TurboInternet non lo fa solo per aumentare
la velocità del collegamento, ma anche perché, in una
prospettiva più a lungo raggio, l'avvento di tecnologie
multimediali sempre più ricche consentiranno performance ben
più avanzate. Questa la ragione di fondo dei grossi
investimenti sull'Adsl fatti dai grandi colossi dell'industria
informatica. Non si tratta soltanto di velocizzare il Web. La
globalizzazione dell'economia, infatti, punta proprio sui cavi
in rame per permettere all'industria più sofisticata di
funzionare via Internet, a migliaia di chilometri di distanza.
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