20/04/2001
Biografia
Elie Wiesel è nato a Sighet, nella Transilvania oggi
rumena, nel 1928. Sighet era un centro di insegnamento
chassidico, e in questo ambiente pervaso di misticismo giudaico
il giovane Elie si era formato. Nel 1944 l'intero villaggio
viene deportato dai nazisti ed Elie Wiesel passa prima ad
Auschwitz (dove muoiono sua madre e la sorella), poi a
Buchenwald, dove muore il padre. Nel 1945 viene liberato dalle
truppe americane e nel 1948 va a studiare a Parigi alla Sorbona.
Lavora dapprima per il giornale francese l'Arche, e per lo
Yediot Ahronot di Tel Aviv, poi va come corrispondente a New
York e nel 1963 riceverà la cittadinanza americana. Ma a Parigi
ha avuto contatti con François Mauriac che lo ha esortato a
rendere testimonianza delle sue esperienze. Così nel 1956
scrive And the world remained silent (dapprima in Yiddish) che
diventerà poi The Night nel 1958. Nel 1960 scrive L'aube (Dawn),
e nel 1961 Le jour (The Accident). L'opera di Wiesel spazia
della narrativa alla filosofia, alla meditazione religiosa (in
particolare su temi biblici, talmudici e chassidici). Attraverso
le sue varie opere (tradotte in una trentina di lingue), egli si
è qualificato come uno dei principali interpreti della più
grande tragedia del nostro secolo. In tal senso partecipa a
molte organizzazioni internazionali come la Commission for the
Holocaust e nel 1986 riceve il Premio Nobel per la Pace. Con il
denaro del premio stabilisce la Elie Wiesel Foundation for the
Humanity e si dedica sia a mantenere viva la memoria
dell'Olocausto che a varie iniziative di difesa delle minoranze
oppresse ed emarginate, compiendo vari viaggi e missioni
ufficiali in vari punti del mondo (recentemente è stato inviato
dal presidente Clinton in Kossovo). Dal 1992 è Presidente della
Académie Universelle des Cultures Dopo una lunga carriera
accademica, Wiesel è ora Mellon Professor all'Università di
Boston.