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    Remo Bodei

    Napoli, 19/11/1992
    Scrittura digitale e filologia
  • Bodei sottolinea l'utilità delle moderne tecnologie multimediali e informatiche che consentiranno di immagazzinare un numero enorme di volumi e informazioni in spazi esigui, rivoluzionando e semplificando l'organizzazione e la trasmissione del sapere (1) .




  • INTERVISTA:

    Domanda 1
    Prof. Bodei, Lei crede che la diffusione della scrittura digitale ci allontanerà dalla lettura riflessiva che il libro rendeva possibile? E le nuove forme di visualizzazione del testo saranno all'altezza, per accuratezza e precisione, delle grandi edizioni di classici che sono il vanto della filologia otto e novecentesca?

    Risposta
    Oggi, le videocassette, che a differenza della televisione, consentono, tornando indietro di rivedere le immagini e di rimeditare i concetti che ci sono sfuggiti, ci offrono la stessa possibilità di riflettere sulla parola che si ha con la lettura di un libro. Quindi si può coltivare una accuratezza filologica tanto con le cassette quanto con i libri. Vorrei aggiungere che probabilmente è una questione di abitudini. Noi siamo abituati a vedere questi segnetti, queste zampe di gallina nere sul fondo della pagina bianca e la mancanza di immagine è un vantaggio, perché ci abitua al pensiero astratto. Ma se adesso ci abituiamo anche a leggere con l'accompagnamento delle immagini questo non è necessariamente un fatto negativo. E poi le cassette non sono altro che l'avanguardia di una serie di tecnologie nuove. Mi riferisco ai compact disk, ai CD ROM, ai DVD, che contengono in un solo disco, che si può leggere come quelli della musica, informazioni che oggi, per nostra fortuna, non abbiamo più bisogno di cercare i n un numero enorme di volumi. Faccio un esempio: c'è un programma ora, per cui tutta la letteratura greca, compresa quella filosofica, da Omero o dalle prime testimonianze scritte della cultura greca, fino a tutto il mondo bizantino, è già disponibile in un disco a prezzi relativamente bassi - per la cronaca 500 dollari -, il che vuol dire comprimere centinaia di volumi in pochissimo spazio, senza bisogno di comprare librerie, scaffalature eccetera, con aggiornamenti che verranno completati nel giro di pochi anni. Il "Migne" latino, per esempio, una grande opera in più di 160 volumi, che comprende tutti i Padri della Chiesa latina, tra cui molti filosofi, come Agostino e Tertulliano, è già disponibile alle stesse condizioni. Quindi i nuovi mezzi, che possono essere videocassette, oppure testi in disco, sono un grande vantaggio. Potremo avere in una stanza delle dimensioni di una cella monastica e non più tappezzata di libri, che rischiano di sfondare i pavimenti, un armadietto in cui quasi tutto lo scibile sarà concentrato in pochi centimetri quadri; o, se siamo sfrenati, avremo in pochi metri quadri una intera biblioteca, grande come quella del Congresso di Washington.

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