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    Giovanni Bogani

    Intervista

    Peter Greenaway e il cinema digitale Roma, 18-12-1996

    Biografia

    Nato a Firenze il 3 maggio 1963, ha studiato Storia del Cinema all'Università degli studi di Firenze. Bogani vive a Firenze dove lavora dal 1987 come critico cinematografico per il quotidiano "La Nazione". Cura il corso di sceneggiatura della scuola di video Immagina di Firenze, e un corso video per alcune scuole di San Giovanni Valdarno. Coordina e presenta le proiezioni di film per i detenuti del carcere fiorentino di Sollicciano.

    E' tra i soci fondatori del cineclub Spaziouno, dove cura l'ideazione di rassegne e incontri con registi e attori. Organizza il festival di cortometraggi Handycam. Ha collaborato a tre edizioni del Festival dei Popoli di Firenze, e alle edizioni 1996 e 1997 del Film Festival di Praga, dove ha curato film e ospiti film italiani, e dove ha allestito una retrospettiva dei film di Peter Greenaway, in cui era presente il regista.

    Ha realizzato alcuni video. Il primo Wim Wenders.Le tracce dello sguardo, sulle foto scattate da Wim Wenders nel corso delle riprese dei suoi film, è stato proiettato al Festival dei Popoli, Firenze, nel 1995. Mi spoglio, maestro? Dipingere il cinema su Silvano Campeggi, è stato proiettato nel 1996. Kiss! è stato in concorso ad Antepria cinema indipendente, Bellaria 1997. Il suo ultimo video Dear Phone, interpretato da Corso Salani, è stato appena terminato.

    Nel 1986 ha vinto il Premio Ferrero, per la critica cinematografica, con un saggio su Wim Wenders ed il film "Tokyo-ga". Ha collaborato e collabora a numerose riviste, quali Segnocinema, Quaderni di Cinema, Margini, Michelangelo, Palomar 2000, Cinema &cinema, FilmTv, Vivilcinema, Moving Pictures. Ha pubblicato saggi su Wenders, Peter Geenaway, Tarkovskij.


    Ha curato l'edizione italiana del "Dizionario dei film" di Georges Sadoul, pubblicato da Sansoni nel 1990. Ha pubblicato un saggio su Italo Calvino nel volume "Le avventure di uno spettatore" (Bergamo, Lubrina); un saggio su Andrej Tarkovskij nel volume "Il fuoco, l'acqua, l'ombra" (Firenze, Mediateca regionale), un saggio su Wenders nel volume "Wim Wenders, il cinema dello sguardo" (Firenze, Loggia de' Lanzi). Ha scritto il Castoro cinema su Peter Greenaway.

    Ha inoltre scritto il volume "Silvano Campeggi" (Firenze, Edimond), su uno dei grandi cartellonisti del cinema italiano; il libro "Good Morning, San Gimignano", sui film realizzati nella cittadina medievale; "Siena al cinema" (Firenze, Scramasax). Nell'aprile 1998 esce il suo primo romanzo "L.", con introduzione di Claudio Lolli, per l'editore fiorentino Apice.