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    Dario Fo

    26/03/2001
    Cibi transgenici? Niente terrorismo ma molta cautela

    Il premio nobel Dario Fo, critica i meccanismi del mercato nel guidare le operazioni biogenetiche

    Come considera la biogenetica?

    Credo che la biogenetica sia un programma di ricerca straordinario che permetterà, in un futuro non lontano, di raggiungere traguardi consistenti nel campo della nutrizione e per aiutare i paesi in via di sviluppo. Insisto però sul fatto che bisogna usare cautela. C'è un andamento positivo nel valutare cibi come frutta e verdure transgenici, alimenti che hanno qualche cosa di fanta scientifico e suonano come i prodotti di Frankenstein. Ci sono, per esempio, delle verdure e della frutta che vengono coltivate su ghiaccio oppure ortaggi, come i pomodori, che nascono tra le pietre.

    Ricorderò sempre quello che mi é successo in Africa, a proposito di una distribuzione di latte in polvere alle gestanti, affinché i figli fossero allattati con il latte artificiale. Successe un vero disastro perché la ditta che produceva il latte in polvere non si preoccupò di gestirlo con coscienza, non fece attenzione alle modalità di distribuzione. Le donne pensavano di poter risolvere interamente il problema dell'allattamento attraverso il latte in polvere, ma il latte materno non e` solo nutrimento ma anche medicamento straordinario perché contiene dentro di se` degli anticorpi che salvano il nascituro da certe malattie terribili, permettendo di salvare questi bambini da pestilenze. Tolto questo nutrimento meraviglioso anche dal punto di vista medico i bambini sono morti a migliaia. Questo tipo di leggerezze esprime una costante tipica nella storia della medicina e nella storia della produzione: si bada all'effetto, al vantaggio e non si bada invece al problema della vita degli individui.

    Qual è l'interesse principale delle industrie e del mercato?

    L'interesse primo delle industrie è quello di poter prendere il mercato, gestirlo fino in fondo e, quindi, di averne un vantaggio straordinario. Un secondo tipo di interesse è insito nel poter gestire il copyright che si impone sulle scoperte, sulle invenzioni, sulle manipolazioni. Non è permesso ad altri gruppi ad altri ricercatori di invadere il dominio della scoperta ma questo è qualcosa che non possiamo accettare.

    Come risponde a chi l'accusa di parlare di cose di cui non e' esperto?

    Sono una persona che si informa, legge, guarda, verifica, ascolta. A volte faccio delle inchieste che successivamente mi permettono di scrivere commedie, scrivere articoli, dibattere con scienziati i quali spesso dimostrano di rispettare le opinioni che mi sono fatto acquisendo una certa professionalità nel campo.

    Come distinguere la ricerca dall'attività puramente speculativa?

    La ricerca è sempre sotto il tiro della speculazione. Ci sono stati ricercatori che hanno fatto un lavoro straordinario per riuscire a realizzare qualcosa che poi servisse all'umanità e, dietro di loro, vi erano organismi che hanno speculato bassamente su queste scoperte.

    Le paure che il nuovo millennio portano con sé sono legate al progresso tecnologico?

    Molte volte si fa del terrorismo psicologico. Altre s'identifica una situazione di trapasso con il caos, con l'idea di catastrofi imminenti, con la paura per la crescita smisurata e incontenibile della popolazione umana.

    Alcuni allarmismi sono conseguenze di un giornalismo sensazionalistico, altri sono frutto di una speculazione teorica. Per esempio, un premio nobel americano con cui ho conversato usava fare un elenco incredibile di eventi terrorifici includendo in essi il buco dell'ozono. In seguito ci ha mostrato che il buco non esiste e le fotografie scattate sono fasulle. Lui sostiene che l'ozono si riproduce con una tale velocità che bastano poche giornate per rattoppare dei fori e dei buchi incredibili. Ecco, allora, che non bisogna mai accettare a priori il terrorismo che si attua, specialmente nel campo scientifico.

     

    Chi fosse interessato a maggiori notizie sul Premio Nobel assegnato a Dario Fo e sulla sua attività può consultare questi indirizzi:

    http://www.nobel.se/
    http://www.nobel.se/laureates/literature-1997-press.html
    http://www.dariofo.it