Knut Rexed11/05/2001Trasparenza e partecipazione, le conseguenze dell'e-government
Qual è il futuro della Svezia nel campo dell'e-government? Ormai siamo online con tutti gli enti governativi e i ministeri. Il prossimo passo da fare è fornire dei servizi personalizzati. Ancora non abbiamo risolto il problema delle firme personali, ma credo che entro pochi anni la maggior parte delle nostre amministrazioni online consentiranno di firmare. Ma quali sono i fattori del successo dell'iniziativa in Svezia? Penso che ce ne siano principalmente tre. Il primo è che abbiamo una distribuzione dei redditi e dell'istruzione estremamente livellata e quindi ci sono molte persone capaci di usare le nuove tecnologie. Il secondo è che negli ultimi vent'anni abbiamo modernizzato alla base i servizi pubblici, quindi siamo pronti ad accogliere le nuove tecnologie. Il terzo è che c'è un clima di affari favorevole: solo negli ultimi anni c'è stato un forte aumento delle aziende nei vari campi delle consulenze IT e dei servizi in Rete. Ma in che cosa consiste un vero e-government? Non lo so, lo stiamo ancora costruendo. Ma posso immaginare quattro fasi nella
sua realizzazione. La prima è la ristrutturazione di tutti i nostri procedimenti
amministrativi. Non possono rimanere com'erano. In seconda battuta, bisognerà
riorganizzare il nostro settore pubblico. Non sembrerà più lo
stesso quando avremo finito. Accorperemo gli enti e li cambieremo. La terza
è che dovremo concepire dei nuovi rapporti con i nostri cittadini. Stiamo
cercando di coinvolgere i cittadini nell'esecuzione e nella progettazione delle
politiche comuni. La quarta è l'aumento della trasparenza. La gente accede
con un click a tutte le informazioni del mondo, e non accetterà di non
poterle avere altrettanto facilmente dal settore pubblico. È abbastanza
evidente che l'aumentata trasparenza, dando al cittadino l'accesso ai documenti
delle autorità, ha un enorme potenziale nella creazione di un'amministrazione
migliore. |