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    Charles Wang

    Milano, 20/11/1997
    Computer Associates per soluzioni di facile utilizzo
  • Wang definisce il concetto di software aziendale essenziale; Internet è una ulteriore tecnologia che va aggiunta alle altre già esistenti in una azienda: l'errore delle aziende è quello di considerare Internet lo strumento tecnologico per risolvere tutti i problemi esistenti (1) .
  • In questo senso, per "sconnessione" Wang intende il disinteresse degli uomini d'affari rispetto alla conoscenza dei software aziendali, che vengono affidati sostanzialmente ai tecnici (2) .
  • È molto importante tener conto della tecnologia del passato per poterla modernizzare, piuttosto che sostituirla interamente con una tecnologia nuova: in questa prospettiva l'intervistato parla di "evoluzione" dei mezzi tecnologici in contrapposizione ad una rivoluzione provocata dagli stessi (3) .
  • La Computer Associates ha iniziato, infatti, il suo processo di modernizzazione degli strumenti tecnologici integrando i nuovi mezzi al vecchio sistema tecnologico (4) ;
  • la nuova sede dell'azienda in Inghilterra ha lo scopo di riunire i dipendenti dislocati in tutto il paese, e sarà munito di mezzi di comunicazione che permetterà di addestrare il personale a distanza: sarà una compagnia virtuale (5) .
  • La Società cerca di creare un ambiente strumentale adatto ai lavoratori "intellettuali" attraverso la "tecnologia ad oggetti": si tratta di programmi che permettono di costruire altri programmi (6) (7) .
  • Java è uno standard nella misura in cui viene riconosciuto dal mercato; è diventato uno standard nel linguaggio di programmazione e lo sta diventando nei sistemi operativi (8) .
  • Ciò che rende efficiente la Computer Associates è la capacità di fornire soluzioni attraverso l'eterogeneità dei servizi che vengono offerti al cliente (9) ;
  • e in tale eterogeneità di offerta non c'è concorrenza (10) .
  • Uno degli usi più importanti della rete è Intranet (11) ;
  • inoltre, la tecnologia IT permette di comunicare di più ma ciò non significa necessariamente meglio: la comunicazione, paradossalmente, è troppo facile attraverso la rete; e il cyberspazio non è il mondo reale, ma solo uno strumento (12) .
  • Pur essendo un mezzo divertente per l'apprendimento, Internet non migliora la didattica: sono gli insegnanti che motivano gli studenti e non gli strumenti (13) .
  • Se la tecnologia sostituirà il lavoro ripetitivo e ridondante, non rimpiazzerà certamente la creatività umana (14) .
  • Anche se potenzialmente Internet può modificare la vita economica poiché velocizza le operazioni, tuttavia non potrà sostituire il "fare spese" come esperienza sociale (15) (16) .
  • In ambito aziendale, l'integrazione di un'interfaccia Internet nel software di contabilità facilita la comunicazione con i clienti, i quali possono accedere ad alcune informazioni di contabilità attraverso la rete stessa: questo servizio è già attivo alla Computer Associates (17) .
  • Per quanto riguarda la Microsoft, l'intervistato ritiene che, in linea generale, gli affari vanno trattati sul "mercato" e non in tribunale (18) .
  • Anche se Windows 95 è un buon software, tuttavia è ancora lontano da un uso facile e immediato per l'utente (19) .
  • La legge di Moore spiega come la potenza cresca per ordini di grandezza; i programmatori di software considerano tale potenza come un problema di spazio: quanto più se ne ha a disposizione, tanto più se ne ha bisogno; e con tale potenza si sviluppano sistemi migliori (20) .
  • In ogni caso, il computer, in futuro, acquisirà sempre più funzioni diverse (21) .
  • La Computer Associates ha costruito un sito Web con il Centro Nazionale per i Bambini Rapiti e Sfruttati di Washington DC (22) .




  • INTERVISTA:

    Domanda 1
    La vostra idea di fondo è che la tecnologia debba essere al servizio dell'azienda. Qual è la vostra definizione di software aziendale essenziale?

    Risposta
    Penso che si possa descrivere facilmente nei seguenti termini: se non funziona, l'azienda si blocca. Questo è ciò che intendiamo per essenziale, ciò che fa funzionare la tua azienda. Internet, in questo senso, è solo una ulteriore piattaforma, un mezzo di comunicazione che va integrato con le altre piattaforme su cui si fa girare la propria IT o un altra tecnologia informatica. Non deve essere vista come un altra isola, un modo differente di risolvere gli stessi problemi. Dovrebbe andare ad aggiungersi a ciò che facciamo già con la tecnologia. Vi sono quelli che pensano che l'ultimissima tecnologia risolverà tutti i problemi. Io penso, viceversa, che in questi anni si sia capito che ogni grande cambiamento, come il passaggio dai mainframe ai PC, ai client-server, richieda non anni, ma decenni per realizzarsi. E si è capito che viviamo realmente in un mondo dove tutto è misto: non vi è un mondo di soli mainframe, non vi è un mondo di soli client-server, non vi è un mondo di sola Internet. E' veramente un misto. Penso che le aziende leader nel campo della tecnologia informatica offriranno la loro tecnologia come se fosse l'unica, quella che risolverà tutti i problemi esistenti. E penso che se le cose stanno così, continueranno ad illudere gli utenti e le aziende, a illuderli con aspettative sbagliate. Aspettative che, realisticamente, non potranno mai essere soddisfatte.

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    Domanda 2
    Oltre alle aspettative, un altro pericolo è la mancanza di comunicazione. Voi avete fatto fortuna dando una risposta al problema della "sconnessione". Può descrivere di cosa si tratta?

    Risposta
    Quello che io chiamo il problema della "sconnessione" è la sconnessione tra gli uomini di affari e le tecnologie. Tutto si riduce allo scopo della tecnologia che è quello di aiutare l'azienda o l'organizzazione e non quello di essere un giocattolo nuovo con cui lavorare. Ho usato questo esempio molte volte: se uno vuole andare da A a B, l'uomo di affari gli dice: "Vai e comprati un'automobile"; se lo chiede a dei tecnici, questi trasformano un semplice problema di trasporto nel problema di come si costruisce un'automobile. Quanto più grande è la compagnia tanto più facile che siano i tecnici della compagnia i responsabili del software aziendale. Se si è veramente un uomo di affari, non si vuole avere a che fare con il software aziendale, ma si vogliono persone che possano apprezzare ciò che esiste. Come uomo di affari non puoi - se non ti occupi di software aziendale- saperne abbastanza al punto da cercare di gestire tutto senza il resto del mercato. E' qui che avviene la sconnessione: non si stabiliscono delle linee guida o dei limiti per le decisioni tecniche, e queste vengono affidate interamente ai tecnici... e poi succedono i guai.

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    Domanda 3
    Lei dice anche che preferisce l''evoluzione' alla 'rivoluzione'; ma Internet non è una rivoluzione?

    Risposta
    Penso che Internet sia una rivoluzione, che il PC sia una rivoluzione, che sia una rivoluzione anche il nostro modo di gestire gli ambienti, con Unicenter TNG, il nostro prodotto leader; sono tutte rivoluzioni. Quando dico che preferisco l'evoluzione intendo dire che, sì, esistono modi rivoluzionari di fare le cose che diventeranno parte del panorama tecnologico evolutivo, ma è importante tenere conto degli investimenti già fatti. Il nostro prodotto leader, per esempio, Unicenter TNG, gestisce il servizio Web Internet, l'intera interfaccia computer, i rapporti client-server, e gestisce anche il mainframe, dal momento che la gente ha già investito pesantemente nei mainframe. Pertanto, bisogna tenere conto della tecnologia del passato e allo stesso tempo modernizzarla. Si possono avere, quindi, degli strumenti rivoluzionari, ma questi devono anche essere compatibili con ciò che già esiste. Internet è un mezzo di comunicazione molto importante. Si faranno sempre più affari su Internet; ma è anche uno strumento di comunicazione. Non rimpiazzerà i negozi, non rimpiazzerà altre forme di comunicazione. Una delle cose che la Computer Associates sta facendo è quella di usare la rete per fornire un supporto migliore ai propri clienti. Per esempio, se avete un problema con il software potete connettervi al nostro sito e controllare se il problema è già stato segnalato e qual è la soluzione. Ci si può anche iscrivere a tantissime conferenze Internet attraverso il sito della Computer Associates. Inoltre, forniamo molto supporto e molti prodotti mirati attraverso la rete. Uni-center, per esempio, ha una interfaccia browser, il che rende possibile gestire la propria infrastruttura da qualsiasi posto. Quindi, oltre a gestire diversi elementi IT, è possibile farlo da diverse località. In sostanza, vediamo Internet come un buon strumento di comunicazione aggiuntivo.

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    Domanda 4
    Quando è cominciata, per la Computer Associates, questa transizione dal vecchio modello basato su mainframe, un modello di elaborazione verticale, verso il modello distribuito? Quando vi siete resi conto del vero potenziale delle reti?

    Risposta
    Abbiamo iniziato a sviluppare Uni-center circa dieci anni fa quando lo vedevamo ancora in termini di mainframe ma connesso al mondo dei PC. Poi sono venuti i client-server - i minicomputer, li chiamavano, i computer di fascia media-, e abbiamo dovuto integrarli nel sistema. Unicenter TNG è solo l'ultima versione della medesima filosofia, secondo la quale viviamo in un mondo eterogeneo, distribuito e multi-produttore.

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    Domanda 5
    Recentemente avete annunciato la creazione di una nuova sede centrale in Inghilterra. Può descriverla?

    Risposta
    Abbiamo da poco annunciato l'inizio dei lavori per una nuova sede centrale europea fuori Londra. Lì c'è una vecchia residenza di campagna. Noi stiamo costruendo un edificio interamente nuovo: abbiamo circa 500 persone in diverse località del Regno Unito e vogliamo riunirle insieme. Con l'unione dell'Europa abbiamo ritenuto fosse importante avere una sede centrale per tutta l'Europa, non solo compagnie sparse, ma una presenza principale. Chiaramente, il fatto che l'inglese sia la lingua comune è di enorme aiuto. Questo centro avrà l'infrastruttura giusta, la quale ci permetterà di addestrare il personale via satellite o attraverso altri mezzi di comunicazione, in modo da sfruttare le conoscenze che abbiamo negli Stati Uniti e trasferirle in Europa. L'intero edificio sarà cablato, ci sarà un sistema di fibre ottiche. La nostra necessità è quella di creare un centro virtuale; nella nostra sede di New York è già così. Ma non realizzeremo solo questo obiettivo; costruiremo anche altre cose che forniamo ai nostri impiegati per rendere loro tutto più semplice ed attraente. Nella sede in Inghilterra ci sarà un asilo, come già succede nelle nostre sedi negli Stati Uniti: nella nostra sede di New York c'è un asilo che ospita 200 bambini. Sarà così anche in Inghilterra. Ci saranno attrezzature per fare aerobica, una palestra e cose del genere. Vicino ci saranno un campo da cricket e da baseball.

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    Domanda 6
    Dal punto di vista del management e della gestione aziendale, cosa intende quando usa la frase: "creare supporto per lavoratori intellettuali affinché creino prodotti e servizi per consumatori intellettuali"?

    Risposta
    Quanti intellettuali! Sì, è una frase che effettivamente uso...Quello che voglio dire è che alla Computer Associates cerchiamo di creare veramente un ambiente adatto alla nostra gente in modo che possa creare gli strumenti adatti ai lavoratori intellettuali. Dovrebbero essere degli strumenti che li aiutano effettivamente a fare molto di più. Una delle cose che stiamo realizzando adesso è un database a oggetti. Quando usiamo la tecnologia a oggetti pensiamo ad uno strumento che rende effettivamente possibile un salto di produttività nel campo dello sviluppo del software, in quanto, per la prima volta, diventa possibile riusare oggetti, oggetti già scritti, già testati. La sicurezza, per esempio, sarà un oggetto, per cui se c'è un programma che ha bisogno di sicurezza, si userà l'oggetto sicurezza.

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    Domanda 7
    Mi scusi, ma temo che il pubblico non specializzato ignori cosa sia un "oggetto" in questo senso...

    Risposta
    Facciamo un passo indietro. Quando parlo di tecnologia a oggetti sto parlando di programmi che possono essere usati per costruire altri programmi. Ci avviciniamo sempre più a un sistema di pezzi prefabbricati. Ma perché si possano usare questi pezzi è necessario che esista una struttura, una interfaccia comune. L'esempio migliore è quello dei bambini che giocano con il Lego: è possibile costruire dei giocattoli con il Lego perché i pezzi corrispondono. Non ci sono mattoncini con buchi tondi ed altri con buchi quadrati; esiste, invece, uno standard comune. Più riusciamo ad usare la tecnologia ad oggetti, ad usare oggetti prefabbricati, unendoli tra di loro come fa un bambino con i pezzi del Lego, più ci sarà questo salto di produttività.

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    Domanda 8
    Quanto crede nell'utilità e nell'impatto di Java? Crede che diventerà davvero uno standard?

    Risposta
    Credo che Java sia una iniziativa molto importante della nostra industria IT e che già oggi sia uno standard. E' accettato come uno standard di fatto, anche se non riconosciuto ancora dai comitati ufficiali per la standardizzazione. Del resto, anche Windows è un gigantesco standard di fatto. Quando Lei chiede se sarà riconosciuto come standard rispondo che l'industria stabilirà da sola il proprio standard, che sarà basato su quello che funziona e che aggiunge valore piuttosto che su ciò che risponde a determinati criteri. Gli utenti saranno attratti dalle cose che funzionano, che aggiungono valore a ciò che stanno facendo. Java è accettato oggi come standard da questo punto di vista. E' diventato uno standard nel linguaggio di programmazione, sta diventando uno standard nei sistemi operativi. Pertanto, io lo considero come un altra piattaforma che va supportata. Non credo che rimpiazzerà Windows o UNIX o altri sistemi operativi. Penso che ci sarà un misto di tutti questi sistemi. Non l'uno o l'altro.

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    Domanda 9
    E l'abilità della Computer Associates sta nell'integrare diversi componenti software e hardware preesistenti in un unica soluzione?

    Risposta
    E' necessario operare in questo modo, altrimenti, se si tenta di gestire tutto ed implementare tutto da zero, i costi si fanno troppo alti. E se aggiungiamo un'altra piattaforma ancora, le cose peggiorano, non migliorano. Quello che rende speciale la Computer Associates è la nostra capacità di fornire soluzioni, di gestire tutto l'insieme eterogeneo, perché si tratta di un ambiente eterogeneo; il modo specifico in cui rendiamo l'ambiente eterogeneo dipende dal tipo di risorse che bisogna usare.

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    Domanda 10
    E chi considerate come i vostri concorrenti diretti? In quale mercato c'è la concorrenza più forte?

    Risposta
    Non c'è nessun concorrente su tutte le piattaforme. L'IBM, per esempio, supporta le piattaforme IBM; Windows NT avrà qualcosa che supporta Windows, Novell qualcosa che supporta Novell, HP qualcosa che supporta HP. Se guardate il prodotto dell'IBM, l'IBM Tivoli, scoprite che non supporta Windows NT, ma sapete bene, però, che Windows NT sarà parte integrante del panorama IT di qualsiasi gruppo aziendale. Non siamo l'unica compagnia che si muove su tutte le piattaforme, perché non abbiamo alcuna piattaforma nostra da sponsorizzare. Pertanto, abbiamo un atteggiamento neutrale verso tutte le altre piattaforme.

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    Domanda 11
    Che ne pensa della riorganizzazione delle compagnie intorno al World Wide Web, come si è sviluppata e quale è la sua opinione?

    Risposta
    Uno degli usi più importanti di tutta questa tecnologia Internet è l'uso interno alla azienda, vale a dire l'uso come Intranet. E questo è un buono standard, un buon modo di far comunicare tutte le vostre filiali. Se ho la posta elettronica e parlo con gente in tutto il mondo, posso usare la stessa posta elettronica e la stessa tecnologia per comunicare all'interno della compagnia e, a questo punto, il tutto diventa un Intranet. Le aziende si stanno spostando sempre più in questa direzione.

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    Domanda 12
    In linea generale, Lei crede che la tecnologia IT permetterà alla gente di comunicare davvero di più e meglio, oppure il cyberspazio porterà ad una nuova forma di isolamento e di mancanza di socializzazione?

    Risposta
    Penso che l'uso di Internet e del cyberspazio porta effettivamente la gente a comunicare di più, anche se non necessariamente meglio. Penso che oggi le cose siano molto semplici: se voglio farle vedere un articolo che ho davanti allo schermo, tutto quello che devo fare è scrivere qualcosa e le viene spedito automaticamente. La comunicazione diventa quasi troppo facile, il che porta anche ad abusare della posta elettronica, ci perdiamo troppo tempo. Bisogna rendersi conto - e penso che la maggior parte della gente lo faccia- che il mondo reale è molto più interessante del mondo online. Penso che se si capisce la vita e la si ama, come fa tanta gente, allora si userà uno strumento - la comunicazione, il cyberspazio - per quello che è, ma non si verrà dominati dallo strumento. C'è stato sicuramente un momento in cui abbiamo avuto gli stessi timori per la televisione, abbiamo temuto per i nostri figli a causa dei videogiochi. Eravamo tutti convinti che il mondo ne sarebbe stato sopraffatto. Abbiamo però posto dei limiti, l'abbiamo messa al suo posto e usata per quello che era il suo scopo, che fosse il divertimento o l'apprendimento. E penso che stiamo facendo e che faremo sempre di più con il cyberspazio.

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    Domanda 13
    Parlando di bambini, quale pensa sarà l'influenza di Internet sull'istruzione per la prossima generazione? Cambierà radicalmente il modo di apprendere?

    Risposta
    Penso che cambierà radicalmente il modo in cui facciamo ricerca, in cui ci procuriamo le informazioni. Penso che si potrà scavare più a fondo e più rapidamente, grazie alla banda più ampia che diventerà sempre più disponibile. Ci divertiremo apprendendo cose con contenuti multimediali. Sono ancora convinto, tuttavia, che cose come Internet e tecnologie simili non creino studenti migliori. In ultima analisi l'aspetto più importante nell'istruzione non è l'essere esperto di computer, ma avere gli insegnati giusti. Ci sono insegnanti nelle nostre vite che ci hanno motivato, che ci hanno fatto guardare al di là del libro di testo, che ci hanno aperto delle porte, che ci hanno detto: "Questo è interessante", e ci hanno aiutato ad andare in quella direzione. Dovremmo spendere più soldi per insegnanti del genere piuttosto che stare sempre a preoccuparci se ci sono abbastanza computer. I ragazzi possono condividere i computer. Impareranno comunque le stesse cose. Ma gli insegnanti, sono loro a fare la differenza nell'educazione dei nostri figli.

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    Domanda 14
    E cosa pensa del futuro del lavoro, visto che molte categorie di lavoratori professionisti oppongono resistenza alle innovazioni temendo, al tempo stesso, di perdere il loro lavoro?

    Risposta
    Penso che tutta questa straordinaria tecnologia ci renda più produttivi, ci aiuti maggiormente. Non si può cambiare il fatto che sono le persone che creano. E più si è isolati, meno si è capaci di creare perché non si capisce quello che si sta creando e perché lo si sta creando. Si può diventare molto bravi tecnicamente, forse, ma se non si capisce il problema che si sta affrontando, si creerà la cosa sbagliata o si creerà una gran soluzione per un problema che non esiste. Pertanto, ritengo che sia impossibile perdere il fattore umano. La gente oggi esegue compiti molto ripetitivi, di tipo ridondante; molto di ciò verrà automatizzato, e queste persone faranno resistenza. Penso che sia responsabilità delle aziende e del nostro sistema educativo assicurarsi che tutto questo talento umano che abbiamo venga incanalato nella direzione giusta, e non in una direzione o in una tecnologia o in un'area dove la tecnologia li renderà obsoleti.

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    Domanda 15
    Parlando di accelerazione: ci siamo resi conto che Internet ha accelerato il metabolismo del mondo degli affari; viviamo in una economia veloce. Lei è preoccupato degli effetti di questa enorme accelerazione? Ha pensato al rischio che siano solo i paranoici a sopravvivere?

    Risposta
    Penso che sia bello pensare a quanto le operazioni si siano accelerate, ma bisogna considerare che questi cambiamenti richiedono decenni. Il telefono è stato inventato nel 1876, ma a tutt'oggi, più di metà della popolazione mondiale non ha accesso ad un telefono. Le persone che hanno accesso a un computer sono una piccola élite nel mondo. Per cui, sì, Internet accelera molto gli affari, vengono introdotte straordinarie tecnologie di comunicazione, possiamo comunicare più velocemente, non necessariamente meglio, ma certamente di più; tuttavia penso che vi siano ancora tante cose che richiedono quello che chiamiamo il tocco umano. Per esempio, il commercio elettronico: tutti dicono che con il commercio elettronico non c'è più bisogno di negozi. Non sono d'accordo. Penso che il fatto di poter esaminare una cravatta, vedere se va bene con il vestito è il tipo di esperienza tipicamente reale: mi piace farmi aiutare dal commesso del negozio, non la comprerei la cravatta su Internet. Se so esattamente il tipo e la marca di cravatta che mi serve, forse la potrei comprare su Internet. Ma fare spese è anche una esperienza sociale e ha bisogno dell'intervento umano. Non credo che questo sparirà mai.

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    Domanda 16
    Pertanto, Lei non crede che Internet diventerà un gran bazar e sarà usato unicamente per il commercio, anche se c'è una forte tendenza a portare tutti i tipi di scambi commerciali così come i consumatori diretti su Internet. Il futuro di Internet sarà o no quello di diventare un bazar?

    Risposta
    Penso che lo diventerà, in parte, che se uno sa che automobile vuole comprare, se si vuole informare su una particolare automobile, allora si può collegare ad Internet e trovare le informazioni. Ci può essere un posto, per esempio, dove i diversi concessionari vengono a fare offerte per aggiudicarsi l'ordinazione. Probabilmente, in questo modo uno risparmia soldi. Probabilmente è difficile farsi riparare la macchina su Internet! Perciò, la risposta è: sì, Internet si aggiunge alle cose che facciamo, ma a dispetto di quello che dicono i tecnici, non può rimpiazzare tutto.

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    Domanda 17
    E quali sono le prospettive per le piccole e medie aziende e la loro possibilità di adottare l'infrastruttura informatica?

    Risposta
    Se si tiene conto dell'uso della contabilità oggi, la tecnologia per la contabilità di piccole e medie aziende esiste già. Siamo i più grandi fornitori negli Stati Uniti e Canada di software per contabilità per piccole aziende, perciò sappiamo quel che diciamo. Una delle cose ovvie che abbiamo iniziato a fare è quella di integrare una interfaccia Internet nel software di contabilità, in modo che i clienti, per esempio, possano iniziare ad accedere ad alcune informazioni di contabilità attraverso la rete. Anche in questo caso, quindi, le aziende piccole e medie inizieranno ad avvantaggiarsi di questo grande strumento di comunicazione. E anche il software delle ditte che producono per piccole e medie aziende sarà sempre di più predisposto per la rete, e così via.

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    Domanda 18
    Parlando del mercato del software, qual è la Sua opinione verso l'atteggiamento monopolistico della Microsoft?

    Risposta
    Penso che Microsoft sia una gran compagnia e che ha realizzato un lavoro tecnico buono e innovativo. Personalmente non sono addentro ai dettagli esatti della posizioni del Dipartimento di Giustizia e della Microsoft. Posso solo commentare, in linea generale, che gli affari si debbano trattare sul mercato e non in tribunale. La legge USA protegge i consumatori, non le piccole compagnie. E la domanda che ci dobbiamo porre - dal punto di vista del Dipartimento di Giustizia a cui la Microsoft risponderà- è: il consumatore viene danneggiato dal successo della Microsoft? E aggiungere un browser Internet Explorer al proprio sistema operativo è sbagliato? Quindi: l'utente o il consumatore ne viene danneggiato in alcun modo? E si deve fermare l'innovazione? Una parte del sistema operativo viene sviluppata e finisce per danneggiare piccole compagnie che fornivano un tipo di prodotto perché viene integrato nel sistema operativo. Ma non si può fermare il progresso di un sistema operativo. Non conosco abbastanza i dettagli di ciò che la Microsoft sta facendo, se questa è la loro posizione, ma, ripeto, in generale che è abbastanza stupido andare a combattere su queste cose in tribunale.

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    Domanda 19
    In ogni caso, Windows 95 non è il migliore esempio di interfaccia user-friendly. Lei si aspetta che in futuro verrà sviluppata una nuova tecnologia o interfaccia veramente user-friendly che renda il computer accessibile a tutta la famiglia?

    Risposta
    Penso che sia necessario. Al momento la tecnologia è troppo complicata da usare, inclusi i videoregistratori. A casa ho ancora le 12.00 che lampeggiano perché non so come regolare l'ora; a volte usare la tecnologia è molto difficile. Arriveremo a un punto dove molte di queste operazioni saranno automatiche, compresa la regolazione dell'ora; abbiamo i segnali radio, l'ora dovrebbe essere regolata attraverso un segnale radio. Questa è la direzione verso cui stiamo andando. Windows ne ha fatta di strada dai tempi del vecchio DOS, con Windows 3.0, ne ha fatta di strada ma ne deve fare ancora tanta per arrivare al punto in cui gli utenti lo possano usare come un elettrodomestico qualsiasi: si accende la macchina, non si deve stare a riflettere su cosa premere. È a questo punto che si può dire che una cosa è facile da usare.

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    Domanda 20
    Nel futuro quale pensa possa essere l'esito della Legge di Moore?

    Risposta
    Il bello della legge di Moore è che spiega come la potenza cresca per ordini di grandezza, per salti quantistici - esponenzialmente mi pare si dica così -. Ma l'altra faccia della medaglia è che i programmatori e gli sviluppatori di software considerano tutta questa potenza come la gente considera gli armadi: abiti in un appartamento, ti manca lo spazio; ti trasferisci in una villetta e dici: guarda tutto lo spazio che ho per conservare questo, conservare quest'altro. Sei mesi dopo, sei a corto di armadi. Non importa quanta potenza ci danno i costruttori di hardware, noi la consumiamo e ne vogliamo ancora. E con questa potenza elaboriamo sistemi migliori, più affidabili, più multimediali, e così via.

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    Domanda 21
    Ma sinora i costi si sono abbassati ogni anno: metà prezzo per la stessa potenza. E se la tendenza si ferma, che succede? L'economia della tecnologia informatica cambierà?

    Risposta
    E' un modello economico di base: finché si continua a fare profitti si continua a vendere. Non dimentichiamo che i computer sono usati ancora da una piccola minoranza della popolazione mondiale. Ma oggi usiamo sempre più i computer per tutto, che sia un tostapane, una lavapiatti, una lavatrice, e così via. E poi ci saranno computer con funzioni multiple. Per esempio, una delle cose che fa Unicenter TNG è quella di monitorare una macchina da corsa, perché dentro c'è un computer che trasmette dati, in modo che quando la macchina arriva ai box sanno che cosa è meglio fare.

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    Domanda 22
    Può descriverci anche l'applicazione sviluppata per il sito per bambini rapiti?

    Risposta
    La Computer Associates è coinvolta in sviluppi tecnologici molto importanti e questo, in ultima analisi, è, forse, uno dei migliori usi fatti della nostra tecnologia. Sostanzialmente, abbiamo costruito questo sito Web con un gruppo chiamato Centro Nazionale per i Bambini Rapiti e Sfruttati, che si trova a Washington DC. Il problema è che quando un bambino non si trova, la cosa più importante è fare arrivare l'immagine del bambino, la foto, a quante più istituzioni governative sia possibile in tutto il mondo, in modo che l'immagine sia recente e se qualcuno vede il bambino, la notizia venga riportata molto rapidamente. Quindi noi abbiamo costruito questo sito con il Centro Nazionale, e gestiamo il sito insieme a loro negli Stati Uniti. Adesso stiamo discutendone con i paesi europei. Abbiamo già aperto un sito in Malesia, speriamo di aprirne uno nelle Filippine presto. Questo è l'uso migliore della tecnologia: aiutare a trovare i bambini rapiti. Appena le informazioni arrivano all'FBI vengono spedite elettronicamente al Centro Nazionale. Un modulo viene compilato e l'informazione è immediatamente disponibile sulla homepage del Centro Nazionale.

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