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    Stefano Spocci

    Milano - SMAU, 21/09/1995
    L'evoluzione del chip
  • L'aumento della velocità di esecuzione è necessario per migliorare l'interfaccia dei personal computer e per la gestione del lavoro di gruppo (1) .
  • La potenza dei nuovi processori, come il Pentium della Intel, permette nuove applicazioni di comunicazione sul lavoro, come la Personal Conference (2) ,
  • mentre nelle case porta un grande miglioramento della grafica fissa e in movimento, e delle applicazioni multimediali (3) .
  • Le aziende di hardware, come la Intel, sviluppano i propri prodotti in base alle alleanze strategiche con le aziende di software, come la Microsoft (4) .
  • Il nuovo processore della Intel, il Pentium Pro, fornirà al personal computer le capacità di sostituirsi alle workstation grafiche (5) ,
  • otre che la potenza necessaria per i server su reti locali (6) .
  • In Italia l'utilizzo del computer per l'educazione nelle famiglie costituisce uno dei motivi di acquisto prevalenti (7) .
  • Grazie a Internet ed un specifico software, oggi è già possibile eseguire una sorta di videotelefonata dal proprio personal computer (8) .
  • La televisione non verrà però sostituita dal personal computer (9) .
  • Nei prossimi anni la miniaturizzazione dei microcircuiti continuerà a crescere senza raggiungere i limiti della materia utilizzata per la loro fabbricazione (10) .
  • Il Pentium contiene tre milioni di transistori su un centimetro quadro (11) ,
  • e dispone di un livello di complessità simile a quello di un intero computer (12) (13) .
  • La Intel è impegnata nella ricerca di base, anche nei cosiddetti computer ottici, anche se per i prossimi anni i microcircuiti continueranno ad essere fabbricati su chip di silicio (14) .
  • Lo sviluppo dei microcircuiti avviene in gruppi di lavoro sfruttando la grafica computerizzata (15) .




  • INTERVISTA:

    Domanda 1
    La potenza e la velocità dei microcircuiti continua ad aumentare: ora sta uscendo il Pentium Pro, doppiamente più veloce del Pentium. Perché questa necessità e quali sono state le tappe miliari, nella evoluzione dei microcircuiti?

    Risposta
    La necessità deriva da diverse problematiche che ci sono nel mondo della casa e nel mondo del lavoro, che sono i due fruitori fondamentali di tecnologia e di utilizzo di personal computer. Il personal computer, nella sua crescita, si propone di fare vivere la gente meglio e questa è una soluzione per la casa, e di fare lavorare la gente meglio, comunicando prevalentemente e creando dei gruppi di lavoro produttivi, nel mondo del lavoro. Spesso la gente è preoccupata dalla potenza di calcolo, e ritiene che questi microcircuiti di nuova generazione diano al personal computer una potenza che non riusciranno mai a sfruttare. Tutto ciò è sbagliato, perché chiunque si avvicina ad un computer riconosce immediatamente la bellezza della grafica, la capacità multimediale o la facilità con cui si può giocare, divertirsi o usare un software educativo, e questo è dato dalla potenza di calcolo, che rende l'interfaccia umana, di facile utilizzo. Nel mondo del lavoro, la potenza di calcolo, serve a gestire quantità di dati sempre maggiore ma soprattutto ad aprire nuovi orizzonti. Il computer è stato per anni la soluzione della produttività individuale nel mondo del lavoro ed è diventato successivamente la soluzione del gruppo di lavoro, e sta oggi affacciandosi alla soluzione del problema dell'azienda. Questo va al di là della specifica soluzione di un problema dell'individuo o del gruppo ma ha a che fare con la competitività, con l'armonizzazione, con le decisioni che vengono fatte nell'azienda e con la velocità di esecuzione. Qui il computer si affaccia sulla scena della comunicazione, sulla rete locale, sulla linea telefonica, su tutto quello che viaggia, tra virgolette, sulle autostrade informatiche. In una parola, potrei dire che un'azienda oggi, in un mercato sempre più competitivo, cerca un vantaggio competitivo. L'informatica è spesso riconosciuta come una conditio sine qua non, che consente come minimo la sopravvivenza all'azienda. Noi crediamo che un utilizzo sapiente ed intelligente del personal computer moderno, non dà solo la sopravvivenza all'azienda ma dà il successo e la prosperità; perché mette un individuo che decide o che progetta da solo nella condizione particolarmente produttiva di lavorare usando più cervelli in team.

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    Domanda 2
    Con quali strumenti si utilizzerà questo lavoro collettivo a distanza e in che modo lo state facilitando voi?

    Risposta
    Si tratta di utilizzare la potenza di calcolo dei nuovi processori, come della famiglia Pentium, per dare al computer delle funzionalità nuove, oltre alla potenza di calcolo. Ciò comprende, in particolare, la possibilità di gestire audio e video in maniera facile e quindi di aumentare le capacità multimediali, di facilitare le capacità di comunicazione, ad esempio, di avere la capacità di trasmettere dati in voce e di dati tradizionali sul modem, che fa parte della scheda base del computer delle nuovi generazioni; si tratta, anche, di facilitare l'utilizzo del computer su di una rete locale, e soprattutto di superare le barriere di spazio e di tempo. Una delle applicazioni, le più frequenti tra quelle già sono disponibili, è quella della Personal Conference, che consente a due utilizzatori, in due parti diverse del mondo, di dialogare in viva voce dai rispettivi personal computer, collegati su linea telefonica ISDN a larga banda, vedersi come se fossero presenti l'uno davanti all'altro, su due icone che si aprono sullo schermo, lavorare insieme e condividere l'applicativo. Questo dà notevole potenza di esecuzione e grande rapidità di evento. A lungo termine, questo potrebbe provocare un tracollo nell'economia delle compagnie aeree, perché non sarebbero più necessari spostamenti, prenotazioni di alberghi, ritardi determinati dal fatto che persone si devono incontrare. Sto naturalmente esagerando, ma voglio enfatizzare quanto queste possibilità possano cambiare il modo di comunicare, e quindi provocare una rivoluzione nel mondo dell'informatica e delle telecomunicazioni.

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    Domanda 3
    Che cosa offrirà questa nuova potenza del microprocessore a chi intende usare il computer a casa, magari per divertimento?

    Risposta
    Praticamente dà subito la capacità di usare tutti i software con possibilità multimediali e interattive, che rappresentano di fatto il boom del mercato da casa del personal computer degli ultimi due anni. Negli Stati Uniti, oggi, a metà settembre del '95, il 45% dei personal computer, sono venduti per utilizzi domestici. E' sufficiente vedere un applicativo di questo genere su di un computer Pentium di nuova generazione, per capire le diversità rispetto al passato. La grafica è molto precisa, l'immagine in movimento è fluida, l'approccio multimediale è veramente interattivo e i titoli multimediali, come ormai si chiamano, fioriscono in tutti i settori; noi vediamo lo sviluppo di questo mercato oggi e in prospettiva, come uno dei più promettenti che esistano nel settore. Naturalmente anche la casa avrà delle esigenze nuove, non appena la possibilità di comunicare sui vari sistemi di comunicazione diventerà più facile e più economico; l'appetito vien mangiando: nel momento in cui un utente domestico ha a disposizione una linea telefonica, come quella che descrivevo prima, con costi di comunicazione o di trasmissioni bassi e con una installazione su personal computer di questo software multimediale di Personal Conference, scoppia anche il mercato della casa. Io credo che queste siano applicazioni possibili, non a tempi lunghissimi. Quando noi parliamo di tempi corti, noi parliamo di mesi, quando parliamo di tempi medi, parliamo di uno o due anni; quindi, dietro l'angolo c'è anche una retribuzione di costi e di nuove versioni dell'applicativo di cui parlavo. Poi, esistono i servizi online, che hanno caratterizzato una grande diffusione di computer nella casa. Si parla di servizi interattivi; c'è un dibattito, se la televisione o il computer saranno lo strumento per utilizzare questi servizi. In Intel, vista la grande facilità di utilizzo e la capacità di adattamento del personal computer, che è stata dimostrata negli anni, crediamo fermamente che il computer sia e sarà la soluzione anche per questo tipo di applicazione. L'utente domestico, che acquista oggi un computer della generazione moderna, potrà avere anche questo tipo di sbocco nel futuro.

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    Domanda 4
    E' quello che crede anche Bill Gates: infatti lanciando Windows '95, ha consigliato il Pentium come hardware. C'è di fatto un'alleanza, tra Intel e Microsoft, ma come si esprime, oltre che sul mercato, nella progettazione; la nascita dell'hardware e del software, avviene in parallelo? Esistono degli accordi di progettazione tra Intel e Microsoft?

    Risposta
    In un business così grande, come quello del personal computer, quest'anno, il 1995, si vendono nel mondo 50 o 60 milioni di personal computer, un numero di unità superiore alle automobili o ai televisori, ci sono investimenti di grandissimo rilievo. Una società come la Intel, con fatturati in crescita e forti profitti, certamente impiega grandi investimenti, dell'ordine di miliardi di dollari all'anno, ma non sono sufficienti, perché bisogna creare degli standard e, come giustamente ha detto, armonizzare la crescita dell'hardware e del software. Da questo punto di vista, le società come la nostra, hanno delle alleanze in tutti i settori relativi ai personal computer; quando parliamo di alleanze strategiche per la Intel, non si parla soltanto di Microsoft, si parla di Lotus, per quanto riguarda, ad esempio, il groupware, cioè la capacità di strutturare meglio il gruppo di lavoro e in maniera più interattiva. Ci sono alleanze con Novel, per quanto riguarda le reti locali; la Intel si allea, con i leader di mercato software e hardware nei vari settori, per creare degli standard e per dare una risposta a quelle che sono le esigenze del mercato, cioè cercando di capire quello che l'impresa o la casa avranno bisogno nei prossimi tre o quattro anni. Venendo più specificatamente alla domanda, sicuramente la Intel ha degli accordi con la Microsoft, il sistema operativo Windows '95 è stato concepito su architettura Intel e come avviene naturalmente nel nostro settore, è stato sviluppato, per avere il suo migliore utilizzo nel processore Pentium, che è quello della generazione di oggi. Hardware e software si muovono normalmente su una spirale, in cui un braccio della spirale è la nuova generazione hardware che dà origine e sviluppa il nuovo software applicativo; quello apre delle prospettive e quindi inevitabilmente, crea la domanda, la necessità di potenza di calcolo. A questo punto, l'azienda di micro elettronica, la Intel, crea un nuovo processore e si riporta, sull'altro ramo della spirale. In questo modo c'è un connubio e non c'è in questo momento, né da una parte, né dall'altra, un blocco, una saturazione di queste crescite.

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    Domanda 5
    Quali orizzonti nuovi apre il Pentium Pro, in queste evoluzioni dell'utilizzo del microcircuito?

    Risposta
    Il Pentium Pro apre evoluzioni ancora non completamente note. Sicuramente già alla fine di quest'anno, il '95, saranno disponibili dei sistemi di fascia molto alta, tanto desktop che server, che sfrutteranno le capacità del Pentium Pro. E nel '96, questo microprocessore, costituirà una nicchia prevalentemente orientata a server di grande potenza e a workstation di tipo grafico o scientifico, in applicazioni di necessità di capacità di calcolo elevata, come il riconoscimento vocale o come la gestione di immagini tridimensionali o ennedimensionali; quindi rimaniamo in un settore specifico, che però ci dice già, come un personal computer a prezzi abbordabili farà il mestiere che prima facevano le workstation, da venti o trentamila dollari. Lei mi fa una domanda, a cui io posso rispondere in tanti modi ma per dirla in una parola semplice: darà un'interfaccia umana per la comunicazione e la multimedialità sempre più semplice e arricchirà, in maniera armonica, questo tipo di funzioni e di applicazioni per la casa e per le imprese.

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    Domanda 6
    Quando lei parla di server, probabilmente si riferisce a quelle macchine sulle quali sono ospitati i servizi di Internet, quelli che la gente conosce come i Web, i Word Wide Web; quindi queste potenze di calcolo daranno la possibilità, a ciascuno a casa, di costruire un proprio server per Internet?

    Risposta
    Per la verità, quando parlo di server, intendo prevalentemente l'utilizzo per la gestione delle reti locali di tipo dipartimentali o di tipo nodo strutturato in un'impresa, per cui si realizza quella configurazione che tutti chiamano client-server. Questa fornisce un'intelligenza distribuita nei settori aziendali, per cui tutti i personal computer possono dialogare tra di loro e formare un nodo intelligente del sistema, coordinati da un qualcosa di più grosso, che si chiama server. Lei ha intravisto nella definizione anche le nuove capacità di aprirsi sul mondo esterno e, in particolare, sulle reti online come Internet. Questa è una delle varie applicazioni, io la vedo a livello struttura ramificata, come quella che stavo descrivendo nell'impresa; nella casa, l'utilizzo di un server, sarebbe forse un po' esagerato, perché prevederebbe tutta una serie di computer, collegati fra loro in rete locale. Ma io ritengo che nella casa sarà il desktop, cioè la macchina base, a fornire tutta questa serie di connessioni, compresa quella dei servizi online, di Internet o altre reti analoghe.

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    Domanda 7
    L'aumento di potenza e di velocità del microcircuito significa per l'utente domestico poter godere di maggiore facilità d'uso, di immagini digitalizzate, e quindi, di avere un computer come strumento di divertimento e non solo di lavoro?

    Risposta
    Questo senz'altro. Aggiungerei l'aspetto educativo, che, secondo il sondaggio che abbiamo fatto, oggi in Italia costituisce uno dei motivi prevalenti per cui la famiglia acquista un computer, orientato sui titoli multimediali scientifici e applicativi, che siano un'alternativa agli strumenti di studio convenzionale. Ci sarà poi l'aspetto comunicativo, che già esiste sulle reti e sui servizi online, e che nel futuro sarà potenziato ulteriormente sulle reti telefoniche tradizionali, tipo doppino telefonico, oppure sul tipo ISDN, destinato più agli utilizzi professionali e, in particolare, ai professionisti o al personale specializzato che svolge una attività professionale da casa propria.

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    Domanda 8
    Facciamo un esempio concreto, se uno ha i parenti in Australia e vuole vederli, lo potrà fare con il suo personal computer da casa?

    Risposta
    Lo può fare anche subito, installando un software specifico su di un computer di tipo tradizionale che costa un po', perché è destinato all'impresa; quello di cui parlavo prima, delle Personal Conference. E' ovvio che questo tipo di applicazione esistente oggi è destinato all'impresa, per ragioni anche di prezzo, perché si tratta di aggiungere al personal computer un kit, hardware e software, che costa circa mille e cinquecento dollari. Ma la Intel, attraverso ricerche e studi, sta sviluppando nuove versioni di questo kit, usando addirittura la linea telefonica tradizionale. A distanza probabilmente di un anno, un anno e mezzo da oggi, sicuramente esisterà questa capacità a basso costo per l'utente domestico. E quindi espanderà notevolmente questa applicazione, in un ulteriore interesse ad avere un personal computer in una casa per utilizzare la videotelefonata. Ma a quel punto, per utilizzare questa videotelefonata per degli scopi più specifici, perché il computer non è soltanto un videotelefono, c'è un applicativo che si può condividere da parte dei due corrispondenti; condividere un applicativo può voler dire giocare a scacchi, ma può voler anche dire realizzare un progetto e portare a termine un'attività di tipo professionale.

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    Domanda 9
    In prospettiva anche la televisione interattiva sarà quindi su personal computer?

    Risposta
    La televisione e il computer rimarranno due oggetti separati. La televisione, è un qualche cosa che la gente guarda in gruppo, da quattro o cinque metri nella loro sala da pranzo o in un posto ovviamente destinato a questo tipo di scopo; il computer, è un qualcosa comunemente usato dal singolo e sta nello studio o in una altra parte della casa. Il computer, allargherà fortemente il proprio spazio di utilizzo nella casa, e tutti questi servizi interattivi di shopping, di consulenze, basati su banche dati centralizzate e altre cose di questo genere, saranno facilmente gestite dal personal computer, come mezzo più naturale; il televisore rimarrà il televisore. Posso difficilmente immaginare, che la famiglia del domani guardi un film su personal computer.

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    Domanda 10
    Torniamo al microcircuito. Si dice che ci sono dei limiti al silicio, alla materia di cui è fatto il chip; dei limiti nella miniaturizzazione, perché i circuiti stampati su di un chip di silicio, sono aumentati in maniera esponenziale. Fino a quando si continueranno a fabbricare chip, nella forma in cui noi li conosciamo?

    Risposta
    Quello che lei ha citato, è il fenomeno più appariscente di quest'ultimo decennio e ha sicuramente influenzato e rivoluzionato questa era dell'informatica. E' verissimo, che la tecnologia moderna e le aziende come la Intel hanno contribuito fortemente ad aumentare la potenza di calcolo a basso costo. Vuol dire fare dei chip, come lei giustamente li ha chiamati, dei microprocessori sempre più integrati, sempre più densi di funzioni elementari e tali quindi da portare all'utilizzatore maggiore potenza di calcolo tenendo bassi i costi. La cosa interessante è, che si vedono all'orizzonte dei limiti sulla crescita tecnologica. Per gli anni a venire, crediamo che questo aumento della densità di funzioni elementari su di una piastrina di silicio, che è il microprocessore, quello che si chiama chip, continuerà con un ritmo di raddoppio, ogni quindici o diciotto mesi. Il nuovo processore Pentium Pro Processor, che verrà annunciato alla Intel alla fine di quest'anno '95, è strutturato con più del doppio di transistori, l'elemento di base di una struttura di un microprocessore. Con questa funzione elementare, quindi, raddoppia più o meno la potenza di calcolo di questi chip e quindi il computer ha più capacità e naturalmente i costi si abbassano. Dopo questo microprocessore, molti altri ne usciranno nei prossimi anni, ma senza raggiungere un limite fisico imposto dalla materia.

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    Domanda 11
    Quanti milioni di transistori ci sono adesso in un chip, su questa piastrina di silicio?

    Risposta
    Al momento con il Pentium tradizionale, che oggi è in vendita in grandissimi volumi, un prodotto alla portata di tutti, siamo oltre i tre milioni di transistori sul chip, un quadratino di un centimetro per lato. Di fatto un chip nasce magari con due centimetri per lato; poi c'è una ulteriore ricerca tecnologica, un affinamento dei processi di diffusione, una riduzione delle geometrie, per cui si riducono le dimensioni, e questo dà origine al chip successivo e riduce i costi di produzione di quello attuale.

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    Domanda 12
    Dal primo microcircuito, che ha dato origine al personal computer, a oggi, quali sono stati i salti di qualità?

    Risposta
    Sono stati enormi: oggi parliamo, come dicevo, di oltre tre milioni di questa unità elementare chiamata transistor su chip, allora si parlava di qualche centinaio; questo da già un ordine di grandezza. Un microcircuito moderno è basato sulle tecnologie di cognizione del sistema, non è più soltanto un componente elettronico, è un computer, con una struttura complicata di gestione delle informazioni e delle istruzioni, dell'input / output, delle memorie cash. Ci sono centinaia di ingegneri, nei laboratori della Intel in California, che non si occupano solo di tecnologia, ma che decidono attraverso lo studio dei computer quello che il mercato vorrà e quale sarà l'architettura del microcircuito di domani.

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    Domanda 13
    Quindi un computer intero, su di una piastrina di silicio?

    Risposta
    Esattamente. Poi, bisogna naturalmente collegare questo oggetto con il mondo esterno, per cui nasce una piastra, su cui sono cablati degli altri chip, che danno funzionalità addizionali come la grafica, la comunicazione, la multimedialità, l'audio e il video, eccetera. Ma sempre più, il microprocessore tende, con una potenza di calcolo così alta, ad accentrare la capacità globale del sistema e quindi, a dare il beneficio di avere potenza e funzionalità, che per l'utente si traducono in basso costo e in una macchina, già predisposta al suo acquisto alle varie funzioni necessarie.

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    Domanda 14
    La Intel è impegnata nella ricerca sul computer ottico, basato sulla trasmissione di fotoni, sulla tecnica della trasmissione laser, anziché sugli elettroni e il silicio?

    Risposta
    La Intel è impegnata nella ricerca di tecnologia pura in vari settori, anche in questo. Ma, come ripeto, per le prossime generazioni di microprocessori, nei prossimi tre o quattro anni, non vediamo un limite nel tipo di materia che gestiamo oggi. I limiti normalmente intervengono quando ci sono delle interferenze col mezzo trasmittivo di fotolitografia nel chip, in questo caso la luce e la geometria di base della definizione del chip. Questo non avviene ancora e quindi per un bel po' di anni avremo la crescita dell'integrazione sui nostri microprocessori.

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    Domanda 15
    Forse può spiegarci come viene sviluppato un chip.

    Risposta
    Le operazioni sono ormai tutte computerizzate. Il design viene fatto da dei gruppi di lavoro, ognuno dei quali si occupa di una parte del circuito, dopo aver fatto una carrellata globale, di quelle che saranno le capacità di questo microprocessore e una definizione dei grandi blocchi. Questi gruppi di lavoro interagiscono e lavorano su grafica computerizzata, in maniera tale da scambiare le varie parti del circuito, che poi vengono digitalizzate dal computer e poi strutturate su di un design globale. Le regole del design vengono gestite dal computer che aiuta il disegnatore fisico in maniera enorme. Questo consente di avere delle ottime rese già all'inizio della produzione, che è uno dei fatti salienti, per cui la Intel riesce a mettere in produzione microprocessori sempre più potenti, in tempi molto rapidi.

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