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    Alfredo Ronchi

    Roma, 19/12/1995
    Progettazione digitale e teledidattica
  • Lo sviluppo delle nuove tecnologie informatiche consente la progettazione virtuale di un qualsiasi edificio, avendone così un'immagine in tempo reale (1) ;
  • va inoltre segnalata l'esistenza di un sito di architettura su Internet, che costituisce il miglior strumento per la diffusione capillare e l'aggiornamento di informazioni (2) .
  • Tra gli scenari futuri immaginabili grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie digitali, si può pensare alle positive coseguenze derivanti dal telelavoro (3) ;
  • a torto considerato come causa di un ulteriore diminuzione dei rapporti sociali (4) ;
  • esistono anche esperienze di teledidattica che (5) ;
  • in qualche misura, inizia a dare positivi risultati relativamente al rapporto tra docente e studenti (6) .
  • Attualmente il docente che opera nel campo della teledidattica è occupato ad elaborare un nuovo metodo didattico (7) ;
  • tuttavia, in futuro, la diffusione di queste nuove tecnologie renderà sempre più familiare l'uso di questi nuovi strumenti (8) .




  • INTERVISTA:

    Domanda 1
    Oggi qualsiasi edificio, dal più semplice al più complesso, viene costruito prima nella virtualità e poi realizzato materialmente. Professor Ronchi ci può spiegare come funziona la progettazione digitale e come si può applicare a progetti avveniristici come il suo "Stoccarda 21"?

    Risposta
    Vi posso spiegare molto sinteticamente come funzionano queste applicazioni, considerando che sono relativamente recenti. Sono state introdotte nella fase progettuale nell'ultimo decennio e, in particolare, si è assistito a un percorso che va dalla semplice comunicazione del progetto, quindi su un progetto già definito con la riga, la penna e la matita, per giungere alla fase attuale, in questo periodo di maggiore interazione con lo strumento digitale, ossia di generazione delle forme stesse utilizzando strumenti di realtà virtuale piuttosto che strumenti di computer grafico. Quindi non si tratta più di una verifica, ma è uno strumento interattivo che ci consente di progettare in tempo reale i nostri manufatti, le nostre opere.

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    Domanda 2
    Professore, Lei ha ideato anche il sito di architettura su Internet. Crede quindi nel futuro dell'incontro fra telematica e realtà virtuale?

    Risposta
    Indubbiamente. Si vede abbastanza chiaramente delineata una convergenza fra varie tecnologie, come la computer grafica, la multimedialità, la trasmissione dati, ovvero tutto ciò che è telematica ed altre tecnologie che, generalizzando il concetto, conducono verso un nuovo assetto delle tecnologie digitali. Indubbiamente Internet, al momento, si presta allo sviluppo di progetti molto interessanti, consentendo una diffusione capillare di informazioni sempre aggiornate.

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    Domanda 3
    Professore, ci può descrivere uno scenario futuro che può nascere o come realtà progettuale o come realtà didattica oppure realtà spettacolare, grazie alla fusione degli elementi che Lei citava prima, ovvero Internet, le nuove tecnologie digitali, la virtualità, la nostra cultura millenaria?

    Risposta
    Pensiamo a qualcosa che possa migliorare la qualità della nostra vita, del nostro lavoro. Questo qualcosa potrebbe realizzarsi nel sogno del telelavoro, vale a dire la possibilità di lavorare a distanza, smaterializzando il posto di lavoro fisico e permettendo di lavorare là dove ci fa più comodo: la nostra abitazione o un luogo piacevole. In futuro possiamo immaginarci questa piccola, grande rivoluzione che ci permette di ridefinire e gestire tutta una sorta di impegni, per esempio evitando di spostarsi nella propria città o tra una città e l'altra. Tuttavia questo non significherà penalizzare le relazioni umane.

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    Domanda 4
    In realtà molti affermano che lavorare a casa o comunque separati dagli altri, causerà un ulteriore diminuzione dei rapporti sociali.

    Risposta
    Può darsi. Sinceramente credo che forse le cose potrebbero prendere un'altra piega. Potremmo vederci con gli altri per cose più piacevoli, demandando invece alla comodità dello strumento informatico tutti gli incontri inessenziali, vale a dire ciò che oggi ci appare come un peso, come gli spostamenti o le riunioni forzate; la soluzione si trova nell'uso degli strumenti telematici.

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    Domanda 5
    Usate le nuove tecnologie informatiche anche nell'insegnamento. Ci può raccontare la Sua esperienza in materia?

    Risposta
    Da pochi mesi a questa parte, stiamo applicando l'uso di trasmissione dati a distanza ed interazione a distanza a fini didattici, oltre che lavorativi in linea generale. Gli strumenti per il momento ci stanno dando grandi soddisfazioni in quanto abbiamo la possibilità di allacciare un filo diretto con gli studenti che hanno dimostrato di gradire molto, sia la possibilità di accedere direttamente alle informazioni che abbiamo messo a loro disposizione, sia la possibilità di interagire con le applicazioni "soft" che sono state appositamente sviluppate. Gli studenti vengono sicuramente individuati attraverso il loro codice "IP": nel caso di studenti indisciplinati verrà applicata una "capability" minore sul sistema informativo, cioè l'annullamento del diritto di scrittura.

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    Domanda 6
    Pensa che queste nuove tecnologie favoriranno gli studenti particolarmente timidi, quelli che hanno difficoltà ad avere l'impatto con la struttura studentesca?

    Risposta
    Probabilmente sì, anche se comunque non sarà mai eliminato del tutto il rapporto interpersonale tra docente ed allievo, ma sicuramente si potrà allargare la banda di comunicazione tra il docente e l'allievo, estendendola a strumenti di telecomunicazione, a strumenti telematici; questi, indubbiamente, favoriranno lo studente timido, quello che magari ha qualche reticenza nel fare la domanda in più al docente, nell'inseguirlo per farsi dare qualche spiegazione, qualche ulteriore informazione. Con lo strumento telematico ci si connette in modo anonimo, quindi si interroga il sistema senza nessun tipo di problema.

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    Domanda 7
    Il docente telematico lavora di più o di meno, meglio o peggio del docente tradizionale?

    Risposta
    Credo che il docente telematico oggi lavori di più, perché deve far fronte alla necessità evidente di sperimentare ed inventare un nuovo metodo di insegnamento, dovendo forzatamente ripensare, a ristrutturare tutta la propria preparazione didattica per inserirla in questo nuovo contenitore rappresentato dalla telematica.

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    Domanda 8
    Pensa che sia davvero possibile, oltre ad una riconversione tecnologica delle nostre strutture scolastiche, anche un aggiornamento riconversione professionale del corpo insegnante in termini di preparazione tecnica e, in un certo senso, mentale nei confronti dei nuovi mezzi?

    Risposta
    Sì, sarà sicuramente possibile. Qualcuno asserisce che lo strumento cambia la comunicazione stessa, e questo è in parte vero. Ma credo che nel prossimo futuro l'uso di Internet sia assimilabile all'uso di un audiovisivo. Quindi penso che entrerà nell'uso comune e, dunque, le prossime generazioni di docenti non vedranno forse altra forma di comunicazione se non quella che passa attraverso un insegnamento basato sul digitale, sull'immagine virtuale.

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