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    Giorgio Prister

    Nizza, Sophia Antipolis-France Telecom Agora 9 settembre 1997
    Cittadini e servizi pubblici elettronici
  • La IBM ha realizzato uno studio, sulla base di interviste a cittadini italiani, tedeschi, francesi e inglesi, a proposito della generale disposizione ad utilizzare la tecnologia informatica per velocizzare una serie di servizi pubblici. Gli italiani sono risultati i più disponibili rispetto al cambiamento (1) .
  • Forse la ragione di questa buona disposizione italiana dipende solo dall'esasperazione alla quale i cittadini sono giunti rispetto ai problemi dell'amministrazione pubblica italiana. L'auspicio è che servizi elettronici pubblici, in genere, diventino d'uso comune come è ormai il Bancomat (2) .
  • Nel resto d'Europa l'attenzione è risultata minore che non in Italia (3) .
  • Prister spiega quali sono gli utilizzi possibili di una carta intelligente. Il problema della privacy è strettamente legato a tutta questa serie di servizi (4) .
  • Prister presenta il progetto che nella città di Valencia ha permesso di potenziare, grazie all'uso dell'informatica, i servizi di pubblica amministrazione; si tratta di un tipo di progetto che permette di dar vita a delle vere e proprie comunità in rete (5) .
  • Anche in Italia si potrebbero realizzare progetti dello stesso tipo ma prima è necessario coinvolgere ed informare di più i cittadini (6) .
  • Quello che si potrà fare in futuro va dalla richiesta diretta di certificati al pagamento delle tasse sul reddito, il tutto da casa propria (7) .
  • Anche in Italia è stata introdotta la validità della firma elettronica che presto dovrebbe diventare il modo più semplice e veloce per snellire il lavoro degli uffici pubblici (8) .




  • INTERVISTA:

    Domanda 1
    L'IBM ha svolto di recente una ricerca sulle smart city in Europa. Potrebbe illustrarci di cosa si tratta?

    Risposta
    E' stata una ricerca molto interessante, perché abbiamo cercato di capire il punto di vista del cittadino sul termine di utilizzo della tecnologia, se il cittadino fosse disponibile ad utilizzare la tecnologia informatica delle telecomunicazioni per avere dei servizi più efficaci. E quindi abbiamo svolto un'inchiesta in Italia, in Germania, in Francia e in Inghilterra considerando un migliaio di cittadini per ogni paese. Le risposte sono state molto sorprendenti. L'Italia si è dimostrata la nazione più disponibile. I cittadini italiani sono i più disponibili ad utilizzare la tecnologia informatica per avere questi servizi, perché per via informatica si intende utilizzare i chioschi, utilizzare Internet, ed anche il telefono con la sua tastierina per avere delle risposte automatiche.

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    Domanda 2
    Forse il cittadino italiano è stufo più di altri delle lentezze della burocrazia?

    Risposta
    Credo che, effettivamente, il cittadino italiano non è contento della burocrazia e quindi spera che l'informatica lo possa aiutare a compiere questo salto. Il cittadino italiano, comunque, ha risposto più positivamente nell'utilizzo delle carte intelligenti, poiché comprende che con esse può accedere a servizi di varia natura: quelli della sanità, quelli della pubblica amministrazione, ma anche ai servizi di borsellino elettronico. E' evidente che in Italia i cittadini sono pronti, se gli si forniscono questi servizi, ad utilizzarli.

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    Domanda 3
    E nel resto d'Europa che differenti atteggiamenti ha notato?

    Risposta
    Gli atteggiamenti sono differenti a seconda del paese. I tedeschi, ad esempio, sembrano abbastanza indifferenti; non sono contrari, ma, tutto sommato, ritengono di avere già un servizio più o meno adeguato e quindi non sentono particolarmente il bisogno di questo salto tecnologico. Analogamente i francesi. Gli inglesi sono un poco più aggressivi e positivi. Contrariamente alle aspettative, gli italiani sembrano più pronti al salto tecnologico. Gli interrogati sono adulti al di sopra dei diciotto anni, sparsi ovunque nell'Italia.

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    Domanda 4
    Ma quando Lei parla di servizi, si riferisce a quelli più vicini al mercato consumer, legati alla telefonia cellulare, quindi servizi di comunicazione, o anche al multimedia?

    Risposta
    Questa ricerca è stata indirizzata particolarmente ai servizi della pubblica amministrazione, e quindi, come tale, la carta intelligente è intesa come una carta in cui il cittadino ha disponibile su un microchip le informazioni che riguardano la sua salute, le prenotazioni per avere una visita medica, piuttosto che la capacità di essere identificato online. Ovviamente, ci sono anche degli utilizzi di natura più commerciale: si può essere nel borsellino elettronico, e il cittadino, con questa carta può fare degli acquisti, pagare i parcheggi, pagare l'autobus e così via. Queste carte intelligenti possono svolgere tantissimi altri servizi. L'obiettivo consiste nel mettere tali servizi tutti insieme, creando una comunità di enti privati e di enti pubblici, che, insieme, danno valorizzano questa carta intelligente. La preoccupazione per la privacy, inoltre, è più forte in altri paesi. In Italia si è più disponibili anche da questo versante. Ovviamente la gente chiede garanzie su questo punto, vuole essere sicura; tuttavia, questa preoccupazione non è stata ritenuta un rischio che possa escludere l'utilizzo di queste tecnologie.

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    Domanda 5
    A Valencia si sta' progettando di costruire una città intelligente.

    Risposta
    In realtà, di solito, per progetti si intendono progetti-pilota, abbastanza settoriali e finalizzati a scopi specifici. Valencia, invece, è un progetto di altissimo respiro. E' nato con la creazione, da parte dell'amministrazione pubblica della Regione, di un piano per lo sviluppo della regione stessa attraverso l'utilizzazione delle nuove tecnologie. A fronte di questa visione che si è data l'amministrazione, è stata operata una strategia di realizzazione, sono state definite delle priorità. E' stato deciso, in una piccola città-campione vicino a Valencia, di 32.000 abitanti, di dare a casa della gente dei personal computer. Queste persone hanno acquistato, con grandi facilitazioni e a prezzi molto bassi, un migliaio di personal computer; sono moltissimi, considerando che ogni famiglia, mediamente, è composta di quattro persone, quindi è una popolazione molto ampia. Ora i cittadini stanno lavorando con i personal computer e accedono ad una serie di servizi che l'amministrazione locale ha reso disponibili, insieme ad altri enti pubblici e privati. E' stato realizzato anche un piano di addestramento di queste persone, quindi i ragazzi a scuola hanno delle lezioni su come accedere via Internet per questi servizi; ci sono anche dei luoghi pubblici in cui le persone possono sedersi e imparare ad utilizzare questi strumenti. Inoltre in questo progetto si è realizzata una joint venture tra pubblico e privato, per la quale è stato creato un consenso molto ampio nell'utilizzo di queste tecnologie e di questi mezzi di accesso per consentire ai cittadini di diventare una comunità, una vera e propria comunità che scambia servizi, ma anche beni.

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    Domanda 6
    Nessun sindaco italiano ha inoltrato una richiesta del genere?

    Risposta
    In Italia, ci sono sindaci che hanno una visione estremamente avanzata rispetto alle nuove tecnologie. Quello che in Italia ancora manca è tradurre in realtà delle aspirazioni! E' necessario che i cittadini abbiano una percezione forte del nuovo, e che la città si sta attrezzando per il futuro. Molte città hanno definito un piano di realizzazione, lo stanno attuando. Nella ricerca è stato evidenziato, in questo senso, che i cittadini italiani non sono a conoscenza dei progetti delle pubbliche autorità. Viceversa, in Spagna si è potuto realizzare il progetto grazie ad una fortissima comunicazione con il pubblico, coinvolgendo i cittadini. Sicuramente, in Italia, molte città si stanno attrezzando e penso che nel prossimo futuro passeremo dalla fase pilota alla fase veramente operativa di questo piano di realizzazione.

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    Domanda 7
    Ma nei rapporti concreti con la pubblica amministrazione come ci può aiutare la tecnologia? Per esempio, per pagare più velocemente le tasse, o avere dei certificati, quali innovazioni sono introdotte?

    Risposta
    Molti progetti sono in corso di disegno in quest'area. Ci sono anche molti esempi che già funzionano: a Bologna, il cittadino può, con la carta di credito, pagare tasse locali, multe, e così via. Il passo successivo consiste nel facilitare il cittadino nella dichiarazione annuale delle tasse, utilizzando dei mezzi elettronici anche per pagare. Nello Stato di Washington, Stati Uniti, questa è già una realtà che sta funzionando.

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    Domanda 8
    Si è introdotta anche in Italia la firma elettronica e la validità dei documenti in formato elettronico?

    Risposta
    La pubblica amministrazione sta cambiando molto rapidamente. Adesso esistono delle regole che consentono di poter certificare che un documento digitale sia autentico, pur essendo digitale, non su carta, e di poter avere delle firme elettroniche che siano definite autentiche, e come tali, non necessitano più che la persona si sposti, fisicamente, per apporre la sua firma. Tutte queste cose sono ormai possibili, la legislazione italiana le ha recepite; il prossimo periodo sarà quello della realizzazione, che ovviamente sarà lungo, perché richiede di cambiare completamente tutti i processi della pubblica amministrazione, ma che consentirà di avere, da parte del cittadino, dei servizi estremamente più efficaci, e da parte della pubblica amministrazione di risparmiare tantissimo.

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