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    Stefano Passigli

    Roma, 11-01-1999
    Governo: un rinnovato impegno sulle nuove tecnologie per far crescere l'Italia

    La Presidenza del Consiglio non ha come compito istituzionale quello di produrre nuova tecnologia ma ha quello di sfruttare al meglio le risorse esistenti. (1)
    L'obiettivo è quello di avere un PC per ogni studente delle medie superiori e per ogni studente universitario. (2)
    Questo significherebbe che sono connesse, attraverso i singoli studenti, le famiglie e quindi che si moltiplicherebbero le occasioni di rapporti con il sistema bancario. (3)
    La nuova economia comporterà una variazione molto forte nella struttura del commercio. (4)
    Questa rivoluzione economica porterà come conseguenza anche il bisogno di ridefinire i rapporti di lavoro, con forme diverse rispetto alle tipologie del passato. (5)
    La situazione dell'informatizzazione a livello di Pubblica Amministrazione centrale e locale non è omogenea. (6)
    Il fenomeno dell'E-Commerce sarà la caratteristica principale del commercio del futuro. (7)
    Non ci saranno delle agevolazioni per chi intende aprire un'attività commerciale sul Web. (8)
    Bisogna pensare per Internet ad una struttura tariffaria che faciliti la telefonata lunga piuttosto che facilitare l'accesso breve. (9)
    Per le nuove tecnologie ci sono nella finanziaria circa 1300 miliardi. (10)
    Il governo ha creato una struttura che è il Forum per la Società dell'Informazione per progettare la società dell'informazione nel nostro paese. (11)


    INTERVISTA:

    Domanda 1
    Quali esigenze hanno portato il governo a istituire l'incarico a Lei affidato?

    Risposta
    L'incarico di governo nasce dal riconoscimento che la sfida di un paese moderno, a livello di sviluppo industriale, si basa non tanto su una competitivita' di costo quanto di prodotto. Di qui la necessita' di auementare il contenuto tecnologico dei nostri prodotti per concorrere sul piano della qualita'. Naturalmente la Presidenza del Consiglio non ha come compito istituzionale quello di produrre nuova tecnologia, questo lo fanno le universita' e le industrie. Il compito della Presidenza del Consiglio e' quello di sfruttare al meglio le risorse esistenti coordinando l'attivita' della Pubblica Amministrazione e dei Ministeri che operano in questo settore e ovviamente coordinare l'impegno pubblico con quello degli operatori privati.

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    Domanda 2
    Quali saranno le prossime tappe che Lei prevede per diffondere l'alfabetizzazione informatica nel nostro Paese?

    Risposta
    Bisogna fare crescere innanzitutto il numero di coloro che si connettono con la rete. Questo richiede sostanzialmente una maggiore diffusione dei Personal Computer e di accessi alla rete. Cio' implica anche una certa conoscenza della modalita' operativa e, quindi, una più ampia formazione sulla cultura di Internet. Uno dei nostri obierttivi sarà la diffusione dei Pc tra la popolazione scolastica, probabilmente attraverso una convenzione con il sistema bancario che riduca notevolmente il costo di acquisto di questi PC e che lo diluisca nel tempo. Cio' potrebbe avvenire anche attraverso un invito al Ministro Visco a considerare la possibilita' di equiparare i PC ad altre spese deducibili, ad esempio alle tasse scolastiche. Un combinato approccio di prezzi ridotti, con l'intervento del sistema bancario, una rateizzazione nel tempo e una defiscalizzazione almeno parziale che potrebbero portare ad assolvere all'obiettivo di avere un PC per ogni studente delle medie superiori e per ogni studente universitario.

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    Domanda 3
    Quali sono gli obiettivi concreti, anche in termini quantitativi, che questo progetto di diffusione delle nuove tecnologie intende raggiungere?

    Risposta
    L'obiettivo che dobbiamo porci e', non solo il PC in ogni classe ma soprattutto, a livello di scuola media superiore, consentire che ogni studente abbia il suo PC a casa. Questo significherebbe che sono connesse, attraverso i singoli studenti, le famiglie e quindi che si moltiplicherebbero le occasioni di rapporti con il sistema bancario da domicilio con ricadute e nuovi impulsi per il commercio elettronico che e' uno degli altri aspetti che le nuove tecnologie possono accelerare e produrre.

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    Domanda 4
    Quanto inciderà lo sviluppo del commercio elettronico sugli equilibri che verranno a stabilirsi tra i vari settori dell'economia nazionale?

    Risposta
    La nuova economia (la Internet Economy) significhera' una profonda modifica dei rapporti tra i vari settori. Esistono dei settori che non saranno toccati da Internet e dal commercio elettronico, ad esempio dove i prodotti sono troppo poveri per viaggiare. Oggi, e' vero che attraverso il commercio elettronico dalla cima di una montagna si puo' ordinare un prodotto in un altro continente, ma il problema è la consegna di questo prodotto. E' chiaro che alcuni prodotti non si prestano a 'commercio elettronico,  perche' non possono viaggiare a costi bassi. Altri prodotti invece verranno venduti principalmente attraverso il canale telematico; ciò comporterà una variazione molto forte nella struttura del commercio. In taluni campi rimarra' la filiera tradizionale produttore-grossista-dettagliante-consumatore, in altri invece si arrivera' ad un rapporto diretto produttore-consumatore con un abbattimento dei costi e conseguente riallocazione anche dei posti di lavoro. L'esperienza degli USA ci insegna che tutto questo crea nuovi prodotti, nuovi servizi, nuovi posti di lavoro e che anzi nel caso degli USA lo sviluppo economico basato su Internet ha piu' che soppiantato la perdita di posti di lavoro nei settori tradizionali.

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    Domanda 5
    La rivoluzione economica che si annuncia con la sempre maggiore diffusione di Internet porterà delle modifiche significative rispetto al tradizionale concetto di lavoro?

    Risposta
    Questa rivoluzione economica portera' come conseguenza necessariamente anche il bisogno di ridefinire i rapporti di lavoro, con forme diverse rispetto alle tipologie del passato. Quindi, piu' lavoro flessibile, piu' lavoro a termine e a tempo parziale. Definizione di una serie di contratti e di rapporti di lavoro atipici rispetto alla vecchia economia industriale classica e che invece andranno a costituire i rapporti tipici della nuova economia. Ciò porterà grandi vantaggi a due segmenti della popolazione fino ad adesso molto penalizzati sul mercato del lavoro: le donne, che naturalmente potranno lavorare a domicilio piu' di quanto non facciano oggi, e i disabili che potranno ricevere dallo sviluppo delle nuove tecnologie grandi opportunita' di lavoro e di inserimento nel mondo produttivo.

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    Domanda 6
    Qual è la situazione attuale dell'informatizzazione a livello di Pubblica Amministrazione centrale e locale?

    Risposta
    La situazione e' a macchia di leopardo. Esistono delle isole molto avanzate nella Pubblica Amministrazione sia a livello locale che nazionale. Esistono reti locali efficienti come, alcune regioni e comuni che si sono dotati di reti che uniscono i vari uffici e le varie branche dell'amministrazione. Esistono, invece, situazioni di assoluta tradizionalita' e di non applicazione di nuova tecnologia. A livello nazionale ugualmente esistono delle isole di grande efficienza ed avanguardia. Basti pensare al fisco telematico e all'INPS che hanno un sistema informativo  adeguato ai loro compiti. Esistono, invece, settori della Pubblica Amministrazione, invece, dove si fa fatica ad introdurre nuove procedure e nuove tecnologie. In questo senso il ruolo dell'AIPA (Agenzia per l'Informatizzazione delle Pubbliche Amministrazioni) e' assolutamente vitale. In particolare la rete unificata della P.A., la cosidetta RUPA, che unisce i vari uffici in maniera adeguata, anche se un po' lenta rispetto ad altre situazioni.

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    Domanda 7
    La diffusione dei mercati telematici cambierà anche il rapporto tra produttore e consumatore?

    Risposta
    Le trasformazioni del commercio saranno sicuramente molto estese. Fino a pochi anni fa il dibattito era imperniato sul problema delle licenze (se abolire o meno le licenze amministrative, se innovare il sistema delle licenze amministrative, ecc), mentre oggi il dibattito e' tutto spostato sui cambiamenti che verranno dal mercato elettronico/telematico e quindi il rapporto diretto produttore-consumatore. Un grande cambiamento di clima, alla vigilia di un'importante rivoluzione. Negli USA ci sono previsioni di spostamento dai canali tradizionali del commercio all'E-Commerce molto favorevoli. Cio' avverra' anche da noi, sebbene con differenze tra tipi di prodotto o dei settori merceologici. Il problema sara' sostanzialmente quello della distribuzione fisica dei prodotti che vengono venduti attraverso l'E-Commerce. Ma credo che sicuramente vi saranno cambiamenti molto profondi anche nel nostro paese e che il fenomeno dell'E-Commerce sara' la caratteristica principale del commercio del futuro.

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    Domanda 8
    Ci saranno delle agevolazioni per chi intende aprire un'attività commerciale sul Web?

    Risposta
    Favorire il commercio elettronico con aliquote inferiori a quelle riservate al commercio tradizionale creerebbe problemi di costituzionalita'. Sarebbe estremamente dannoso per il commercio tradizionale e rischierebbe di creare una situazione di ingiusto vantaggio per il nuovo canale.

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    Domanda 9
    Gli attuali costi telefonici elevati per collegarsi ad Internet continueranno a costituire un ostacolo per la diffusione della Rete in Italia?

    Risposta
    Si deve porre il problema all'Autorita' Garante distinguendo tra l'utilizzo prolungato di Internet a fini di studio, ricerca, intrattenimento e di accesso facile a fonti di informazione, e un utilizzo invece limitato al commercio e quindi con accessi plurimi ma veloci. Quindi bisogna pensare per Internet ad una struttura tariffaria che faciliti la telefonata lunga piuttosto che facilitare l'accesso breve. Ricordo pero' che in altri Paesi, come nel caso degli Usa, non esiste l'accesso gratuito ad Internet; l'utilizzo delle linee telefoniche costa meno in termini di tempo, tuttavia si paga un fisso di abbonamento per l'accesso.

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    Domanda 10
    In che misura si prevedono stanziamenti del governo nell'ambito delle nuove tecnologie?

    Risposta
    Per le nuove tecnologie ci sono nella finanziaria circa 1300 miliardi divisi pero' in piu' ministeri. Quindi il compito della Presidenza del Consiglio e' quello di armonizzare le possibilita' di spese dei vari ministri e di far sì che si creino delle sinergie e forme di coordinamento nell'azione pubblica in modo che questi denari siano spesi al meglio.

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    Domanda 11
    Qual è stato finora lo sforzo più concreto da parte del governo per far nascere in Italia una vera società dell'informazione?

    Risposta
    Il governo ha creato una struttura che e' il Forum per la Societa' dell'Informazione con compiti di messa a punto - in un dialogo continuo con l'universita', con gli utilizzatori e con la grande impresa - per progettare insieme la società dell'informazione nel nostro paese. Questo piano e' gia' pronto, dovro' soltanto rivederlo e fare una proposta finale al comitato interministeriale che lo deve approvare, in seguito il piano sara' reso pubblico e costituirà la guida degli interventi pubblici e anche la mappa per orientare il comportamento degli operatori privati. Un progetto in fieri perche' le tecnologie avanzano continuamente e ogni giorno scopriamo nuove possibilita' di utilizzo. E' un settore, questo dell'innovazione tecnologica, che vede delle grandi novita' rispetto alle modalita' tradizionali di innovazione. In passato le innovazioni tecnologiche venivano dalla ricerca di base delle universita' o effettuate dai grandi gruppi industriali. Oggi molti aspetti innovativi nascono dall'attivita' di pochi singoli raggruppati in piccole aziende in aree in cui ci si e' specializzati nella ricerca e applicazione di nuove tecnologie. torna a inizio pagina