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    David Kolb

    Intervista

    Anche il Talmud era un ipertesto Roma, 27 ottobre 1997

    Biografia

    Nato alla periferia di New York, David Kolb ( dkolb@bates.edu ) ha ottenuto un PhD in Filosofia presso la Yale University.

    Attualmente è professore di filosofia al dipartimento di filosofia e religione del Bates College (Maine, USA).

    Precedentemente ha insegnato presso la Fordham University, la University of Chicago, la Nanzan University in Giappone.

    Ha lavorato presso un servizio di pianificazione urbana a Baltimora, ma la maggior parte delle sua attività sono insegnare e scrivere filosofia. Una delle sue opere più conosciute è 'Socrates in the Labyrinth', una collana di saggi ipertestuali, che è una esplorazione delle relazioni tra ipertesto, pensiero, argomento. Kolb dimostra come l'ipertesto non sia solo una grande enciclopedia che lascia il modo di ragionare immutato.

    Ha anche curato una collana di studi su Hegel ed alcuni saggi sulla storia della filosofia, sul postmodernismo in architettura, e sulla filosofia e la scrittura non lineare.



    Bibliografia

    Tra i suoi principali lavori: 

  • The Critique of Pure Modernity: Hegel, Heidegger, and After, University of Chicago Press (dove paragona Hegel e Heidegger e le loro concezioni su la modernità).
  • Postmodern Sophistications: Philosophy, Architecture, and Tradition, University of Chicago Press (riflessione sul ruolo della tradizione in filosofia e l'architettura)
  •  Ha pubblicato anche numerosi articoli. Ricordiamo:

  • "On the Objective and Subjective Grounding of Knowledge," translation, with introduction and notes, of an essay by the Neo-Kantian Paul Natorp, in the Journal of the British Society for Phenomenology, 1981, 245-261.
  • "Language and Metalanguage in Aquinas," in the Journal of Religion, 1981, 428-432.
  • "Socrates and Stories," in Spring, 1981, 177-184.
  • "Sellars on the Measure of All Things," in Philosophical Studies, 1979, 381-400.
  • "Ontological Priorities: A Critique of the Announced Goals of Descriptive Metaphysics," in Metaphilosophy, 1975, 238-258.
  • "Time and the Timeless in Greek Thought," in Philosophy East-West, 1974, 137-143.