Torna alla biblioteca

id=163
    Roger Guillemin

    Intervista

    Dal Nobel in medicina alla pittura multimediale Milano 12/11/1998

    Biografia

    Roger Guillemin padre della neuroendocrinologia, scienziato umanista di fama mondiale, premio Nobel nel 1977 (insieme a Rosalyn S. Yalow e Andrew V. Schally) per gli studi sul controllo ormonale dell'ipofisi, è oggi riconosciuto anche come artista di successo.
    Nato a Digione, in Francia, l'11 gennaio 1924 si laurea in medicina nel 1949 a Lione dove lavora, per circa due anni, presso il laboratorio di anatomia generale.

    Conosce, sempre a Lione, Hans Selye, studioso dello stress e lo segue a Montreal, in Canada. Dopo aver discusso la sua tesi di laurea, a Lione, torna in America, dove coltiva anche una forte passione per la storia della medicina. Nel 1953 ottiene il Ph. D. in fisiologia e lascia il laboratorio di Selye per il Baylor University College of Medicine di Houston, dove insegnerà fisiologia fino al 1970. Nel 1963 acquisisce la cittadinanza americana. Nel 1957 inizia intanto la collaborazione con Andrew V. Schally al Baylor. Nel 1960 ritorna per un breve periodo in Francia per ricoprire la carica di vice direttore del Laboratorio di Endocrinologia sperimentale del Collège de France ma, non soddisfatto dell'andamento della ricerca, torna in America tre anni più tardi.

    Nel 1969, insieme ai suoi collaboratori, isola nel laboratorio di Baylor la molecola che controlla il funzionamento della tiroide, il TRF, risultato che lui stesso definisce "l'evento fondamentale per la nascita della neuroendocrinologia moderna, la pietra miliare che ha separato la confusione e un alto grado di incertezza dalla vera conoscenza. [...] Si chiude così l'era della neuroendocrinologia pionieristica e comincia quella del susseguirsi dei risultati di una nuova scienza in espansione". Nel 1970, insieme al suo staff, accoglie la proposta di Jonas Salk, scopritore del vaccino antipolio, di trasferirsi presso i nuovi Laboratori di Neuroendocrinologia creati per loro dal Salk Institute for Biological Studies a La Jolla, presso San Diego. Nel 1982, dopo il premio Nobel (1977), Guillemin e i suoi collaboratori identificano una categoria di nuove molecole chiamate FGF (Fibroblast Growth Factors, fattori di crescita dei fibroblasti), la scoperta si rivela preziosa sia per la cura di alcune malattie dell'occhio che per la cecità diabetica. Nel 1989 si ritira ufficialmente dalla direzione del suo laboratorio, anche se rimane impegnato in qualità di Distinguished Professor al Salk Institute.


    Collezionista da sempre di oggetti d'arte, soprattutto quadri, vasellame e strumenti musicali, il noto scienziato, abbandonata ormai da tempo la ricerca medica, inventa un nuovo stile pittorico: "l’espressionismo astratto" e grazie ad un diverso utilizzo del computer, strumento dalle grandi potenzialità creative, come lui stesso lo definisce, crea i suoi paesaggi "informatici" oggi esposti nelle più note gallerie sia americane che europee. Il computer, da lui già conosciuto ed utilizzato per la ricerca medica, diventa ora anche un "nuovo sistema di produrre e percepire biografie/immagini [...], di modificare e dilatare la definizione stessa di arte [...], di realizzare una gamma di effetti quasi illimitata".