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    Gianpiero Gamaleri

    Roma, 21/01/1999
    McLuhan, un umanista nel villaggio globale
  • Gamaleri spiega in cosa consiste il metodo di comunicazione usato da McLuhan che fece di lui, negli anni ’60, un anticipatore delle moderne modalità di comunicazione legate alle tecnologie più avanzate come Internet. (1) .
  • Secondo l’intervistato l’uomo può scegliere che tipo di rapporto avere con la tecnologia. "E’ come essere in una rapida con una canoa - dice Gamaleri - non possiamo non correre insieme all’acqua ma possiamo scegliere di spostarci sulla riva destra, o sinistra, o sull’isolotto che sta al centro del fiume". (2) .
  • Ogni nuovo mezzo di comunicazione, per McLuhan, crea un nuovo ambiente che incorpora quelli precedenti. L’intervistato precisa che, secondo McLuhan, bisogna vivere appieno il cambiamento evitando di guardarsi continuamente indietro, in quest’ultimo caso sarebbe come guidare una macchina guardando nello specchietto retrovisore. (3) .
  • Gamaleri spiega la differenza fra mezzi di comunicazione "caldi" e mezzi di comunicazione "freddi". Secondo questa distinzione utilizzata da McLuhan Internet è un medium "freddo" in quanto non satura i nostri sensi, come il cinema ad esempio, ma richiede una fruizione, un intervento da parte di chi lo usa (4) .
  • L’informatica e in particolare Internet hanno la grande potenzialità di accelerare operazioni che prima richiedevano molto tempo. Se Internet fosse usato regolarmente consentirebbe di eliminare letteralmente le file negli uffici. Secondo Gamaleri se queste esistono ancora è per inerzia del sistema burocratico (5) .
  • L’intervistato spiega che McLuhan partiva dal presupposto che le risposte ai problemi circolano "liberamente" nell’aria e che si catturano solo formulando le domande nel modo giusto.
    Per questo la scuola immaginata da McLuhan era la scuola della "domanda". Domande ben strutturate servono a sistematizzare la massa informativa da cui siamo invasi (6) .
  • Secondo Gamaleri per rinnovare veramente la scuola è necessario che essa diventi un luogo aperto verso la società e, per questo, deve essere attrezzata con tutte le tecnologie necessarie per essere al passo con i tempi. McLuhan parlava dei media come estensioni fisiche dell’uomo. Secondo questa definizione Internet sarebbe un’estensione della mente umana (7) (8) .




  • INTERVISTA:

    Domanda 1
    McLuhan amava molto parlare con frasi brevi e incisive, capaci di suscitare un profondo interesse e coinvolgimento da parte dei suoi ascoltatori. Frasi a prima vista di immediata comprensibilità e invece molto complesse, alcune delle quali ancora non completamente chiarite. In cosa consiste questo metodo intellettuale?

    Risposta
    Le frasi di McLuhan sono un po’ come i geroglifici egiziani che si prestano sempre a diverse interpretazioni. Se dovessi definire il suo metodo direi che parte dal fatto che l’uomo contemporaneo dovrebbe avere la consapevolezza di vivere in una società in cui le risposte alle domande che si pone sono già "liberamente" diffuse nell’aria. Quindi, il metodo con cui interpretare questa società è un metodo basato sulla capacità di saper fare delle giuste domande per avere delle giuste risposte. E, a ben vedere, questo è proprio il metodo di Internet. Questo credo che sia quello che McLuhan ha scoperto fin dagli anni ’60 e che ha fatto di lui un anticipatore della interpretazione della nostra società contemporanea.

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    Domanda 2
    Il villaggio globale dovrebbe essere la forma che la nostra società sta prendendo sotto la spinta dei nuovi media. La civiltà della scrittura ha lasciato il suo posto a quella della stampa ed oggi quella della stampa ha fatto spazio alla civiltà elettrica della televisione e della rete Internet, eppure questa visione non dà forse troppa importanza alle tecnologie, non c'è il rischio di trascurare il modo in cui l'uomo usa queste tecniche?

    Risposta
    Credo che giustamente McLuhan abbia dato grande rilievo allo sviluppo tecnologico. D'altra parte, mi pare che sia evidente che questo sviluppo sia determinante. Non parleremmo di villaggio globale se non avessimo le reti che lo rendono possibile. Tuttavia, io credo che nell'impostazione di McLuhan vi sia una profonda radice umanistica. Il suo studio era rivolto alla ricerca delle possibilità che l'uomo ha di usare le tecnologie, realisticamente accettandone la profonda trasformazione, ma nello stesso tempo cercando di dominarle. L'immagine metaforica che ho cercato di rappresentare descrivendo questa situazione è quella della canoa. C'è una rapida, un fiume che scende rapidamente a valle, siamo dentro una canoa e non possiamo non correre insieme all'acqua però possiamo scegliere, cercare di scegliere di spostarci sulla riva destra, sulla riva sinistra oppure nell’isolotto che sta al centro del fiume. Questa è la libertà che rimane all’uomo d’oggi nel fiume tecnologico.

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    Domanda 3
    McLuhan riteneva che un medium crea un nuovo ambiente. Ci spiega meglio questa affermazione?

    Risposta
    McLuhan diceva che ogni medium crea un nuovo ambiente, vale a dire incorpora dentro di sé gli ambienti precedenti. L'esempio più semplice che faceva è che se noi, per esempio, in una stanza mettiamo una nuova tappezzeria e lasciamo libero un piccolo buco, ecco, il piccolo buco diventa il vecchio ambiente che viene praticamente avvolto dal primo e si trasforma. Quindi, il nuovo ambiente ingloba quello vecchio. Tutto sta a cercare di vedere il futuro attraverso la dinamica del nuovo ambiente e cercare di evitare, per usare sempre un'espressione di McLuhan, di vivere il vecchio ambiente, vale a dire di vivere la propria vita guardando, diceva lui, nello specchietto retrovisore. Come sarebbe possibile guidare un'autovettura se l’ autista guardasse all'indietro nello specchietto retrovisore invece di guardare in avanti?

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    Domanda 4
    La differenza fra media "caldi" e media "freddi" introdotta da McLuhan che validità acquista rispetto a Internet?

    Risposta
    La differenza tra media caldi e media freddi è una delle classiche differenze introdotte da McLuhan, una delle più discusse. E anche, dobbiamo dire, delle più contestate. Medium freddo, secondo McLuhan, era quel tipo di modello di comunicazione a bassa definizione, cioè un po' rarefatto e che, per sua natura, invita l'ascoltatore a introdursi dentro l'informazione in modo da poterla metabolizzare come propria. Per esempio un medium senz'altro freddo, sia pure nell'ambito di un mezzo caldo quale è la stampa, è stata la poesia, la poesia che ha tutte quelle rarefazioni, quelle allusioni, quelle ambiguità che obbligano proprio il lettore a entrarvi dentro. Medium freddo è anche la televisione, soprattutto quella televisione che invita in un certo modo a completare il circolo di coloro che vi sono presenti. Pensiamo per esempio al Talk Show, in cui noi siamo presenti come uno dei componenti del dibattito. Il mezzo caldo, invece, è il mezzo che satura i nostri sensi e che quindi accettiamo come altro da noi; non facilita un nostro apporto percettivo con esso, lo contempliamo ma non ne fruiamo, diciamo, attraverso il nostro sistema percettivo in profondità. Medium caldo è per esempio il cinema, medium caldo è la fotografia. È una distinzione ancora proficua per le nostre interpretazioni? Io penso di sì. Nella misura in cui ci fa capire, per esempio attraverso Internet, che questi nuovi mezzi obbligano, invitano il soggetto a interagire con essi attraverso il loro linguaggio. Attraverso per esempio le chat line, ecco, capiamo che il futuro implica evidentemente una presenza forte di mezzi partecipativi. Se l'uomo non è cosciente di questo, evidentemente perde l'occasione per essere parte di questa nuova agora elettronica che crea praticamente la democrazia di domani.

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    Domanda 5
    C’è una pubblicità della Ibm che dice: "Hai un sito Internet ?Allora perché stai facendo ancora la fila?". McLuhan parla della stampa come strumento legato alla sequenzialità che si rompe invece con i mezzi elettronici.

    Risposta
    Certo. I mezzi elettronici sono destinati a rompere le file, a eliminarle. Del resto, già noi stessi, ma soprattutto i nostri ragazzi si spazientiscono quando, di fronte allo stesso uso di Internet, si trovano a che fare con una linea un po’ appesantita, lenta, un computer che non è sollecito. Figuriamoci se dovessero fare le file!
    L'elettronica offre delle grandi possibilità. Pensiamo al commercio elettronico sempre più aiutato dalla possibilità di autenticare un documento online attraverso strumenti elettronici. Qualcuno dice che, per esempio, ci sarà una certa crisi di alcuni mestieri, come quello del notaio che, come sappiamo, è un mestiere che fino ad oggi è stato considerato molto appetibile. È una ristrutturazione globale, ma certamente le file oggi ci sono solo per l’inerzia di un sistema burocratico che sta scomparendo.

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    Domanda 6
    McLuhan sottolineava il fatto che la scuola continua a restare indietro. Che cosa dovrebbe fare una scuola per essere come la sognava lui?

    Risposta
    La scuola immaginata da McLuhan era la scuola della domanda, anzi è la scuola della domanda. Se si parte dal presupposto che nella società siano liberamente circolanti le risposte, evidentemente la scuola doveva e deve organizzare le domande in belle architetture concettuali e culturali, in modo tale da dare sistematicità a tutta questa massa informativa che ci invade.

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    Domanda 7
    La scuola attuale è avanzata o arretrata?

    Risposta
    Io credo che la scuola non sia né avanzata né arretrata. Nel senso che la scuola è un ambiente a macchia di leopardo in cui ci sono dei luoghi avanzatissimi e in cui la familiarità con le tecnologie è molto avanti, soprattutto in certi ambiti come possono essere quelli degli istituti tecnici, dove una spinta particolare all’utilizzo delle nuove tecnologie è data dalla materia che viene trattata. E poi ci sono altre scuole che sono ancora, non dico all’abbecedario, ma all'uso direi quasi esclusivo del libro, anche se il libro a sua volta è diventato un po’ ipertestuale. Per fare dei passi avanti occorre prendere sul serio l’ipotesi che la scuola debba essere sempre più il luogo aperto verso la società in modo da poter essere in consonanza con il sociale che è attorno ad essa.

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    Domanda 8
    McLuhan diceva che i media sono estensioni del corpo. In che modo è utilizzabile questa definizione per la rete Internet?

    Risposta
    Effettivamente McLuhan parlava dei media come estensioni dell'uomo, estensioni fisiche. Per esempio, il piede viene esteso attraverso la ruota, la ruota ulteriormente si estende attraverso il treno, poi diventa automobile, e, attraverso queste forme di estensione fisica, l'uomo si impadronisce praticamente del creato che è attorno a lui. Non ci sono solo le estensioni fisiche, ci sono anche le estensioni psicologiche, le estensioni percettive, ci sono dei media che entrano dentro di noi non perché vengono a contatto con la nostra pelle, ma perché si insinuano dentro quelle aperture che noi abbiamo, che sono gli occhi, le orecchie, l’olfatto, il gusto e il tatto. I cibi sono essi stessi estensioni di una nostra facoltà di degustare. Quindi, che cosa sono i media elettronici attuali? Sono dei media che penetrano dentro i canali della nostra percezione e arrivano più direttamente alla organizzazione della nostra conoscenza che risiede fondamentalmente nella mente. Internet è uno di questi mezzi, seppure molto diverso, perché è di tipo più passivo, anche se meno della televisione e prima ancora della radio e del cinema. La realtà virtuale che ci aspetta è quella che, creando una sinergia tutti questi mezzi, catturerà il nostro sistema percettivo penetrando dentro di noi attraverso diverse canalizzazioni, offrendoci una riproduzione della realtà. Questo apre il grande capitolo dell’etica della comunicazione. Occorre fare in modo che la realtà artificiale, non diventi un tradimento della realtà reale ma rappresenti una sua copia funzionale alla risoluzione di problemi e anche alla partecipazione a processi vitali in una chiave costruttiva.

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