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    John Gage

    Palo Alto - California, 16/12/1997
    Computer connessi per un'informatica dell'ubiquità
  • Un sistema operativo consiste nel controllo dell'immagazzinamento delle risorse di un computer (1) .
  • Gage sostiene che il monopolio del software da parte della Microsoft è assolutamente negativo: il software non ha che fare solo con il PC, ma è in tantissimi strumenti che fanno parte dell'uso comune delle persone (2) .
  • in questa prospettiva, si deve considerare la Microsoft come un'azienda che ha scritto il software per il PC e per particolari tipi di applicazioni (3) .
  • L'accusa di monopolio da parte della Microsoft nasce in grembo del governo degli Stati Uniti; per quanto riguarda la Sun, il conflitto con la Microsoft è nato per il modo scorretto in cui l'azienda ha usato Java (4) .
  • Il linguaggio software di Java è importante poiché può essere utilizzato su qualsiasi computer, ed in particolare esso è stato strutturato per funzionare sulla rete (5) .
  • La rete permette di collegare i computer tra loro permettendo lo scambio di informazioni tra le persone (6) .
  • E' molto importante offrire ai bambini l'opportunità di accedere alle tecnologie digitali (7) ,
  • e il Net Day Project è nato proprio dall'esigenza di offrire ai bambini, attraverso la scuola, la possibilità di accedere ai computer e a collegarsi in rete; attraverso la rete, infatti, è stato possibile coinvolgere i genitori dei ragazzi per realizzare il progetto (8) .
  • In seguito, la connessione è stata resa possibile grazie all'intervento delle autorità governative statunitensi (9) .
  • Il Net Day è un progetto che vuole portare la tecnologia di rete in tutte le scuole del mondo (10) ,
  • anche in quei paesi molto poveri che rischiano di rimanere esclusi dalle nuove opportunità che questo strumento può offrire (11) .
  • Il futuro del collegamento in rete è nella fusione della rete terrestre con quella satellitare (12) .
  • Internet è uno strumento importante per la scuola poiché non richiede una particolare formazione da parte dell'insegnante (13) .
  • il quale dovrebbe invece assolvere ad una funzione di guida nella scelta dei percorsi dell'alunno (14) .
  • Gage illustra il progetto Unicode al quale egli stesso lavora (15) (16) .
  • Oggi si può disporre di software per tradurre diverse lingue romanze in altre lingue (17) .
  • Internet è uno strumento che rende attivi nella ricezione delle informazioni, contrariamente alla televisione; inoltre, non costituisce un elemento negativo nella gestione delle relazioni sociali (18) .
  • Gage percorre, sinteticamente, la storia del microprocessore (19) ,
  • e spiega in che modo la IBM entrò in contatto con Bill Gates che diede loro il sistema operativo per i primi computer che andarono in produzione (20) .
  • Windows '95 è un programma che diventerà anch'esso, come gli altri, inadeguato ai repentini sviluppi dell'hardware (21) .




  • INTERVISTA:

    Domanda 1
    Immaginando di parlare ad un bambino: cos'è un sistema operativo e come mai è così importante?

    Risposta
    È molto difficile pensare di spiegare ad un bambino in cosa consiste un sistema operativo! I bambini non dovrebbero preoccuparsi di questo. Quello che i bambini vogliono fare è parlare con i loro amici, inventare cose, farle muovere, disegnare e creare mondi. Al di sotto di queste possibilità, molto al di sotto, ci sono pezzettini di software che controllano le risorse del computer; ecco che cos'è un sistema operativo: esso controlla i sistemi di immagazzinamento dati, i dischi, la rete o lo schermo o la tastiera o la scheda audio. Tutto quello che viene usato da un computer per permettere a un bambino di disegnare, parlare, fare musica, comunicare con gli amici - la parte che sta più in profondità, l'impianto idraulico - è il sistema operativo.

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    Domanda 2
    Lei crede che, in materia di software, il mercato dovrebbe essere dominato da una compagnia o da più compagnie in competizione tra loro?

    Risposta
    È un'idea orrenda, impensabile, quella di avere un solo centro di creatività. Per una semplice contingenza storica e per un breve periodo, una sola società ha messo del software su un tipo di computer; all'inizio c'era un contratto con la IBM, e poi tutti hanno copiato IBM perché il sistema era semplice. Il dominio di Microsoft su cento milioni di computer, dunque, non significa nulla in un mondo in cui ci sono un miliardo di computer; se si guarda, poi, alle smart card che entrano in ogni telefono, in ogni telefono cellulare, nelle automobili, si tengono nel portafogli, queste sono dei computer, ed ogni anno se ne producono centinaia di milioni: mezzo miliardo in questo nuovo anno. Se guardate all'interno del vostro orologio e nella vostra automobile e all'interno del vostro televisore e di ogni apparecchio che l'essere umano utilizza, questi sono cento volte di più rispetto a tutti i PC che esistono. Questo è il futuro: collegare e mettere in rete tutta la tecnologia intelligente che rende il mondo vivo.

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    Domanda 3
    Cosa pensa delle strategie di Microsoft?

    Risposta
    La Microsoft è una società che ha scritto il software per un particolare tipo di computer, ma, in realtà, ci sono migliaia di tipi di computer. Microsoft si è concentrata solo sul desktop non collegato in rete, mentre noi altri ci siamo concentrati su computer collegati in rete affinché le persone comunicassero e condividessero le risorse. Ora la Microsoft sta cercando di muoversi in quel mondo; questa scelta è positiva perché porta tutti quei piccoli computer isolati e solitari, che facevano programmi di calcolo, all'interno di una comunità in cui si condivide tutto. C'è un pericolo, però: quando tutti i computer sono in grado di comunicare, se i sistemi non sono sicuri, non ci si può fidare, non si possono usare per gli affari, per controllare gli aeroplani in volo, per gestire la rete elettrica. Non si userebbe mai un software della Microsoft in Borsa in cui un trilione di dollari, mille miliardi di dollari, vengono scambiati in un giorno. Non si può usare quel software debole per un apparecchio isolato in quell'ambiente. Ora, bit dopo bit, stiamo portando apparecchi potenti sul tavolo di tutti, e ciò significa che il nuovo software distrugge quello vecchio: Windows NT, Windows 95, UNIX, tutti questi sistemi operativi spariranno nei prossimi cinque-dieci anni, perché sono il prodotto di un pensiero che ha, ormai, vent'anni. Il nuovo mondo è il mondo dei computer collegati in rete, che distribuisce costantemente programmi. In tal modo, se qualcuno vuole qualche programma, gli arriverà da Tokyo o da New York o da Milano, verrà assemblato sul suo computer e farà quello che uno gli dice di fare. Questo è il nuovo mondo: è fondato sulla rete.

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    Domanda 4
    Qual è la sua opinione sulla divergenza tra la Sun e la Microsoft? Inoltre, può spiegarci le ragioni del processo contro la Microsoft?

    Risposta
    Il governo degli Stati Uniti ha stabilito che la Microsoft usava le sue enormi somme di denaro ed il suo potere di mercato per obbligare tutte le compagnie con cui faceva affari ad usare un prodotto che, magari, non volevano. Il tribunale ha stabilito che ciò era un fatto che si stava verificando e che la Microsoft, così facendo, diventava un'azienda criminale. Nell'obbligare tutte le società a fare quello che voleva, la Microsoft stava illegalmente usando il suo potere come monopolio; il governo degli Stati Uniti, a tale proposito, ha decretato che la Microsoft doveva interrompere quest'uso criminale del potere di monopolio. Noi, con la Microsoft, abbiamo solo avuto una discussione sul modo in cui usano Java; aveva promesso di includere in ogni prodotto che avesse messo in commercio una serie di oggetti che avrebbero permesso a un bambino di scrivere un programma e che il programma avrebbe trovato questi oggetti su parte del software Microsoft. E la Microsoft ne ha omessi due di proposito. A tale ragione, noi abbiamo voluto sciogliere il contratto, indicando che non potevano usare il nome 'Java' e il disegno della tazzina da caffè, che è il logo di Java. Questo è tutto: una discussione sulla loro veridicità nel momento in cui immettono qualcosa sul mercato. C'è anche una questione più profonda, che riguarda la costruzione di un mondo in cui chiunque possa scrivere un programma aspettandosi di poterlo far girare in qualunque computer del mondo; noi parliamo di "informatica dell'ubiquità": si dovrebbe poter scrivere un programma che possa funzionare su qualsiasi computer del mondo. Ciò cambierebbe radicalmente il mercato del software e permetterebbe alla creatività di tutto il mondo di entrare liberamente nel mercato mondiale: una persona brillante a Bangkok potrebbe creare un programma che vi cambia la vita! E lo potrebbe mettere in rete, e funzionare sul computer di chiunque, ed entrare nel mercato mondiale. Non si dovrebbe passare attraverso la Microsoft o la Sun o la IBM.

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    Domanda 5
    Può parlarci, in modo più approfondito, di Java: perché è così importante? E come nasce l'idea del nome "Java"?

    Risposta
    Come ho già detto, nel mondo ci sono centinaia di migliaia di tipi diversi di computer. Il computer che sta nel suo orologio è diverso dal computer che si trova nel telefono o nel telefono cellulare o nel carburatore della macchina, ognuno di essi è stato programmato in modo diverso. Java è stato progettato per funzionare su qualsiasi computer; si tratta, dunque, di un linguaggio il cui scopo primario è quello di essere in grado di girare su qualsiasi computer. In passato ci sono state idee simili a questa, e Java è solo un potenziamento di queste ultime, ed in particolare, questo linguaggio è stato attentamente strutturato per funzionare sulla rete. In futuro ci saranno centinaia di altri linguaggi di programmazione, ma per la prima volta, nella storia del mondo, un unico linguaggio di programmazione funziona su tutti i computer. In tal modo, un bambino potrà scrivere un programma e potrà girare su IBM, sul supercomputer CRAY, sul piccolo computer che lavora con Windows 3.1. Stiamo cambiando il modo di costruire computer, perché adesso, se si hanno reti veloci, non è necessario che i computer vengano assemblati tutti all'interno di una unica scatola. I pezzi possono essere distribuiti perché possono comunicare a velocità elevata: il disco rigido, quindi, può trovarsi da un'altra parte; qualcosa può essere collegato a un disco che sta a Pechino e usarlo come un disco locale. Le fibre ottiche stanno avviluppando il mondo: abbiamo una capacità di connessione per qualsiasi posto alla velocità della luce, e ciò significa che ogni apparecchio informatico sulla terra può essere convogliato in un solo grande computer. Per quanto riguarda il nome, all'inizio Java si chiamava "Green": era un linguaggio semplice e girava sui circuiti per televisori; Thompson, Philips, Sony e Mitsubishi potevano metterlo negli apparecchi televisivi. "Green" non era un buon nome, così abbiamo deciso di dargliene un altro. Qualcuno chiese a James Gosling, il creatore di Java: "Come si chiama il linguaggio?" Lui guardò fuori da una finestra, vide una quercia, e disse "Oak"! (quercia!). Circa un anno dopo scoprimmo che qualcun altro aveva già usato il nome "Oak". Ci siamo, quindi, detti che ci serviva un nuovo nome e siamo andati tutti a sederci in un bar. Alle pareti c'erano sacchi di caffè dal Brasile e da tutto il mondo, e "java" è un termine colloquiale per "caffè". A qualcuno venne l'idea di chiare il nuovo linguaggio software Java. Nessuno ha chiesto il permesso all'Indonesia: abbiamo dato un nome che era sinonimo di caffè.

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    Domanda 6
    Ci può offrire una semplice definizione di teoria informatica di rete e parlare della sua importanza in una prospettiva futura?

    Risposta
    I computer comunicano gli uni con gli altri; se si trovano all'interno di una piccola scatola, comunicano attraverso cavi che stanno sul retro della scatola, in maniera molto veloce. Il computer parla alla memoria ed estrapola informazioni, mentre diecimila volte più lentamente parla a un disco. Tutto vive all'interno di un'unica piccola scatola... Se si riesce a creare un collegamento veloce quanto i cavi all'interno - e le fibre ottiche sono in grado di offrire tale velocità- si può far funzionare il disco a diecimila miglia; si potrebbe stare a migliaia di chilometri lontano e avere solo un leggerissimo ritardo nel mandare informazioni a quel computer. Il computer di rete, dunque, parla a migliaia di altri computer attraverso una rete veloce; ciò significa che si può cominciare a smembrarlo e spargere i diversi pezzi in varie parti. Se si è molto bravi ad immagazzinare dati in un centro - supponiamo a Bari, dove ci sono dischi molto grandi ed ogni informazione è immagazzinata nel disco- Roma può usare Bari come sito locale, e la connessione in rete crea l'illusione che Bari stia a Roma; ciò crea anche l'illusione che Roma stia a Bari. Tutto quello che è disponibile a Roma può sembrare che si trovi a Bari: questa è la potenza della rete. In passato, quando c'erano solo le linee telefoniche che facevano passare poche migliaia di caratteri al secondo, non si potevano inviare immagini, non era abbastanza veloce. Con le fibre ottiche che vanno alla velocità di un milione di caratteri al secondo, tutt'a un tratto si ha la possibilità di far pervenire le informazioni istantaneamente ovunque ci si trovi. La RAI, per esempio, non trasmette in modo tradizionale: manda dei segnali al satellite e ne manda altri istantaneamente attraverso le fibre ottiche a Bologna, e a Bologna sembra di essere negli studi RAI di Roma: non si coglie una differenza di luogo di emissione delle informazioni. Ecco cos'è un computer di rete: esso collega le fonti di informazioni tra loro.

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    Domanda 7
    E' importante far utilizzare il computer ad un bambino?

    Risposta
    E' importante fare utilizzare i computer ai bambini, perché sono loro che creeranno le nuove idee, le nuove società e la nuova economia. La generazione che cresce nell'era dei computer si confronta con un linguaggio e un modo di percepire il mondo diverso dalle vecchie generazioni; il computer crea un genere di letteratura, per esempio, che non è accessibile a quanti di noi non vivono nel mondo della rete. Per chi ne fa uso, si tratta di una esperienza che genera una nuova costruzione letteraria: libri collegati tra loro, frasi collegate, pensieri collegati. L'intero sistema informatico diventa una biblioteca più complicata di quella che ha descritto Umberto Eco. In questa prospettiva, la questione più importante è quella di fornire una via d'accesso ai bambini, in modo che possano venire coinvolti in tutto questo. Ogni classe, in Italia, dovrebbe essere fornita di un accesso per ogni alunno. Gli strumenti per realizzare ciò, in passato, costavano duemila o tremila dollari: troppo. Questi prezzi sono scesi. Le macchine per i videogiochi, come Sega e Nintendo, sono computer di rete molto potenti: collegati in rete daranno accesso a tutte le biblioteche del mondo. Gli studenti dovrebbero usare questa nuova finestra per entrare nelle biblioteche di tutto il mondo, accesso reso disponibile da un computer collegato in rete. Quando il prezzo di questi computer arriverà a dieci dollari - cosa che avverrà: i telefoni cellulari negli Stati Uniti si vendono a cinque o dieci dollari- tutti potranno permettersi di avere a casa il computer. Una volta che si è stabilito il modo di collegare gli studenti tra loro, la domanda che ci porremo sarà: se abbiamo un nuovo strumento per produrre letteratura, chi crea le nuove opere letterarie? Chi scrive, chi legge, chi disegna, chi comunica?

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    Domanda 8
    A tale proposito, può spiegarci in cosa consiste il Net-Day-Project?

    Risposta
    Pensavamo fosse possibile collegare in rete tutte le scuole d'Italia, ma i governi, i ministeri, sono troppo lenti, e noi non vogliamo fare riunioni, ma agire, e sappiamo come fare: si mette un cavo numero 5, un cavo telefonico ad alta velocità - non costa nulla: trecento lire al metro -, oppure si utilizza il cavo ottico - costa mille e cinquecento lire al metro -; il cavo si può installare in un'aula. Ho pensato, dunque, di chiedere a tutti gli ingegneri nel mondo di andare nelle scuole dei loro figli e chiedere al preside della scuola dei propri figli un aiuto ad installare la rete all'interno della scuola stessa. Per realizzare questo - so che era un'idea folle, e pensavo che non si sarebbe realizzata- ho usato la rete; potevo pubblicare una pagina Web per ogni scuola a costo zero, prima in California, poi negli Stati Uniti: centoquarantamila pagine Web vivono dietro a quello schermo. Si va su un puntino qualsiasi e si arriva alla scuola, e dal colore del puntino si può vedere se la scuola è collegata in rete. Se il puntino è rosso, si è individuata una scuola che ha bisogno di aiuto e ci si può offrire come volontari. Io ho soltanto costruito pagine Web che permettessero ai tecnici, ai genitori, di offrirsi come volontari. Il mio primo giorno di lavoro al progetto, nel marzo del 1996, centomila californiani si sono offerti come volontari e hanno installato i cavi in quattromila scuole: tutto questo in un giorno solo. Chi ha pagato i cavi? I genitori. I genitori farebbero qualsiasi cosa perché i loro figli abbiano accesso al futuro. Questo è il cuore del Net-Day! Non aspettate il governo, non aspettate la scuola. Fin da ora sapete come fare: andate e fatelo.

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    Domanda 9
    Chi si occupa di far collegare i computer in rete?

    Risposta
    Il progetto è iniziato solo per fornire la possibilità di collegamento nelle scuole. Il passo successivo da fare consiste nel collegare le scuole a Internet. Ciò implica la partecipazione della compagnia dei telefoni. Negli Stati Uniti, il Presidente e il Vicepresidente, Bill Clinton e Al Gore, con il capo della Commissione Federale per le Comunicazioni hanno detto che collegare le scuole in rete è il passo più importante per la competitività dell'America nell'economia mondiale; in seguito a questo riconoscimento, a partire da gennaio del 1998 prendiamo due miliardi di dollari per collegare in rete tutte le scuole e le biblioteche degli Stati Uniti ad Internet. Chi pagherà? Le compagnie dei telefoni, le compagnie che gestiscono i cavi ottici e le televisioni.

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    Domanda 10
    Quindi il Progetto Net-Day non è un progetto concluso ma è ancora in corso?

    Risposta
    Net-Day è un progetto che porta la tecnologia di rete in tutte le scuole del mondo. In molte scuole del mondo non c'è corrente elettrica, in molte scuole del mondo i bambini non hanno abbastanza da mangiare. Il Net Day è solo un modo per fornire questa ricchezza di diffusione del mondo ricco a tutte quelle scuole nel resto del mondo che non hanno nulla. Nelle città interne degli Stati Uniti gli alunni nelle scuole leggono libri vecchi di vent'anni! Ora la vita è cambiata: sulla rete tutto è pubblicato ed è gratuito, si può entrare in Internet e vedere tutto. Abbiamo pensato di sfruttare il calo costante dei prezzi della tecnologia per permettere alla parte più importante del nostro mondo - i bambini- di accedere alle ricchezze del mondo che abbiamo creato.

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    Domanda 11
    La nuova tecnologia porta nuove opportunità, ma cosa possiamo fare per le persone che non possono permettersi le nuove tecnologie?

    Risposta
    Quelli che non hanno la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie saranno esclusi da nuove opportunità che queste ultime offrono. Nel Bangladesh, dappertutto in Africa, c'è una generazione che è condannata dalla situazione economica attuale ad essere esclusa. Tuttavia è solo una questione di prezzo, e i costi di accesso a questi strumenti stanno calando. Vent'anni fa, pensare che ci sarebbe stato un televisore nella maggior parte delle case nelle zone più povere dell'Africa era un'idea folle; ora ci sono televisori dappertutto. Il prezzo delle radio è sceso a un dollaro, e le persone possono ascoltare, ora, i programmi radiofonici. Con l'arrivo dei satelliti a bassa quota, un apparecchio che costa 10 o 20 dollari può collegarsi direttamente al satellite; l'arrivo dell'interconnessione globale e il suo prezzo in continuo calo rendono improvvisamente possibile raggiungere parti del mondo prima irraggiungibili. Un altro obiettivo del Progetto Net-Day consiste nel creare un apparecchio che riceva dal satellite - una parabola satellitare costa cento dollari- per portare dal satellite le centinaia di milioni di pagine Web e trasferirle su un piccolo disco locale. Un disco da 9 gigabyte oggi costa duecento dollari: è un disco enorme, può contenere tutte lo opere d'arte del Vaticano. Quel disco, collegato con la parabola, permette al paesino isolato di avere i tesori del Vaticano disponibili localmente; attraverso piccole apparecchiature - piccoli computer da cento dollari- si può rendere queste opere visibili a velocità molto elevata. Molte di queste cose possono essere costruite con i pannelli solari o anche con meccanismi a molla, senza avere necessariamente bisogno di elettricità; il progetto è quello di distribuire centinaia di migliaia di questi apparecchi nel mondo. La Banca Mondiale, la Interamerican Bank for South America, la Asian Development Bank, le banche più grandi vedono questo progetto come il miglior singolo investimento per lo sviluppo economico di tutti i paesi più poveri del mondo.

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    Domanda 12
    Il futuro del collegamento in rete, dunque, sarà il satellite?

    Risposta
    Il futuro del collegamento in rete sarà una combinazione della rete terrestre con quella satellitare. I satelliti bassi, che stanno solo a centoventi chilometri sulle nostre teste, sono abbastanza veloci, come il nuovo Progetto Iridium. Ci sono dieci diversi progetti per installare satelliti a orbita bassa; un tempo si usavano solo per lo spionaggio: le spie ci andavano e scattavano foto da lì. Ora, i satelliti vengono usati anche dalle imprese commerciali. Proprio in questo momento, in Italia, molti segnali satellitari stanno passando attraverso il nostro corpo, e possono essere captati da una parabola molto piccola; potremmo prendere il segnale televisivo della RAI che arriva in tutta Italia e inserire, nel segnale esistente, migliaia di pagine Web o opere d'arte. L'apparecchio per decodificare, un chip, costa cinque dollari. Io potrei trovarmi nel paesino più isolato del Mezzogiorno e sintonizzarmi con la RAI e dal segnale prendere pagine Web da tutti i musei o dalle biblioteche o da altre scuole nel mondo, metterle su un computer locale e usarlo per l'insegnamento. Se i testi scolastici sono costosi, questo è un modo per far arrivare gratis le ricchezze del mondo.

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    Domanda 13
    Tornando al tema dell'educazione e al Progetto Net-Day: abbiamo parlato dell'educazione dei ragazzi, ma chi insegnerà agli insegnanti?

    Risposta
    Il problema maggiore per la realizzazione dei progetti riguardanti la scuola è abbattere gli ostacoli. Ogni cosa nuova che arriva in una scuola e che l'insegnante deve imparare ad utilizzare, perdendoci del tempo, rappresenta un ostacolo; gli insegnanti non hanno tempo, non hanno soldi, hanno classi di trenta alunni, devono conoscere gli studenti e cercare di sapere come sono veramente e far sì che imparino. Gli insegnanti possono fare un buonissimo lavoro con un pezzo di gesso e una lavagna, e questo potrebbe essere tutto ciò di cui hanno bisogno; è importante capire gli studenti, parlare al loro cuore. Fare qualcosa di nuovo in ambito scolastico diventa molto costoso; la Francia ha vissuto un'esperienza disastrosa quando ha messo a disposizione delle scuole quarantamila computer scadenti: hanno buttato via centinaia di milioni di dollari, e hanno fatto perdere moltissimo tempo agli insegnanti. Questi ultimi possono, viceversa, imparare ad usare Internet molto velocemente. E con la connessione in rete si può dare la possibilità agli studenti di vedere cose a cui non avrebbero mai potuto accedere prima: si possono vedere le orbite dei pianeti, si può andare all'interno di una cellula vivente e vedere le interazioni dei componenti chimici della cellula stessa, e così via. Le forme di esplorazione che gli studenti possono sperimentare da soli li aiutano ad apprendere un nuovo metodo a cui prima non avevano mai avuto accesso. E se i programmi sono buoni, non si ha bisogno di leggere un manuale per utilizzarli.

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    Domanda 14
    Navigare su Internet può anche essere pericoloso per i ragazzi. Vorrei, a questo proposito, sapere cosa pensa del controllo di accesso a Internet.

    Risposta
    La questione più difficile riguardo all'educazione è cosa si insegna. Quando lo studente finisce la scuola dovrà fare delle scelte, ed è importante, per lasciare un accesso libero ad Internet, dare la possibilità alle persone di imparare a scegliere. Gli studenti che sono troppo giovani per avere dei riferimenti hanno bisogno dell'aiuto dei loro genitori, della famiglia, dei loro insegnanti, della loro chiesa. Tutte queste influenze che guidano i nostri gusti devono essere applicate all'uso di Internet. Ci sono dei mezzi tecnici per bloccare pagine di cui si sa già che sono dannose, come i sexy-show dal vivo ad Amsterdam. Sappiamo subito che non è una cosa che un bambino dovrebbe vedere. Più difficili da bloccare, invece, sono le persone che dicono cose false. In questo caso abbiamo bisogno della presenza costante di studenti e insegnanti che lavorino insieme per scoprire, e per questa ragione è così importante che il collegamento in rete avvenga nelle scuole dove c'è controllo da parte degli insegnanti che guidano a scegliere, o nelle case dove i genitori dovrebbero assolvere a questa funzione. Molto spesso questi ultimi lasciano guardare la televisione ai ragazzi senza controllare ciò che guardano, e questa libertà, in realtà, può essere pericolosa. C'è sempre stato il dibattito sull'arte come potenziale fonte di danno per i giovani. Personalmente penso che potendo avere accesso a qualsiasi informazione si impari presto che cosa ha valore per noi; si impara crescendo quali sono le cose su cui vogliamo perdere tempo e cosa può avere valore per gli altri; si dovrebbe avere accesso a tutto. La biblioteca di Umberto Eco ha delle sezioni con libri che la Chiesa ha proibito a chiunque di leggere; la Chiesa ha tuttora un elenco di opere che ritiene inopportune per i credenti. Io credo che Internet offra nuove opportunità, ed ho la mia lista di cose che consiglio, e la mia lista di cose che ritengo negative. Se io mettessi la mia lista su Internet, chiunque potrebbe usarmi come guida. Lei, si fiderebbe dei miei gusti in fatto di cinema? Forse no. Forse, però, potrebbe fidarsi dei miei gusti sui libri di informatica, e in questo caso potrebbe usarmi come guida. Credo che vedremo la nascita di un nuovo mondo in cui molta gente potrà offrire agli altri la propria opinione!

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    Domanda 15
    In cosa consiste il progetto Unicode, a cui Lei lavora?

    Risposta
    La prima cosa che intendo sottolineare, è che la maggior parte dei computer prodotti negli anni '70, '80 e '90 è robaccia, sono stati costruiti tutti utilizzando l'inglese come lingua principale. Gran parte del mondo non parla inglese. Cinque anni fa, diverse compagnie come Microsoft, Sun, Apple, Xerox, il Palo Alto Research Center, il centro dell'informatica avanzata, si sono unite per mettere tutte le lingue, seimila diversi alfabeti del mondo, nel computer. Ogni anno, in Cina, si laurea un milione di tecnici, e questi ultimi non vogliono scrivere in inglese, vogliono scrivere i loro programmi in cinese. Unicode è un modo per mettere tutti gli alfabeti nel computer e permettere a questi ultimi di capirsi. Microsoft, Sun, IBM ed Apple hanno aderito al progetto, ed ora ci stiamo avvicinando a un mondo in cui si possono leggere i libri di Umberto Eco tradotti in trenta lingue, e si possono vedere tutte e trenta le lingue su uno stesso schermo; è sempre utile avere accesso ad uno stesso testo in varie lingue. Il nostro obiettivo, dunque, è fare diventare questi computer ciò che essi, in realtà, sono già: macchine per leggere e scrivere.

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    Domanda 16
    Dunque, si scrive un testo in italiano e viene automaticamente tradotto in altre lingue?

    Risposta
    Questo di cui parla è un livello più alto di elaborazione. In realtà, con il progetto Unicode si ha la possibilità di scrivere in Arabo, da destra a sinistra, o in Ebraico o in Tailandese, che è una scrittura molto complicata, o in cinese, che si può scrivere in verticale, per unificare ciò che sta sotto il sistema operativo, in modo che ogni computer possa mostrare tutti i linguaggi umani. Capire il significato di un testo in una lingua e tradurlo in un'altra è una questione più complessa. Il nostro obiettivo è di dare al computer le capacità di un bambino di tre o quattro anni attraverso questo comando sui linguaggi. E, a questo obiettivo, ci stiamo appena avvicinando.

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    Domanda 17
    Quando sarà disponibile un software di traduzione?

    Risposta
    Oggi potrei prendere "Il Sole 24 ore" in italiano, metterlo in un programma di traduzione in inglese ed essere in grado di leggerlo; si tratta di informazioni sulla finanza, non è difficile da tradurre. Non potrei farlo con un testo letterario, poiché ha una complessità linguistica maggiore. Tuttavia, oggi, il software esiste per tradurre l'italiano, il francese, le lingue romanze, in una serie di altre lingue; c'è anche parecchio lavoro sul russo, - un retaggio della Guerra Fredda -. Tutti gli eserciti volevano essere in grado di ascoltare i russi e avere un computer che li aiutasse a tradurre. Una delle funzioni principali della rete nelle scuole e nelle biblioteche d'Italia e del mondo è salvare le letterature e permettere la nascita di nuove letterature. Con Internet si è creato un mercato globale, e qualsiasi letteratura può essere creata, pubblicata, condivisa, e, magari, comprata attraverso Internet.

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    Domanda 18
    Crede che le relazioni sociali possano risentire dell'uso di Internet?

    Risposta
    Tutti i quarantenni o cinquantenni hanno ricordi della loro infanzia senza televisione. Queste persone si ricordano di aver giocato a pallone per la strada e corso nei parchi e di essere stati all'aperto più di quanto si faccia oggi. Oggi, con la televisione, un'intera generazione passa molto più tempo al chiuso. Si potrebbe dire che questo sia un bene, ma non c'è verso di eliminare la tesi che la televisione sia negativa, per certi versi. Anche il telefono ha cambiato il nostro modo di incontrare la gente: invece di andare al bar per vedere qualcuno, gli si telefona. Negli ultimi ottant'anni abbiamo visto la società avvicinarsi a un modo di comunicare più isolato, più estraneo, impersonale. D'altra parte abbiamo cambiato il mondo in modo tale che oggi qualsiasi bambino in Italia può prendere il telefono e parlare con un bambino in Cina, e ciò, in passato, non era possibile. Io considero Internet come uno strumento salutare perché con esso, in un certa prospettiva, si interagisce. Mia figlia, che ha quindici anni, passa più tempo con Internet che a guardare la televisione; ciò mi fa piacere perché la televisione è passiva e Internet rende l'utente attivo.

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    Domanda 19
    Può parlarci della storia dei microprocessori?

    Risposta
    Durante gli ultimi vent'anni si sono costruiti circuiti che stanno in un piccolissimo pezzo di silicio e c'è bisogno di software per far partire i programmi; ci sono molti linguaggi diversi che si usano per far funzionare questi chip. Quando questi ultimi vengono inseriti in un apparecchio che gli utenti trovano utile, spesso, da subito, si crea un monopolio, poiché alla gente piace condividere la stessa tecnologia. Intel ha realizzato un chip non molto buono, per la verità, e ne ha costruiti tanti; essi sono diventati processori all'interno dei computer semplici delle workstation. I PC non sono molto veloci, ma sono sufficienti per chi deve leggere e scrivere e fare programmi di calcolo. Intanto, la CRAY produceva dei chip molto veloci che erano in grado di calcolare il nucleo delle stelle e grossi problemi di dinamica dei fluidi per il clima; questi sono supercomputer. La IBM, la Sun, la Hewlett-Packard, la Silicon Graphics e la Digital Equipment Company hanno costruito altri processori, molto più veloci di quelli di Intel, che sono stati usati per funzioni più avanzate di quelle per cui normalmente la gente usa i computer: per creare modelli delle FIAT o per far funzionare la rete telefonica. Questi tipi di chip sono scesi di prezzo al punto che ora sono presenti nelle normali workstation. Nel frattempo, i chip Intel sono diventati pure più veloci; nei prossimi cinque o dieci anni, dunque, utilizzeremo sempre più chip che erano, inizialmente, lenti e che avevano bisogno di una programmazione sofisticata, al loro interno, per andare veloci. Poiché ogni 18 mesi la velocità di questi chip raddoppia, si potrebbe non sapere di quale chip si tratta. Questo è il primo grande progresso: non si dovrà più chiedere se si tratta di un chip Intel o Spark o IBM, Power PC, non importa più, il software gira su tutto. L'importanza di questo fatto, così interessante per le scuole italiane, è emersa con lo sviluppo dei browser, perché a Ginevra un fisico ha inventato un modo per mettere su uno schermo una pagina di informazione: sembrava un libro collegato ad altre pagine, non c'era bisogno di manuale, non c'era bisogno di impararlo; si poteva leggere il libro. Umberto Eco avrebbe potuto avere tutto quello che recensiva e si potevano sfogliare pagine su uno schermo ed imparare, e ciò funzionava su qualsiasi computer: Macintosh, PC, Olivetti. I browser che permettono di fare quello che fanno gli esseri umani - leggere e scrivere- sono il primo passo fondamentale per rendere i computer utilizzabili nelle scuole. Direi che, prima dei browser, i computer non erano utilizzabili nella scuola: facevano perdere tempo agli insegnanti e agli studenti, e realizzavano cose noiose.

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    Domanda 20
    E ci può fare una breve storia dei PC e dei sistemi operativi?

    Risposta
    Tra il 1980-'81 si diceva che si potevano rendere i chip più intelligenti, e si produsse il primo microprocessore che aveva la possibilità di essere programmato da un buon linguaggio di programmazione. Un pazzo disse: "potremmo realizzare un chip molto piccolo ma abbastanza buono per molte applicazioni; costruiamolo". La IBM rispose che era un'idea assurda, che loro costruivano grossi computer e facevano molti soldi con le banche. Allora, questa persona, voleva costruire una piccola macchina che avesse uno schermo e che la gente potesse usare semplicemente come macchina da scrivere. La IBM, che produceva macchine da scrivere, disse che era una cattiva idea poiché questa macchina avrebbe sostituito le macchine da scrivere. E allora, questa persona, rispose che l'apparecchio avrebbe svolto operazioni diverse, che si sarebbe trattato di un piccolo computer e non molto potente. Ma non aveva il software. La IBM rispose che se fosse riuscito a trovare del software nelle settimane successive avrebbero mandato avanti il progetto. Andò, quindi, a Santa Cruz da un signore che creava software per far funzionare processori molto piccoli, da 8/16 bit, e gli disse: "per qualche migliaio di dollari ci darebbe i diritti su questo software?", e lui rispose: "ci penserò". Passò troppo tempo. Andarono da Bill Gates e gli chiesero un sistema operativo per far funzionare questi computer. Bill Gates rispose loro: "Tornate fra un'oretta". Corse fuori dalla porta di servizio e trovò un signore che aveva una cosa che si chiamava Quick and Dirty Operating Systems , QDOS. Gli disse: "le darò qualche centinaia di dollari per questo. Me lo può dare?". Tornò indietro con quello e disse alla IBM: "Ecco il software, firmerò un contratto". La IBM non aveva niente di meglio. Non sapevano che non era stato Bill Gates a scriverlo, ma sapevano che era qualcosa che avrebbe fatto funzionare quella piccola macchina, ne avevano bisogno; lo presero, lo misero nella macchina e cominciarono a vendere il tutto. Non vendevano molto ma erano molto utili. Poi, qualcuno inventò i programmi di calcolo, e la gente ebbe modo di verificarne l'utilità. Era un mezzo per fare operazioni che prima si scrivevano sui fogli; stavolta era il computer che faceva le somme e si potevano vedere i numeri che si sommavano e, alla fine, la presentazione del budget avrebbe avuto il risultato giusto scritto in fondo. Si trattava di un'utilizzazione molto importante e l'uso di queste macchine prese il via: ne venivano vendute centinaia di migliaia per tenere la contabilità della gente. In seguito migliorò il trattamento di testi, e per i successivi dieci anni i computer non fecero altro che trattamento di testi e programmi di calcolo. Queste sono le applicazioni principali. Ci sono centinaia di altre applicazioni, ma soltanto un centesimo dell'uno per cento della popolazione le usa. Questo è tutto. I computer erano piccoli, e non avevano collegamento in rete. Il sistema operativo non lo si poteva neanche definire un sistema operativo: pochi pezzi di software che qualche volta riuscivano a recuperare il file di cui si aveva bisogno; erano di bassissima qualità e si rompevano molto facilmente. A volte penso che se si sommasse il tempo che il software di Bill Gates ha fatto perdere alla gente, risulterebbe il più grosso crimine tecnologico della storia; milioni di anni di vita delle persone sono stati buttati via cercando di ritrovare quel file scomparso, o cercando di avviare il computer che si blocca quattro o cinque volte al giorno. Ogni volta Bill Gates ruba un quarto d'ora, venti minuti di vita. E lui paga, forse? Mai. Non paga mai. A questo proposito metteremo una pagina Web intitolata " Billing Bill": mandiamo il conto a Bill. Le ore perdute di coloro che hanno cercato di aprire quel gioco per il figlio e a leggere il manuale e a chiamare la Microsoft dicendo: "come posso fare questa cosa?", e ad andare a comprare un libro che costa settanta dollari per sapere i segreti di Windows '95, basta comunicarle al sito Web! Un semplice calcolo: si perdono cento ore all'anno col PC; centocinquanta (150) milioni per cento (100) ore fanno due milioni e mezzo di anni che la gente perde ogni anno per far lavorare i PC della Microsoft. Ciò equivale ad un delitto! Questo è il motivo per cui abbiamo discussioni con la Microsoft sulla qualità del software: non sono discussioni su tutta la Microsoft. Una parte della Microsoft vede Java come il salvatore dell'azienda; il passaggio da un software mediocre che si rompe spesso ad un altro più sicuro, è un passo molto importante per salvaguardare la Microsoft. La Microsoft non morirà. Ma se la gente non può riporvi la sua fiducia per continuare a lavorarci, non si può usare il software. Per questa ragione metà della Microsoft sta cercando di andare avanti e migliorare la qualità di ciò che fanno, e uno strumento di miglioramento è Java. L'altra metà è preoccupata che il flusso di entrate diminuirà per la concorrenza di ragazzi di Bari o di Bologna che stanno creando nuovo software che entrerà in concorrenza e porterà via il mercato alla Microsoft.

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    Domanda 21
    Quali sono le sue previsioni per il futuro?

    Risposta
    Le cose cambieranno. Ricordiamoci che Intel vende quaranta, forse cinquanta milioni di chip all'anno. Samsung e Mitsubishi trenta milioni al mese. I PC, dunque, sono una parte molto piccola del mondo dell'informatica. Ogni automobile che fabbrica la Fiat contiene dei computer, lo ripeto; ogni orologio da polso che fabbrica la Swatch contiene un computer, e questi sono gli apparecchi importanti. La novità di oggi, con Internet, consiste nel collegare la gente. Tuttavia, ciò lo stiamo facendo da vent'anni: la comunità scientifica, la comunità militare, le spie sono tutti collegati da molto tempo. Poiché essere collegati è di importanza vitale, tutte le società di investimento, le banche commerciali, le borse sono collegate da molto tempo. I PC sono stati tardivi, non li abbiamo usati per queste operazioni perché non erano affidabili. In tutto il mondo dell'informatica, la scoperta di un modo per far girare i programmi su qualsiasi apparecchio, dai cinquecento (500) milioni di smart card fino a CRAY, è veramente nuova. Tutto quello che si sa sui PC, tutto ciò che si è visto sparirà; Windows '95 sparirà! Più della metà dei PC funziona ancora con il vecchio Windows 3.1, ma nel prossimo ciclo di quattro o cinque anni, le macchine più vecchie, come il 286 o il 386 risulteranno così poco potenti che saranno sostituiti da qualcosa di nuovo. Ricordiamoci che, ogni anno, la velocità del processore raddoppia; l'inventario di tutti i computer del mondo, dunque, cambierà moltissimo nei prossimi tre o quattro anni. Basti guardare Nintendo: quest'apparecchio è un computer serio e costa cento dollari, ed è più potente dei PC di cui stiamo parlando.

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