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    John Eger

    Nizza, 09/09/1997
    Smart community e qualità della vita
  • La formazione della World Wide Foundation of Smart Communities è stata annunciata a San Diego in occasione dell'International Sister Cities, nella convinzione che oggi il potere non è più nelle capitali nazionali ma nelle comunità individuali (1) (2) .
  • Esistono diversi tipi di comunità: da quelle professionali a quelle sociali; tutte sono importanti ed è necessario che si comprenda, all'interno di esse, che l'evoluzione tecnologica avrà effetti sulla struttura economica e sociale dell'umanità  (3) .
  • E' fondamentale, tuttavia, che le Smart Communities si pongano degli interrogativi sulla propria ragione sociale d'essere, al di là delle possibilità di applicazione delle tecnologie di cui si servono (4) .
  • Inoltre, uno dei compiti di una Smart Community è quello di raggiungere persone che vivono isolate perché hanno paura della tecnologia (5) ;
  • queste stesse persone, essendo estranee all'evoluzione della società in senso tecnologico, rimarranno escluse anche dall'attività produttiva di un paese (6) .
  • Poiché la politica fornisce accesso all'informazione, grazie alle nuove tecnologie della comunicazione i politici non potranno più prendere decisioni isolando i cittadini (7) .
  • L'intervistato conclude illustrando i progetti futuri che riguardano la 'Fondazione' (8) .




  • INTERVISTA:

    Domanda 1
    Lei è presidente del World Wide Foundation of Smart Communities. Quando è stata annunciata la formazione della fondazione?

    Risposta
    Abbiamo scelto di annunciare la formazione della fondazione a San Diego, in agosto, in occasione della conferenza dell'International Sister Cities, che aveva circa 1500 delegati provenienti da tutto il mondo.

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    Domanda 2
    E perché le Smart Communities sono iniziate?

    Risposta
    Il concetto di Smart Communities è interessante, e credo che sia iniziato in California, probabilmente circa sette anni fa. La California stava pensando di sviluppare una politica mondiale e di sviluppare dei sistemi statali. Noi abbiamo persuaso il Governatore della California, che il potere ritorna agli individui ed alle comunità individuali, e che l'idea di una politica top-down guidata dallo stato o dalla nazione non avrebbe più funzionato. Tutte queste politiche nazionali, che sembravano così attente, non raggiungevano veramente la gente. Piuttosto, quello di cui si aveva bisogno era che ciascuna comunità divenisse padrona del proprio futuro, comprendendo il potere della tecnologia e ne facesse uso nella vita e negli affari degli individui. L'essenza di questo concetto è che il potere non è più nelle capitali nazionali, né nelle capitali degli Stati, ma nelle comunità individuali e fra i piccoli e grandi affari individuali.

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    Domanda 3
    Possiamo definire il concetto di 'comunità'?

    Risposta
    E' importante identificare la tipologia di 'comunità', poiché ve ne possono essere molti tipi, noi tutti viviamo in diverse comunità: abbiamo delle comunità professionali, comunità sociali, e poi il luogo in cui viviamo. Tutte sono importanti e tutte devono comprendere che c'è stato un cambiamento strutturale nell'economia che avrà degli effetti sulle professioni, sulla salute e sul benessere, nel prossimo millennio. La gente, gli affari, le istituzioni, piccole e grandi, che non comprendono questo cambiamento sono in una situazione sfavorevole, perché si troveranno tagliati fuori dalla scia dello sviluppo economico, si troveranno a dover fare i conti con i problemi della disoccupazione, della povertà, della criminalità, delle cattive politiche sanitarie e non sapranno cosa fare se non comprenderanno le tendenze basilari del ventunesimo secolo.

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    Domanda 4
    Può darci dei buoni esempi di due differenti comunità in California, come le Smart Communities di San Diego o altre comunità di affari?

    Risposta
    Si parla di Silicon Valley e Smart Valley ed io plaudo alla loro organizzazione di tipo industriale e al rapido sviluppo di un certo numero di applicazioni. Ma non definirei Smart Valley una Smart City. Il motivo risiede nel fatto che io stesso ho imparato che non si tratta di applicazioni né di tecnologia; si tratta di qualità di vita, si tratta di cultura e di commercio, di creare delle comunità vivibili che forniscano educazione per i ragazzi e che creino impiego. E' un luogo che attrae le industrie ad alta tecnologia per lavorare, vivere e giocare man mano che il lavoro ed il gioco emergono. E' una cosa molto diversa dall'avere semplicemente un'intera lista di applicazioni ad alta tecnologia delle quali essere orgogliosi. San Diego, per esempio, non ha così tante applicazioni come Smart Valley; ma San Diego ha iniziato in modo molto diverso. Questa comunità si è posta delle domande, come: "chi siamo come regione, chi siamo come persone e chi vogliamo essere?", e anziché semplicemente guardare alla tecnologia e chiedersi cosa era possibile fare con essa, ci si è rivolti alla gente e ad un certo numero di gruppi di tutti i settori dell'economia e della società e si è detto: "un cambiamento sta per avvenire; come risponderemo a questo cambiamento? Cosa vogliamo essere come comunità? Come vediamo la comunità?" Allora, e solo allora, si è parlato del tipo di applicazioni che si potevano impiegare usando la tecnologia per trasformare la regione in un centro di informazione ad alta tecnologia.

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    Domanda 5
    L'inventore di Silicon Valley ha detto che l'ultimo traguardo della tecnologia è quello di ottenere che la gente si organizzi per se stessa. Lei è d'accordo?

    Risposta
    La tecnologia è solo uno strumento del tempo, è uno strumento per l'uso personale, e troppe persone non capiscono il potere dello strumento. Ci sono troppe persone che si sono già distaccate dalla società a causa del cambiamento nella struttura della forza lavoro; ci sono troppe persone che, o perché troppo povere, o perché troppo anziane, hanno una grande paura della tecnologia, e noi abbiamo bisogno di raggiungere tutte quelle persone se vogliamo una comunità sana, integrata e produttiva.

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    Domanda 6
    Cosa succederà a tutte le persone che non hanno istruzione?

    Risposta
    Lei solleva quella che chiamiamo la questione US$64.000 (il problema da 64.000 dollari). Molti nuovi lavori si stanno creando, e c'è chi afferma che ne stanno scomparendo almeno altrettanti. I nuovi lavori sono nel settore della conoscenza. Le persone che non acquistano nuove competenze tecniche, quelle che non si accorgono di tutto quello che sta avvenendo, sono destinate ad esser buttate fuori, saranno escluse, sono destinate ad essere disoccupate. E tutto questo farà crescere i costi degli affari, nel ventunesimo secolo. Le nostre scuole, le nostre università, non si sono ancora trasformate. Non stiamo educando i nostri ragazzi per la nuova era tecnologica, e questa è una tragedia, è il dilemma mondiale con il quale ci stiamo confrontando proprio ora.

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    Domanda 7
    Anche in Europa, qual è, a Suo avviso, la più grande sfida che la tecnologia opera nei confronti della politica?

    Risposta
    La tecnologia fornisce l'accesso all'informazione. I politici non si possono più nascondere nelle loro stanza, non possono più prendere le decisioni nell'isolamento e poi prendere le distanze dalle conseguenze; tutto questo grazie alla tecnologia. Noi abbiamo satelliti che circondano il globo, cavi a fibra ottica che attraversano in lungo e in largo l'oceano, e niente di importante avviene in alcun luogo del mondo senza che si sappia dovunque. Questa è la fonte del cambiamento del potere: la gente sa se viene ingannata, è consapevole se non viene servita nel modo giusto dai politici. Dunque, credo non sia un buon momento per i politici. Questo è il momento dei sognatori, degli esploratori che desiderano piantare alberi perché i loro bambini vi si possano sedere sotto.

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    Domanda 8
    Quali sono i prossimi passi per la 'Fondazione'?

    Risposta
    La 'Fondazione' sta organizzando due futuri meeting: uno a Los Angeles col Mayor Riordan di L.A. ed un altro in Giappone, nel 1998. Stiamo pianificando un certo numero di eventi in tutto il mondo per cercare di mettere l'industria ed il governo insieme, ma soprattutto i leader delle comunità, perché i problemi ai quali ci stiamo trovando di fronte non saranno risolti dal governo, né dall'industria, e non verranno risolti neanche dai gruppi delle comunità da sole. Solo una nuova collaborazione ci permetterà di formulare idee e chiarire in quale direzione ci vogliamo dirigere. Dobbiamo avvantaggiarci della tecnologia, incoraggiare la democrazia, e dare alla gente il potere di farsi carico del proprio futuro. Questo significa non lasciare che i politici decidano senza che vengano poste loro delle domande che li impegnino realmente.

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