L'ultimo uomo del rinascimento





Bruce Sterling, oltre ad essere scrittore di fantascienza, come giornalista si occupa praticamente di tutti i temi legati alla società dell'informazione: proprietà intellettuale, hacker, urbanistica, antropologia dei media, storia della fantascienza, pubblica sicurezza, genetica. State sicuri che, qualsiasi sia il tema, lui se n'è occupato in un
articolo per Wired, Omni o Newsday, le autorevoli riviste con le quali collabora regolarmente.

Nel 1992 pubblica "hacker crackdown", un saggio nel quale racconta la nascita delle telecomunicazioni e del movimento hacker, fino alla forte repressione da parte del governo degli Stati Uniti. Quel saggio è oggi pubblicato integralmente in Rete, senza copyright. Da anni, inoltre, si impegna a favore del software libero, nella scia del suo amico Stallman.

Gli ultimi suoi progetti sono il "viridian manifesto", un appello pubblicato sull'autorevole rivista di ecologia "Whole earth" nel quale auspica un'avanguardia artistica che faccia diventare il verbo ecologista qualcosa di irresistibile, grazie al quale essere ecologisti sarà di moda, e il "dead media project", un museo (per ora solo virtuale) dei media obsoleti. Un progetto al quale sembra tenere molto, viste le sue posizioni a favore dei vecchi software che a suo dire sono ancora del tutto funzionali.
Il suo nuovo libro, in uscita in America a fine anno, si intitola "tomorrow now", ed è una riflessione sull'uomo del futuro prossimo alle prese con l'ingegneria genetica e la tecnologia onnipresente.
Un intelletto sempre in movimento, quindi, pronto a spaziare su ogni fronte. Forse l'ultimo uomo del rinascimento o forse il primo di una nuova era di pensatori globali.